Stelle Galassie Nebulose Buchi neri
3 partecipanti
Pagina 11 di 12
Pagina 11 di 12 • 1, 2, 3 ... , 10, 11, 12
Re: Stelle Galassie Nebulose Buchi neri
NGC 3576, conosciuto come “La statua della Libertà Nebula” e “ESO 129 – EN5” si trova a circa 9.000 anni luce di distanza nel braccio del Sagittario. È una nebulosa a emissione gigante di gas incandescente, una regione HII, dove le stelle si formano a ritmo elevato, nate dalla condensazione di nubi di gas idrogeno ionizzato.
Venti potenti, idrogeno, zolfo e ossigeno, eccitati dalla radiazione ultravioletta intensa, nel corso di milioni di anni si ritiene contribuiscano a dare alla nebulosa forma complessa e suggestiva e grande luminosità.
NGC 3576 contiene anche piccole nebulose oscure conosciute come Globuli di Bok, nubi opache che sono potenziali zone per la formazione di nuove stelle.
Il grande flusso di gas ionizzato crea enormi bolle che si estendono fuori dal bordo della regione HII di questa formazione.

Re: Stelle Galassie Nebulose Buchi neri
NGC 3314 (galassie sovrapposte)
NGC 3314 è in realtà una coppia di galassie composta di NGC 3314A, a 117 milioni, e NGC 3314B, a 140 milioni di a.l. di distanza nella costellazione Hydra, in sovrapposizione.
Sono separate da decine di milioni di anni luce di vuoto e sono fisicamente indipendenti.
Attraverso lo straordinario caso di allineamento la galassia a spirale barrata NGC 3314A, di circa 55 mila a.l., sta proprio di fronte all’altra, la più grande galassia lenticolare NGC 3314B, estesa per circa 70 mila a.l.
Gli esterni bracci a spirale della più piccola galassia in primo piano, cambiano da chiaro a scuro, prima proiettati nello spazio profondo, poi contro lo sfondo luminoso dell’altra, con la sua forma a girandola dominata da strisce di polvere scura e diversi luminosi ammassi stellari.
La sua forma distorta è dovuta probabilmente all’incontro con un’altra galassia, forse vicina, ma non sicuramente con NGC 3314B, non essendo mai state fisicamente connesse.
Le strisce di polvere di NGC 3314B appaiono più trasparenti di quelle della compagna, alleggeriti dalla nebbia luminosa di stelle in primo piano.
Questo allineamento unico offre l’opportunità di visualizzare il materiale scuro all’interno di NGC 3314A che si staglia contro l’oggetto dietro di essa, la polvere delle braccia a spirale spicca dove assorbe la luce dalla galassia più distante.

Re: Stelle Galassie Nebulose Buchi neri
NGC 4258
Una galassia a 23 milioni di a.l. di distanza lancia impressionanti fuochi d’artificio, spettacolo offerto da un probabile buco nero. È NGC 4258 (anche conosciuta come M106) una galassia a spirale con due bracci supplementari, non allineati ma intersecati, che brillano di raggi X, ottica e luce radio.
Gli anomali bracci in questa “scoppiettante”immagine sono resi in blu dai raggi x di Chandra, i dati radio dal Very Large Array sono viola, mentre i dati ottici di Hubble sono gialli e blu, e infrarossi dal telescopio spaziale Spitzer di colore rosso.
Il buco nero al centro di NGC 4258 produce getti di particelle ad alta energia, che colpendo il disco della galassia generano onde d’urto simili a jet supersonici, riscaldando grandi quantità di gas, pari a circa 10 milioni di Soli, composto principalmente di idrogeno molecolare a migliaia di gradi.

Re: Stelle Galassie Nebulose Buchi neri
IC 2497 (Hanny’s Voorwerp)
Una galassia con una storia veramente curiosa, iniziata nel 2007, quando un’insegnante di scuola primaria olandese ai suoi primi passi come astrofila, Hanny van Arkel, osservando immagini d’archivio di IC 2497 notò una curiosa macchia vicino alla galassia. Non sapendola classificare la segnalò ad alcuni astronomi professionisti che, incuriositi, ripresero l’oggetto col telescopio delle Canarie scoprendo quello che oggi è chiamato “Hanny’s Voorwerp”, (in olandese, l’oggetto di Hanny), una singolare nebulosa irregolare con emissioni a righe, di un colore verde brillante molto insolito e con un curioso buco centrale, apparentemente posta alla stessa distanza della galassia IC 2497.

