Stelle Galassie Nebulose Buchi neri
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Re: Stelle Galassie Nebulose Buchi neri
BD+303639 è una giovane nebulosa planetaria che brilla alla luce dell’idrogeno a circa 10.000 anni luce di distanza dalla Terra in direzione della costellazione del Cigno.
Appena 2 milioni fa era una stella simile al nostro Sole, ma da allora si è evoluta, dapprima in una gigante rossa, poi rapidamente nella nebulosa planetaria che appare oggi, un enorme guscio, molte volte più grande del nostro sistema solare..
L'anello luminoso attorno alla stella centrale proviene dalle emissioni di idrogeno nel materiale espulso durante la fase di gigante rossa, riscaldato dalla stella. L’anello esterno è più povero d’idrogeno molecolare, non ancora spezzato dalle radiazioni ultraviolette dalla stella.
Immagine presa dal telescopio Gemini Nord sul Mauna Kea.
Hockey Stick Galaxy
NGC 4656, conosciuta anche informalmente come "Hockey stick Galaxy” è una galassia a spirale bordo-on distorta. La sua particolare forma è dovuta a una recente interazione gravitazionale con la galassia nana NGC 4631, l’oggetto debole visibile nell’angolo in alto a sinistra, alla fine del lungo “bastone da hockey”.
L'immagine è stata ottenuta con la vista a grande campo della telecamera Mosaico sul telescopio di 4 metri Mayall a Kitt Peak National Observatory.
Re: Stelle Galassie Nebulose Buchi neri
NGC 1788 è una nebulosa a riflessione con un inconsueto centro bianco bluastro, originato dalla stella blu “HD 293815”. La nebulosa è circondata da un anello rosso incandescente di gas idrogeno, eccitato dalla radiazione stellare. All’interno si trovano stelle con “solo” un milione di anni di età, molto giovani rispetto alla maggior parte delle altre componenti.
Fa parte delle nebulose del Complesso di Orione, al confine fra le costellazioni di Orione ed Eridano, distante circa 1470 anni luce.
HDW 3
Hartl-Dengel-Weinberger 3 (HDW 3) è una grande e antica nebulosa planetaria, nella costellazione di Perseo. La sua particolare, spettacolare forma è il risultato della collisione con il gas interstellare circostante mentre si muove attraverso la galassia. La stella che ha prodotto la nebulosa è la debole blu sotto e a destra della stella più luminosa vicino al centro.
L’immagine ripresa da Kitt Peak National Observatory.
Galassia Compasso
Una bella immagine della Galassia del Compasso (PGC50779) distante 13 milioni di anni luce, nella costellazione meridionale Circinus (Compasso). Presenta una notevole luminosità apparente, nonostante fortemente oscurata dalle polveri del piano galattico.
È indicata quale galassia di Seyfert tipo 2, una classe di spirali contenenti un massiccio buco nero al centro. La maggior parte del gas contenuto nel disco si concentra in due anelli: uno con un diametro di 1,300 anni luce, il secondo di 260, esteso molto oltre il piano del disco galattico. In entrambi gli anelli, ricchi di polvere e di gas, sono in rapida formazione nuove stelle.
Immagine ripresa da Hubble telescopio spaziale nell’aprile 1999 con la Wide Field Planetary Camera 2.
La "Stella Imbuto"
Sh2-126, “The Star Funnel”. Informalmente conosciuta come la “stella imbuto”, è una nebulosa a emissione visibile nella costellazione della Lucertola. Questa nebulosa oscura dal colore giallastro è illuminata da diverse stelle luminose nelle vicinanze. L'imbuto è inserito in una più ampia nebulosa di gas d’idrogeno caldo rosso incandescente.
Sh 2126 è il filamento nebuloso più brillante del complesso di nubi disperse, parti di un’associazione di stelle OB posta a 1200 anni luce di distanza. La fonte della ionizzazione dei suoi gas è l’intensa radiazione ultravioletta della stella 10 Lacertae, l’astro dominante dell’associazione di cui fa parte.
Immagine da Kitt Peak National Observatory.
