Grandi conquiste dello spazio
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Finalmente alla meta

Oggi con l’ultimo importante oggetto del sistema solare viene raggiunto e fotografato da vicino, concludendo così un’era spaziale: la sonda New Horizons raggiunge simbolicamente Plutone e il suo sistema di satelliti correndo a 49.600 km l’ora. La fase più delicata di un viaggio di quasi 5 miliardi di chilometri.
Era il 29 gennaio 1930 quando Clyde Tombaugh riprese la prima lastra in cui compariva Plutone. Oggi si sa che la scoperta, stimolata da misteriose turbazioni, fu una circostanza fortuita, favorita dalla sua costanza nell’osservare in maniera sistematica tutta la fascia del cielo adiacente all’eclittica. La scoperta di quell’oggetto lontanissimo, in qualche modo gli cambiò la vita.
Un altro mese di gennaio, 76 anni dopo, avrebbe cambiato la “vita” di Plutone. Il giorno 19 gennaio del 2006 partiva da Cape Canaveral un Atlas-Centaur potenziato, con la navicella New Horizons, destinata a svelarci per la prima volta i misteri del lontanissimo pianeta.
Nel luglio 2005 quando fu scoperto Eris, il primo oggetto trans-plutoniano più grande di Plutone, l’Assemblea Generale Astronomica riunita a Praga decise di declassare Plutone da pianeta a “pianeta nano”. Decisione male accettata dagli americani, sia perché Plutone era l’unico pianeta scoperto da uno di loro, sia per il timore che la missione New Horizons perdesse importanza, cosa non avvenuta, ma al contrario aumentata grazie agli studi e alle scoperte degli anni immediatamente successivi.
Per onorare la memoria dello scopritore Clyde Tombaugh, un piccolo contenitore cilindrico applicato sotto il telaio della sonda, contiene una parte delle sue ceneri.
Infatti, poco prima di morire, nel 1997, aveva espresso il desiderio di poter raggiungere, se mai fosse stato possibile, quell’oggetto lontanissimo al quale tanto doveva.

Advice by Hell
Da pianeta nano a "sasso" arcano a ???,,,

Un anno intenso per le missioni spaziali , prima il wake-up di zia Rosetta ora imminente ( next week) un tecnico "fly-by" vs l'oscura divinità che una sonda chiamata "New Horizons" tenterà di farci vedere quel qualcosa di più definito , di questo pianeta scoperto , strano a pensarlo solo agli inizi del 1900 ,,,
Inutile dire che le distanze che ci separano o che sono state ricoperte , sono relativamente immense -

Un anno intenso per le missioni spaziali , prima il wake-up di zia Rosetta ora imminente ( next week) un tecnico "fly-by" vs l'oscura divinità che una sonda chiamata "New Horizons" tenterà di farci vedere quel qualcosa di più definito , di questo pianeta scoperto , strano a pensarlo solo agli inizi del 1900 ,,,
Inutile dire che le distanze che ci separano o che sono state ricoperte , sono relativamente immense -
Charade- Admin/Mod
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Data d'iscrizione : 07.07.14
Re: Grandi conquiste dello spazio
Festeggiati il I° luglio 2015, i primi dieci anni della sonda Cassini nell'orbita di Saturno, il Signore degli anelli.
Saturno e i suoi anelli formano il più vasto corpo del sistema solare: il diametro totale è pari a ¾ della distanza tra la Terra e la Luna. Gli anelli da soli formano un disco di 300 mila km di diametro con uno spessore massimo di soli 100 metri. Ancora non si conosce perfettamente di cosa siano composti e da dove siano arrivati. Sono frammenti di e ghiaccio. Le dimensioni di queste particelle vanno da quelle microscopiche a quelle di una casa, ruotano attorno a Saturno a diverse velocità. I loro nomi seguono l'alfabeto in base alla loro scoperta.

Re: Grandi conquiste dello spazio
In questi giorni la sonda Mars Express festeggia i 12 anni dal suo lancio avvenuto nel 2003.
Ha raccolto, da quel giorno, immagini inedite e dettagliate del pianeta rosso, fornendo la prova della presenza di acqua e metano, testimonianze di recenti attività vulcaniche e continue aggiornate informazioni sulla struttura della superficie e sulla composizione atmosferica del pianeta.
Attraverso le immagini, ci sono 12 anni di storia del cammino di Mars Express nell'orbita di Marte
.
Ritorno da "Futura"
Samantha Cristoforetti: ovvero il ritorno sulla Terra
Samantha Cristoforetti ha stabilito alle 16,21 del 6 giugno 2015 il nuovo primato mondiale femminile di permanenza continuativa nello spazio. Al rientro a terra in programma per oggi giovedì 11 giugno, con la sua missione “Futura” ha accumulato 199 giorni trascorsi ininterrottamente in orbita. E’ la prima donna che abbia superato i 195 giorni nello spazio, record che risaliva al 2007 e apparteneva alla statunitense Sunita Williams. La conquista del primato da parte della nostra astronauta (prima italiana ad andare nello spazio) non era nei programmi. E’ diventata possibile perché il fallimento di una missione di rifornimento ha costretto Samantha a prolungare di poco meno di un mese il soggiorno a bordo della Stazione Spaziale Internazionale, stupefacente avventura che avrebbe dovuto concludersi il 24 maggio.