Re: Stelle Galassie Nebulose Buchi neri
NGC 1931- IC 417 (Il ragno e la mosca)
Due nebulose distanti circa 10.000 anni luce nella costellazione dell’Auriga, contenenti al loro interno giovani stelle ancora avvolte dalle nubi d’idrogeno che le ha formate
NGC 1931, a sinistra dell’immagine, descritta come una piccola versione della nebulosa di Orione per il suo schema trapezoidale, è dieci volte più piccola di IC 417, il brillante oggetto alla sua destra, le cui varie corsie di idrogeno ionizzato protese verso l’esterno lo fa sembrare un ragno che insegue una mosca:
“The spider and the fly”

Re: Stelle Galassie Nebulose Buchi neri
La nebulosa Manubrio
Colta dal portentoso “occhio” di Spitzer la brillantissima Nebulosa Manubrio (M 27), a 1360 anni luce distante dalla Terra.
Charles Messier, che la osservò nel 1764, ancora non sapeva di aver scoperto la prima nebulosa mai studiata sino ad allora.

Re: Stelle Galassie Nebulose Buchi neri
Il vento del Buco nero.
Intorno ai buchi neri supermassicci che occupano il centro dei quasar e di molte galassie, ci sono potentissimi venti che riescono a regolare la crescita delle galassie ospiti.
Se prima si sospettava ora con le osservazioni fatte con due osservatori orbitanti, è diventata certezza grazie a XMM-Newton, un telescopio dell’ESA e NuSTAR della NASA.
La galassia studiata è PDS 456, distante 2,4 miliardi di a.l. dalla Terra, sembra sia in realtà, una galassia rimasta allo stato di quasar. Il “vento” che esce in forma di jet ai poli del buco nero, è stato identificato dall’emissione di nuclei di ferro in due bande diverse dello spettro X.

Re: Stelle Galassie Nebulose Buchi neri
LA GALASSIA ANTENNE
Di tutti gli spettacoli che l'Universo ci offre, le collisioni tra galassie sono sicuramente tra i più incredibili da vedere. Alla base di tutto c'è la gravità che porta questi enormi ammassi di stelle, gas, polvere e materia oscura a collidere e iniziare una danza lunga miliardi di anni, fino a fondersi e dar vita ad una nuova galassia, in una danza che produce distorsioni di ogni tipo e bellissime strisce di stelle.
Nel sistema delle galassie Antenne, con le due misteriose “code”, i filamenti da cui deriva il nome, sono attribuiti alle forze mareali tra le due galassie in collisione. In realtà, le due code si distendono molto oltre qualsiasi immaginabile campo gravitazionale.
Le Antenne, distano dalla Terra circa 60 milioni di anni luce e rappresentano un tipico esempio di galassie interagenti, probabile frutto dell’incontro di due galassie a spirale attualmente sulla via di diventare un’unica galassia ellittica. Il centro del sistema irradia fortemente sulle bande degli X, mentre le due code emettono anche nelle bande del radio. In particolare, la coda meridionale è molto più marcata nel radio che nel visibile. Il colore colore blu evidenzia l’idrogeno atomico che emette fortemente nelle frequenze del radio.
L’immagine combina dati ottenuti con il telescopio ottico del Cerro Tololo Inter-American Observatory (Cile) e con il radiotelescopio Very Large Array (VLA) dell’Observatory nel New Mexico. Il

Re: Stelle Galassie Nebulose Buchi neri
La galassia più grande dell’Universo
Il gigante cosmico si chiama NGC 6872 ed è la galassia a spirale più grande dell’Universo nella costellazione australe del Pavone, a 212 milioni di anni luce.
La distanza tra gli estremi dei suoi bracci è quasi cinque volte il diametro della Via Lattea, equivalenti a più di 522 mila anni luce.
Il primato che gli è stato conferito è arrivato dopo decenni di studi combinando osservazioni e dati ottenuti da tre strumenti: il sistema ottico VLT, il telescopio spaziale Spitzer, e il telescopio spaziale Galex, questo avviato in via di “pensionamento”per raggiunti limiti di età.