"Spanish Dancer Galaxy"
La galassia a spirale NGC 1566, ("Spanish Dancer”galaxy) si trova distante da noi circa 40 milioni di anni luce nella costellazione del Dorado, e fa parte del cosiddetto Gruppo Dorado, una concentrazione di galassie a spirale ed ellittiche.
NGC 1566 è una galassia a spirale intermedia, al centro non vi è una regione ben definita a forma di barra, ma il luminoso nucleo centrale indica la sua appartenenza alle cosiddette galassie di Seyfert, la seconda più luminosa galassia di Seyfert tra quelle conosciute. Gli spettri di questi nuclei mostrano caratteristiche righe di emissione eccitate da gas ad alta ionizzazione, emettono forti raffiche di radiazioni e potenzialmente possono ospitare buchi neri supermassicci al centro.
La struttura è chiaramente visibile dalla fotografia scattata grazie al telescopio spaziale Hubble.
Un delfino nello spazio...
Sharpless 188 (SH2-188, Simeis 22 o il Dolphin Nebula) è una nebulosa planetaria a circa 850 anni luce dalla Terra nella costellazione settentrionale di Cassiopea.
Il gas in espansione da SH2-188 ha una forma quasi circolare ma molto più luminosa in basso a sinistra a causa del rapido movimento della stella centrale, di circa 125 km/s, creando un ampio arco nel mezzo interstellare circostante. SH2-188 è considerato uno dei migliori esempi di interazione tra una nebulosa planetaria con il mezzo interstellare.
L’immagine da Kitt Peak National Observatory.
Una gallassia in frenetico agitarsi
Una luminosissima immagine di DEM L 159, una nebulosa a emissione distante 170.000 anni luce nella Grande Nube di Magellano. Due grappoli di calde stelle la cingono uno in alto a sinistra (KMHK 840) e l’altro in basso a destra (KMHK 831).
La stella che passò sulla testa dei nostri progenitori
La cosiddetta stella di “Scholz”, scoperta qualche anno fa da un gruppo di astronomi, sembra abbia sorvolato a una distanza inferiore all’anno luce il Sistema Solare ai tempi dei nostri antenati preistorici, 70.000 anni fa, a una distanza ravvicinata della Terra, come mai nessun’altra stella aveva mai fatto.
È passata attraverso la nube di Oort, un grande serbatoio di comete posto al confine estremo del sistema solare.
Si trattava di una piccola stella nana rossa che ora si trova a 20 anni luce di distanza da noi.
La Tarantola
La Nebulosa Tarantola nota anche come 30 Doradus, nella Grande Nube di Magellano alla distanza di 160.000 anni luce, è la più vasta regione di formazione stellare nel Gruppo Locale.
Vista nel vicino infrarosso la polvere stellare è molto più trasparente che nel visuale, e quindi rende possibile vedere nella nebulosa i filamenti più densi che la fanno somigliante a una tarantola. Nel suo centro è chiaramente visibile l’ammasso stellare R 136, che illumina l’intero complesso della nebulosa, e grazie all’energia che irradia ne provoca l’emissione determinando in gran parte anche la sua dinamica.
Nella Nebulosa Tarantola ha avuto luogo un'esplosione di supernova la cui luce è giunta a noi nel 1987, la supernova SN 1987a.
Ripresa dal telescopio Spaziale Spitzer.
La Nebulosa Chitarra
La Guitar Nebula è prodotta da una stella di neutroni denominata B2224 + 65, che viaggia all’incredibile velocità di circa 1600 km / sec, o 1000 miglia il secondo! La stella dietro di sé lascia una "scia" nel mezzo interstellare, interpretabile, vista nello spazio, in modo fantastico quale oggetto a forma di chitarra.
Si trova a circa 6.500 anni luce di distanza nella costellazione di Cefeo.
Imaginee Archivio Chandra.
Si trova a circa 6.500 anni luce di distanza nella costellazione di Cefeo.
Imaginee Archivio Chandra.
Galassie primordiali
NGC 4449 è una galassia irregolare nella costellazione “Cani da Caccia”, a 12,5 milioni di anni luce da noi. Appartiene all’ammasso del Gruppo Locale che ospita la nostra Via Lattea e la vicina M31 in Andromeda.