Re: Grandi conquiste dello spazio
Uno scatto storico
Bruce Mc Candless è stato, nel 1984, il primo astronauta ad aver testato lo zaino a propulsione per l’utilizzo nelle passeggiate spaziali, senza agganci con la navicella.È con la Manned Maneuvering Unit (MMU) che durante le celebri EVA, (attività extraveicolari) uscì dallo Shuttle muovendosi nello spazio in completa libertà, a un’altezza di 300/400 km sopra la Terra.

L'esplorazione spaziale italiana
L'Agenzia spaziale italiana racconta le esperienze degli astronauti selezionati per le missioni.
Re: Grandi conquiste dello spazio
Alexey Leonov - Primo uomo fluttuante nello spazio :18 marzo 1965
Leonov ce l'aveva fatta: era diventato il primo uomo a galleggiare libero nello spazio e la sua impresa era stata documentata da una cinepresa e trasmessa in diretta televisiva a un Parecchie ore dopo, quando giunse il momento di tornare a terra, i retrorazzi automatici non si attivarono. I cosmonauti furono costretti ad attivarli manualmente: un compito delicatissimo, perché un errore anche lieve nella durata e nel momento d'innesco poteva farli rientrare troppo verticalmente, disintegrandoli, oppure tenerli per sempre in orbita. Inoltre il modulo di servizio, contenente i motori e il propellente, non si staccò correttamente, esponendo i cosmonauti a una decelerazione violentissima fino a quando il calore del rientro fuse gli agganci del modulo ribelle, liberando la capsula.
Finirono per scendere sotto un grande paracadute principale nel cuore della Siberia, cadendo in una foresta popolata da orsi e lupi. Rimasero nella capsula e attesero varie ore prima di sentire il rumore rassicurante degli elicotteri di soccorso, che però non potevano atterrare in mezzo agli alberi. Leonov e Belyayev uscirono dalla capsula, raggiunsero uno spiazzo e si accorsero che il rumore era quello di un elicottero civile, non di uno di quelli militari di soccorso. Il pilota lanciò giù una scala di corda, non potendo atterrare, ma la scala era troppo fragile per salirvi con le loro pesanti tute, per cui i due rifiutarono l'invito.
Arrivarono presto altri elicotteri, che lanciarono provviste: una bottiglia di cognac, che prevedibilmente si ruppe all'impatto sulla neve, un'ascia e degli indumenti caldi, che s'impigliarono in gran parte negli alberi.
Al tramonto la temperatura scese a -25°C e i cosmonauti furono costretti a restare nella capsula, senza poterne chiudere il portello, con gli indumenti di Leonov fradici di sudore, da strizzare per non trovarseli ghiacciati addosso. Si svegliarono l'indomani al rumore dell'arrivo dei soccorsi, giunti finalmente usando gli sci. I soccorritori costruirono una casetta di legno e un focolare e portarono una tinozza nella quale i due cosmonauti si poterono finalmente lavare e asciugare, passando un'altra notte nella foresta. L'indomani Leonov e Belyayev presero gli sci e si fecero nove chilometri per raggiungere la radura dove li aspettava l'elicottero. Intorno alla cabina del veicolo spaziale videro che c'erano le impronte dei lupi affamati, curiosi di vedere cosa era piovuto dal cielo.
Re: Grandi conquiste dello spazio
Cinquant’anni fa, la prima passeggiata nello spazio: 18 marzo 1965.
Nell’ambito delle molte iniziative intraprese durante lo scontro politico, ideologico e militare, tra URSS e USA, fu probabilmente la corsa allo spazio quella con le maggiori implicazioni mediatiche.
L’importanza della prima passeggiata nello spazio del russo Alexei Leononov, fu da tutto il mondo percepita anche grazie alle riprese televisive e l’enorme attenzione che le dedicarono i giornali. Sulla prima pagina del quotidiano La Stampa del 19 marzo 1965, dedicata interamente all’impresa spaziale del giorno precedente, l’inviato scriveva da Mosca: “ Un uomo legato con funi di nylon a un satellite artificiale ha volato oggi nello spazio cosmico per una ventina di minuti a una velocità di 28.000 km orari, a una distanza dalla Terra fra i 173 e i 495 km. Protagonista dell’impresa, il tenente colonnello dell’aviazione sovietica Alexei Arkhipovich Leonov (anni 30) che s’è aggirato nello spazio con movenze simili a quello di un palombaro. Ha esaminato la superficie esterna dell’astronave, ha compiuto osservazioni e rilievi e infine ha girato alcuni metri di pellicola con una cinepresa. Quindi è rientrato nella cabina del satellite, sostando in un compartimento stagno dell’astronave in condizioni spaziali, cioè identiche a quelle esterne. Alexei Leonov era partito per la sua impresa alle dieci di stamane a bordo di un satellite denominato “ Voskohod II, cioè Aurora. Era con lui il colonnello Pavel Ivanovich Belyayev, al comando della nave spaziale”.
Re: Grandi conquiste dello spazio
Un viaggio attraverso tutto quanto ha portato alla scoperta dell'Universo.
Re: Grandi conquiste dello spazio
Dawn raggiunge Cerere (6 marzo 2015)