Re: Stelle Galassie Nebulose Buchi neri
Una bellissima visione di Andromeda fotografata agli infrarossi dallo Spitzer Space Telescope.


Re: Stelle Galassie Nebulose Buchi neri
NGC 6872 (Pavone)
Nella costellazione del Pavone, a circa 200 milioni di anni luce da noi, si trova un’impressionante galassia di enormi dimensioni: la spirale barrata NGC 6872 che si estende per 400 mila anni luce, grande quattro volte la Via Lattea. Ha una forma allungata a causa dell’interazione gravitazionale con la piccola galassia vicina, IC 4970,( in basso a destra nell'immagine) che comporterà, probabilmente, nel tempo una fusione. Contrariamente a quanto potremmo pensare, non è la galassia più grande che “ruba” materiale alla piccola, piuttosto è questa che sfruttando l’attrazione ne approfitta per sottrarre materiale cosmico alla vicina.

Re: Stelle Galassie Nebulose Buchi neri
Martedì 2 dicembre 2014
Alcune galassie hanno nuclei molto luminosi, suggerendo che contengano un buco nero supermassiccio e che stia attirando la materia ad una velocità prodigiosa. Gli astronomi chiamano questi "galassie attive", ed Ercole A lontano dalla Terra quasi 2 milioni di anni luce, è uno di loro.
Una luce visibile dal rosso, verde e blu, con la maggior parte degli oggetti che appaiono bianco, Ercole si presenta come una tipica galassia ellittica. Alla luce di X-ray, tuttavia, rileva una gigantesca nube di gas di diversi milioni di gradi in viola.
Questo gas è stato riscaldato a causa dell'energia generata dalla materia cadente in un buco nero al centro della Hercules A, che è più di 1000 volte più massiccio di quello nel centro della Via Lattea. Radio Data in blu, mostrano getti di particelle che scorrono fuori dal buco nero, getti che si estendono per quasi un milione di anni luce.

Dal mio amico "Universo Magico"
Re: Stelle Galassie Nebulose Buchi neri
Abell 2256 – Scontro intergalattico.
Ripresa in colori veri una regione del cosmo dove ammassi di galassie si stanno scontrando fra loro. I ricercatori, utilizzando l’osservatorio radio del Very Large Array (VLA) in New Messico, sono stati in grado di mostrare la regione di cielo come apparirebbe ai nostri occhi se fossero sensibili all’intero spettro delle onde radio e non solo alla luce visibile.
Abell 2256 che si trova a circa 800 milioni di a. l. dalla Terra, esteso sino a 4 milioni di a.l., è ripreso con la chiarezza mai raggiunta prima, rivelando ogni dettaglio dell’interazione fra due ammassi in procinto di fondersi insieme.
La visibile striscia sottile, che si vede nell’immagine, è la coda di una radiogalassia in velocissimo movimento, dove i colori misurano l’età radiativa degli elettroni: in blu quelli giovani e in rosso per gli anziani.

Re: Stelle Galassie Nebulose Buchi neri
L’estensione della Via Lattea
Si scopre che la nostra galassia è stata nel tempo sottostimata, computando sia almeno del 50% più grande e vasta di quanto sino a oggi ipotizzato.
La ricerca condotta da un team internazionale è basata sulla rivisitazione dei dati della Sloan Digital Sky Survey, che nel 2002 aveva rilevato la presenza di un anello di stelle di là della porzione di spazio che si sapeva occupato dalla Via Lattea.
In pratica, l’ampiezza della nostra galassia si estenderebbe da 100.000 anni luce a 150.000.

Re: Stelle Galassie Nebulose Buchi neri
RCW 86
Il resto di supernova osservato dagli astronomi cinesi 2000 anni fa, oggi lo possiamo ammirare in tutti i suoi colori e luminosità nell’immagine trasmessa da Chandra con i suoi raggi X in rosa e blu, combinati alla luce visibile (in giallo) del telescopio Curtis Schmidt, dall’Osservatorio Cerro Tololo.