La sua caratteristica principale, tipica delle galassie di prima generazione, è l’elevatissimo tasso di formazione stellare e la caotica struttura dovuta probabilmente all’azione di un buco nero supermassiccio presente nel suo nucleo, oltre all’azione delle forze mareali scatenate dall’inglobamento di galassie minori.
È circondata da un eccezionale alone esteso per 300.000 anni luce nel quale s’intravvedono diverse popolazioni stellari. Di grande interesse è la nebulosità che s’intravvede giù in basso, a destra nell’immagine. Si tratta di una galassia nana scoperta di recente denominata NGC 4449B, e da come appare sembra enormemente “stirata” dall’influenza gravitazionale di NGC 4449, nei pressi della quale sarebbe transitata milioni di anni fa, tanto considerevole da farla diventare la galassia nana più lunga del Gruppo Locale, destinata a dissolversi lentamente nel tempo.
La sua caratteristica principale, tipica delle galassie di prima generazione, è l’elevatissimo tasso di formazione stellare e la caotica struttura dovuta probabilmente all’azione di un buco nero supermassiccio presente nel suo nucleo, oltre all’azione delle forze mareali scatenate dall’inglobamento di galassie minori.
È circondata da un eccezionale alone esteso per 300.000 anni luce nel quale s’intravvedono diverse popolazioni stellari. Di grande interesse è la nebulosità che s’intravvede giù in basso, a destra nell’immagine. Si tratta di una galassia nana scoperta di recente denominata NGC 4449B, e da come appare sembra enormemente “stirata” dall’influenza gravitazionale di NGC 4449, nei pressi della quale sarebbe transitata milioni di anni fa, tanto considerevole da farla diventare la galassia nana più lunga del Gruppo Locale, destinata a dissolversi lentamente nel tempo.
Nebulosa Tulipano
Il Tulip Nebula (Sh2-101 o Cygnus Stella Cloud) è una nebulosa a emissione luminosa situata a circa 6.000 anni luce di distanza nella costellazione del Cigno. La stella che eccita la zona è HDE 227.018.
È stata elencata dall’astronomo Stewart Sharpless nel suo catalogo di 1959 nebulose con il nome Tulip Nebulosa perché ripresa fotograficamente ricorda vagamente il contorno di un tulipano.
Nel campo visto da Terra, si trova in prossimità di Cygnus X-1, un sistema binario dei più brillanti e fonte di raggi X nel nostro cielo. (visto sul lato destro del tulipano).
Negli anni la posizione di questa sorgente di raggi X è stata più accuratamente determinata, trovata molto vicino alla posizione di una stella di magnitudo 9 chiamata HD 226868. Questa stella è una grande supergigante blu, e la sua compagna - più compatta dei due oggetti del sistema - si ritiene essere tra 20 e 35 masse solari. Poiché la grande massa possibile di una stella di neutroni non può superare le tre masse solari, l'oggetto compatto che è invisibile, è quasi certamente un buco nero. Questi due oggetti condividono una periodicità orbitale di 5,6 giorni.
La Nebulosa Sud del Granchio
La “Southern Nebulosa del Granchio” (He2-104) è una nebulosa planetaria bipolare che si trova a circa 7.000 anni luce di distanza nella costellazione meridionale del Centauro. Si sta avvicinando a noi a 143,6 chilometri al secondo.
È soprannominata la "Southern Crab Nebula", perché vista dalla Terra, la sua forma è vagamente somigliante a quella di un granchio e detta del “sud”per distinguerla e non confonderla con quella della Nebulosa del Granchio, situata verso il nord del cielo.
Una piccola, luminosa nebulosa interna è visibile al centro di quella più grande, insieme a una coppia di stelle molto vecchie, non in vista nell’immagine perché sepolte dal tanto bagliore emanato. Ciascuna stella ha una massa pari a quella del Sole, una delle quali è una gigante rossa che sta esaurendo il suo combustibile nucleare e spargendo gli strati esterni con potente vento stellare. La sua compagna è una nana bianca, molto distante, tanto che per orbitare insieme potrebbe richiedere almeno un centinaio di anni.