Re: Stelle Galassie Nebulose Buchi neri
V385 - Carinae
L’immagine mostra una spettacolare nebulosa intorno a una gigantesca stella di Wolf – Rayet, (dai nomi dei due astronomi scopritori) la V385 -Carinae. Sembra una medusa in un mare verde, in realtà si tratta di polvere “soffiata via” dalla radiazione stellare, tutto materiale rilasciato da una delle stelle più massicce della Via Lattea (il puntino bianco al centro della nube).
La stella è 35 volte più massiccia del Sole, si trova nella costellazione Carena, a circa 16.000 a.l. dalla Terra. Appartiene al tipo di stelle che hanno vita breve, di solo qualche milione di anni, e mentre invecchiano, rilasciano grandi quantità di atomi pesanti bruciati al loro interno.
Il colore verde è dovuto agli infrarossi del telescopio WISE, il materiale verde è polvere calda, i puntini blu sono stelle della Via Lattea.

Re: Stelle Galassie Nebulose Buchi neri
Questa è forse la prima stella nata dopo il Big Bang, qualora non lo fosse sarebbe comunque una delle stelle primordiali, mai osservata in precedenza.
È stata scoperta nella nostra galassia un gruppo di astronomi giapponesi utilizzando il telescopio Subaru alle Hawaii.

Re: Stelle Galassie Nebulose Buchi neri
Phoenix: un enorme ammasso galattico
Grazie al satellite per i raggi X Chandra, insieme con altri Osservatori di livello mondiale, è stato scoperto uno dei più straordinari ammassi di galassie.
Un ammasso dove le stelle si formano velocissime, fonte anche di eccezionali sorgenti di raggi X, chiamato Phoenix, si trova a 5,7 miliardi di distanza dalla Terra, nome più che mai appropriato, perché come il mitico uccello risorto dalle sue ceneri, anche la galassia al centro dell’ammasso sembra essere ritornata a nuova vita dopo un lungo periodo di quiete, generando un grande numero di nuove brillantissime stelle.
Phoenix sembra privo di materia oscura, in compenso, però, è ricchissimo di gas molto caldo che negli ultimi milioni di anni ha originato una sorprendente attività di formazione stellare.

Re: Stelle Galassie Nebulose Buchi neri
I mostri del cielo: SDSS J0100m+ 2802
Scambiato per una comune stella, si è mostrato invece con tutte le caratteristiche di un buco nero attivo dalla massa sterminata: dodici miliardi di volte quella del Sole. Ancora più sconvolgenti sono le radiazioni che il quasar emette, pari a quante ne emetterebbero 420 miliardi di Soli. Un vero mostro osservato nell’universo primordiale, cioè quando aveva meno di un miliardo di anni.
La scoperta ottenuta da un professore di astrofisica dell’università di Pechino, con la collaborazione di vari strumenti da osservatori e telescopi astronomici.
Re: Stelle Galassie Nebulose Buchi neri
Una stella speciale: Ras Algethi

Nella costellazione dell’Ercole splende una delle stelle tra le più interessanti variabili irregolari, nonché bella binaria. È l’Alfa Herculis, si chiama Ras Algethi, nome che in arabo significa “il capo dell’inginocchiato”, perché in questa posizione era immaginato Ercole.
La sua distanza è stimata a 430 a.l., il suo diametro 400 volte maggiore di quello del Sole, cioè 560 milioni di km. Ras Algethi, dunque, posta al centro del nostro sistema planetario ingloberebbe Mercurio, Venere, la Terra, l’orbita di Marte e di quella di molti asteroidi, fino a sfiorare l’orbita di Giove con i suoi strati più esterni.
Essendo la sua massa di poche volte maggiore di quella solare la sua densità dev’essere estremamente bassa, praticamente un vuoto pneumatico. Nel centro invece, la condensazione dev’essere maggiore, altrimenti non avverrebbero reazioni termonucleari. Quanto agli strati superficiali, sono tanto rarefatti che un osservatore nelle vicinanze li troverebbe trasparenti e potrebbe guardarci dentro per decine di milioni di km.
Ras Algethi è una gigante rossa, splendido è il contrasto con la sua compagna, una stella verde smeraldo di magnitudine 5,39, scoperta da William Herschel nel 1779, ed è a sua volta una doppia spettroscopica. Questi due astri minori sono investiti da una corrente di gas in espansione a 10.000 km il secondo, emesso da Ras Algethi. Eventuali abitanti di questo sistema avrebbero le proprie giornate illuminate da tre stelle: una rossa, una verde, una bianco-gialla.
Quali meravigliose sfumature riceverebbe il paesaggio all’alba e al tramonto!

Re: Stelle Galassie Nebulose Buchi neri
Buchi neri - Mostri del cielo

Un nuovo tipo di galassia attiva sembra sia stato individuato come appartenente alla famiglia delle Galassie di Seyfert. Il suo nucleo, particolarmente energico anche nei raggi gamma, nasconde un buco nero di grande massa e voracità.
Il nucleo delle Galassie di Seyfert, dal nome dell’astronomo che le osservò per la prima volta nel 1943, sono caratterizzate da un centro compatto che verosimilmente contiene un massiccio buco nero e un nucleo attivo, (AGN) che “spara” getti a elevatissime velocità, concentrando in uno spazio limitato la luminosità di un’intera galassia.
Dell’oggetto ora studiato con attenzione, PMNJ0948 + 0022, fu il satellite Fermi che nel 2008 ne aveva rilevata un’emissione in potenti raggi gamma.

Re: Stelle Galassie Nebulose Buchi neri
NGC 602

Nel cuore della Piccola Nube di Magellano, a circa 200 mila a.l. distante dalla Terra, si stanno formando brillanti stelle blu. La radiazione solare proveniente dalle stelle illumina i gas e le polveri circostanti, formando una grande cavità con strutture simili a onde che puntano verso il centro.
Le stelle giovani appaiono particolarmente brillanti ai raggi X, per la loro attività magnetica molto alta.

Forse sarà la mia immaginazione ma mi sembra di scorgere sulla destra dell'immagine il profilo del viso di un bimbo!
Re: Stelle Galassie Nebulose Buchi neri
M 83 La Girandola del sud
Galassia situata al confine fra le costellazioni dell’Idra e del Centauro, considerata intermedia tra le galassie a spirale e le galassie a spirale barrata. Si trova a 12 milioni di anni luce di distanza, vicino alla punta sud-orientale della lunga costellazione dell’Idra. Un mosaico cosmico che mostra le tracce di polvere scura e di giovani ammassi di stelle blu lungo i bracci a spirale, da cui il nome di Girandola del sud.
Dominato dalla luce delle stelle più vecchie, il nucleo è luminoso nella lunghezza d’onda dei raggi X che rivelano alta concentrazione di stelle di neutroni e buchi neri lasciati da una raffica intensa di formazione stellare.
Con la sua magnitudine assoluta di -19,5 è una delle galassie più brillanti e si sta allontanando alla velocità di 337 km/s.
Re: Stelle Galassie Nebulose Buchi neri
GX 339-4 (costellazione ARA)

I buchi neri vengono scoperti in due classi di oggetti astronomici: nei sistemi stellari, dove uno è un buco nero di circa 10 masse solari, e al centro delle galassie, dove il buco nero può pesare come milioni di soli.
Sebbene in nessuno dei due casi il buco nero possa essere osservato direttamente, in entrambe le situazioni ci sono periodi in cui il materiale precipita sul buco nero, innescando fasi di attività durante le quali la regione prossima al buco nero emette radiazioni che si possono osservare con i telescopi.
GX 339-4 è un sistema stellare binario distante 26.000 a.l, composto di un buco nero e da una stella compagna ed è stato osservato da Wise diverse volte. Le osservazioni mostrano che i periodi di attività molto spesso portano alla produzione di due getti che emergono dalla regione compatta in opposte direzioni. Al flusso di materia che confluisce verso il disco, si accompagna un flusso di materia in uscita attraverso i getti, particelle cariche che spiraleggiano ad altissima velocità in un campo magnetico, meccanismo questo, che porta i getti di GX 339-4 a brillare nelle onde radio.
Pertanto, la nascita dei getti emessi dal sistema GX339-4, probabilmente anche quella di altri sistemi dello stesso tipo, è un processo piuttosto caotico: più che graduale incanalamento lungo i getti, ricorda l’energica uscita dell’aria dal beccuccio di un palloncino.

Pagina 11 di 12 • 1, 2, 3 ... , 10, 11, 12

» Le stelle cadenti
» notizie "astronomiche"
» una galassia per te
» Grandi conquiste dello spazio
» Il cielo del mese
» notizie "astronomiche"
» una galassia per te
» Grandi conquiste dello spazio
» Il cielo del mese
Pagina 11 di 12
Permessi in questa sezione del forum:
Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.
|
|