Questa immagine è stata scattata nel maggio 1999 con la Wide Field Planetary Camera 2 a bordo del telescopio spaziale Hubble, cogliendo la luce di azoto eccitato dall’intensa radiazione della nana bianca.
Galassia glitter
ESO 318-13 (nota anche come Galaxy glitter) è una galassia nana irregolare ovale, situata circa 10 milioni di anni luce dalla Terra, nella costellazione meridionale dell’Antlia (Macchina Pneumatica). La galassia, mostrata lungo il suo bordo, si sta allontanando alla velocità di circa 720 chilometri al secondo.
Poco si conosce di questa piccola galassia e l'immagine non ci mostra gran parte della sua struttura. Osservandola nella sua luminosità si stima sia solo circa l'1 per cento, o meno, la massa della nostra Via Lattea, ed è per lo più costituita da stelle, senza accenno di gas e di polvere.
Sparse su tutta l’immagine si possono vedere anche galassie e stelle, vicine e lontane, una delle quali al centro spicca in tutta la sua lucentezza. Questo è, tuttavia, solo un trucco di prospettiva, la stella si trova nella Via Lattea e risplende in modo luminoso perché molto più vicina a noi di quanto ESO 318-13.
Lontano, verso il bordo destro dell'immagine, s’intravvede una galassia a spirale, vista di faccia, un’ulteriore indicazione che nella galassia vi sono molte stelle ma scarso contenuto in fatto di gas e di polvere. Diversamente, quella galassia lontana sarebbe fortemente oscurata, non visibile.
Immagine ripresa dal telescopio spaziale Hubble.
Blue Nebula
NGC 3918 conosciuta come “Blue Planetary Nebula” si trova a circa 4.900 anni luce nella costellazione del Centauro.
La nebulosa è resa brillante dall’intensa radiazione ultravioletta della nana bianca al suo centro, la HD 102.854, i resti morenti di una gigante rossa.
La particolare forma di questa nube di gas colorato, con un brillante guscio interno e uno esterno più diffuso e distante, crea l’idea che i due strati siano il risultato di due espulsioni separate di gas. In realtà questo sembra non sia avvenuto, studi dell'oggetto suggeriscono che si sono formati nello stesso tempo ma soffiati dalla stella a velocità diverse. I potenti getti di gas che emergono dalle estremità della grande struttura sono emessi dalla stella a velocità stimata fino a 350.000 chilometri l'ora.
L'immagine è un composto di foto visibile e vicino infrarosso scattate con la Wide Field Planetary Camera 2 a bordo del telescopio spaziale Hubble utilizzando quattro diversi filtri di colore.
Frosty Nebulosa
Il Frosty Leo Nebula (IRAS 09371 + 1212) è una nebulosa proto planetaria bipolare in espansione. Ha acquisito il curioso nome per la ricchezza d’acqua formata ghiaccio che contiene. Si trova a circa 3.000 anni luce di distanza nella costellazione del Leone.
La sua forma complessa comprende un alone sferico, un disco denso attorno alla stella centrale, deflussi interni, lobi e sinuosità gigantesche. Questa struttura intricata suggerisce fortemente che i processi di formazione siano stati molteplici, senza escludere la presenza di una seconda stella, attualmente invisibile, quale contributo alla formazione della nebulosa.
Questa nebulosa è particolarmente degna di nota per essersi formata lontano dal piano galattico, lontano da nubi interstellari che potrebbero bloccare la nostra vista.
Le nebulose proto planetarie come la gelida Leo Nebula hanno brevi durate di vita per gli standard astronomici, la loro rarità ne fa priorità da studiare per comprendere meglio l'evoluzione delle stelle.
Immagine ESA / Hubble NASA &
Nebulosa Spirografo
La Spirograph Nebula (IC 418) è una nebulosa planetaria molto luminosa di circa 0,3 anni luce.
Si trova a circa 2.000 anni luce di distanza nella costellazione della Lepre e si sta allontanando da noi a circa 62 chilometri al secondo. Il nome deriva dalla strana struttura a forma geometrica.
Solo poche migliaia di anni fa, la stella al centro della nebulosa era una gigante rossa che ha espulso i suoi strati esterni nello spazio, il residuo rimasto è il suo cuore caldo. Raggiante come un gioiello sfaccettato, la sua luminosità è di circa 1500 volte quella del Sole.
Gli schemi fili granosi della Spirograph Nebula sono forse legati ai venti caotici della stella centrale variabile, che cambia la luminosità imprevedibile nel giro di poche ore. La luce del nucleo centrale eccita gli atomi della nebulosa accendendola di luminescenti bagliori. Le piccole dimensioni della nebulosa è coerente con la bassa temperatura della stella di prima evoluzione, di 35.000°K, ancora in riscaldamento e la nebulosa in crescita, anche se ad un tasso di espansione di soli 12 chilometri al secondo.
L'immagine è stata ottenuta con il telescopio spaziale Hubble, mostrato in una rappresentazione a falsi colori, dalla Wide Field Planetary Camera 2, nel 1999 attraverso filtri che isolano la luce da vari elementi chimici. Il colore rosso indica le emissioni di azoto ionizzato, (gas più freddo) il verde emissione da idrogeno, e le tracce blu, l'emissione da ossigeno ionizzato (gas più caldo, più vicino alla stella centrale).
Un "girino" fra le stelle...
IRAS 20324+4057 è un agglomerato di gas e polvere stellare che dalla forma ricorda quella di un bruco o di un girino che nuota fra le stelle.
All’interno di quella sua parte che chiameremo “testa”, brillano alcune protostelle, (stelle ancora in fase di formazione) tra cui una più luminosa e massiva che sta cercando di accaparrarsi materiale dalla nube di gas che la circonda, per potersi definire alla fine una vera e proprio giovane stella.
Impresa non facile per il bombardamento di potenti radiazioni ultraviolette dalle stelle vicine. Queste stelle (di tipo O) particolarmente calde e brillanti, illuminano IRAS 20324+4057 di un bagliore blu, scolpendone una flessuosa lunga coda, estesa per circa un anno luce e contenente tanto gas oltre quattro volte più del Sole.
Ripresa da Hubble telescopio spaziale.
la galassia dai lunghi capelli
Un team internazionale di astronomi ha scoperto una spettacolare scia di gas, lunga più di 300 mila anni luce, che scaturisce da una galassia vicina a noi, NGC 4569. La scia è costituita da gas ionizzato, ovvero il materiale da cui si formano nuove stelle, ed è cinque volte più lunga della galassia stessa.
M90 (NGC 4569, al centro dell'immagine) è una galassia a spirale appartenente all’Ammasso della Vergine. I filamenti rossi che fuoriescono alla sua destra sono il gas perso dalla galassia. La scia contiene circa il 95% del gas di cui la galassia ha bisogno per alimentare la formazione di nuove stelle.
Era noto da qualche tempo che NGC 4569 conteneva meno gas del previsto, senza conoscerne spiegazione del fatto strano. Ora, grazie a queste osservazioni, è possibile vedere per la prima volta una grande quantità di gas che crea un flusso in uscita dalla galassia.
Superbubble
Nella costellazione di Cefeo a 3.330 anni luce di distanza da noi, si trova NGC 7129, una nebulosa a riflessione di circa 10 anni luce. Contiene un ammasso aperto con più di 130 stelle molto giovani, di meno un milione di anni, responsabili della luce bluastra circostante.
Hanno soffiato una grande bolla nella nube molecolare dalla quale sono nate, con i granelli di polvere sulla superficie che riscaldati dalla loro luce intensa accendono di bagliori la nebulosa. Nel centro, tre stelle espellono getti di gas a velocità supersonica riscaldando molecole di monossido di carbonio, inoltre, intorno a NGC 712, un certo numero di forme a mezzaluna rossa indicano regioni in cui nuove stelle sono in formazione ma non ancora visibili direttamente.
Nebulosa a "cipolla"
Impronta di Minkowski (nome designato Minkowski 92 (M1-92) e IRAS 19343+2926) è una nebulosa foto planetaria bipolare. Si trova nella costellazione settentrionale del Cigno a circa 8.000 anni luce dalla Terra. Si presenta divisa in due vaste strutture di gas e polveri sui lati di una stella centrale morente.
Tecnicamente, Impronta di Minkowski è attualmente una nebulosa a riflessione perché visibile solo grazie alla luce riflessa dalla stella centrale. In qualche migliaio di anni la sua radiazione ultravioletta accende il gas circostante dall'interno, causandone incandescenza, divenendo a pieno titolo, una nebulosa planetaria.
L'immagine è stata ottenuta con la Wide Field Planetary Camera 2 di Hubble nel 1990 da molte esposizioni attraverso quattro diversi filtri di colore. Luce da ossigeno ionizzato di colore blu, luce che passa attraverso un filtro verde / giallo è colore ciano, luce da ossigeno atomico è colore giallo e la luce da zolfo ionizzato è colore rosso.
Buchi neri
NGC 3393, galassia spirale barrata di circa 9.800 anni luce, si trova nella costellazione dell’Idra, a 160 milioni circa, di anni luce dalla Terra. Si sta allontanando a circa 3.750 chilometri al secondo.
Nella galassia sono in attiva crescita due buchi neri supermassicci, oscurati da polvere e gas e separati da soli 490 anni luce, che probabilmente, sono quanto rimane della fusione di due galassie di diversa massa avvenuta un miliardo o più anni fa, quando NGC 3393 entrò in collisione con una galassia molto più piccola e inghiottita.
I due buchi neri sono la coppia più vicina nota di buchi neri supermassicci e la prima trovata in una galassia a spirale come la nostra Via Lattea.
I buchi neri generano emissione di raggi X quando il gas scende nelle loro vicinanze diventando più caldo. L'emissione blu diffusa nell'immagine è da gas caldo vicino al centro di NGC 3393 e mostra i raggi X a bassa energia.
Nel corso del tempo i due buchi neri supermassicci si muoveranno più vicini, in orbita più veloce, e infine, si fonderanno per produrne uno singolo.
Questa immagine composita della regione interna a forma di S di NGC 3393 è stato creata con i dati a raggi X (blu) dall'osservatorio di Chandra e dati ottici (oro) dal telescopio spaziale Hubble, il 28 febbraio 2004 e 12 Marzo 2011.
Nella galassia sono in attiva crescita due buchi neri supermassicci, oscurati da polvere e gas e separati da soli 490 anni luce, che probabilmente, sono quanto rimane della fusione di due galassie di diversa massa avvenuta un miliardo o più anni fa, quando NGC 3393 entrò in collisione con una galassia molto più piccola e inghiottita.
I due buchi neri sono la coppia più vicina nota di buchi neri supermassicci e la prima trovata in una galassia a spirale come la nostra Via Lattea.
I buchi neri generano emissione di raggi X quando il gas scende nelle loro vicinanze diventando più caldo. L'emissione blu diffusa nell'immagine è da gas caldo vicino al centro di NGC 3393 e mostra i raggi X a bassa energia.
Nel corso del tempo i due buchi neri supermassicci si muoveranno più vicini, in orbita più veloce, e infine, si fonderanno per produrne uno singolo.
Questa immagine composita della regione interna a forma di S di NGC 3393 è stato creata con i dati a raggi X (blu) dall'osservatorio di Chandra e dati ottici (oro) dal telescopio spaziale Hubble, il 28 febbraio 2004 e 12 Marzo 2011.
Re: Stelle Galassie Nebulose Buchi neri
IC 5148 soprannominata la Ruota di scorta Nebula, è una nebulosa planetaria di un paio di anni luce, a circa 3.000 anni luce di distanza nella costellazione meridionale Gru.
Si sta muovendo verso di noi a circa 26,2 chilometri al secondo, ed è ancora in crescita a 53,4 chilometri al secondo - una delle nebulose planetarie in più rapida espansione conosciuta.
Questa nebulosa si presenta nella forma di anello, con il lato orientale che appare più ampio e più luminoso, e con la stella brillante nel mezzo del foro centrale.
Il foro centrale è probabilmente dovuto alla pressione di radiazione che ha spinto il gas circostante dal nucleo nano, lasciando uno spazio vuoto.
Da ESO - New Technology Telescope a La Silla in Cile.
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