Il successo finale della navicella spaziale della Nasa Dawn, giunta in queste ore dopo un viaggio di quasi 5 miliardi di km durato sette anni e mezzo, nell’orbita del pianeta nano Cerere, il più grande degli asteroidi in orbita fra Marte e Giove.
È seguita da telescopio spaziale Hubble, che da tempo punta il suo occhio su Cerere per preparare il lavoro che svolgerà Dawn.
Scoperto da Giuseppe Piazzi nel 1801, il pianetino ha un diametro di 950 chilometri e ruota su stesso in 9 ore, la sua esistenza era stata ipotizzata in base alla legge empirica di Titius-Bode, per colmare la lacuna tra le orbite di Marte e Giove.

Re: Grandi conquiste dello spazio
Fu Ed White, il primo astronauta statunitense a compiere una passeggiata spaziale, nel 1965 durante la missione Gemini 4.

Re: Grandi conquiste dello spazio
Dalla Terra alla Luna
All’asta fotografie riguardanti tutta l’epopea spaziale, scatti rari su pellicola della NASA, contenenti foto-immagini dei primi viaggi fuori dal nostro pianeta, un’emozione da rivivere per chi c’era già allora o da scoprire per chi non c’era.
Posso solo immaginare cosa provò, chi per la prima volta, nel 1946, vide la Terra dallo spazio: Una meraviglia indescrivibile!
Re: Grandi conquiste dello spazio
Alla scoperta del cielo
Chi per la prima volta si accosta all’Astronomia, forse prova una specie di timore reverenziale, dovuto all’apparente inaccessibilità di questa scienza e alla grande vastità del cosmo, popolato di oggetti misteriosi come i buchi neri, affascinanti come galassie e nebulose.
L’Astronomia è la scienza dell’Universo, che coniuga la bellezza spettacolare con la tecnologia più avanzata, la chimica con la fisica, il fascino dell’infinito, lo scorrere del tempo e la ricerca delle origini con la spinta verso l’ignoto.
Scienza osservativa per eccellenza, oggi ci permette di spaziare visivamente per tutto il cosmo conosciuto e di scalarlo sulle spalle di giganti.
Re: Grandi conquiste dello spazio
Buon compleanno Hubble!

Per la verità la festa sarebbe anticipata di qualche mese, ma oramai è tutto un fiorire di notizie inneggianti ai mirabili successi del grande Telescopio Spaziale Hubble. (HST).
Il 25 aprile 1990 una missione dello Shuttle Discovery lo collocava nell’orbita terrestre: undici tonnellate inserite a 600 km di altezza, l’occhio più acuto che l’uomo abbia potuto aprire verso l’orizzonte cosmico. Di là dei contributi scientifici, la lunga vita di Hubble ha avuto il ruolo importante di portare l’astronomia a un grande numero di persone che, diversamente, forse mai, avrebbero conosciuto le bellezze dell’universo che le ospita.
Il quarto di secolo della “vita” del telescopio più famoso del mondo, la NASA lo festeggia offrendo l’immagine più famosa della galleria cosmica di Hubble: i famosissimi “Pillar of Creation”, che nel 1995 fece subito il giro del mondo.
Il nome “pilastri”in realtà descrive un gruppo di nuvole di gas e polveri interstellari che si allungano nella stessa direzione, nubi che si trovano a più di seimila a.l. da noi, dove la materia tanto calda e densa accende le reazioni nucleari favorendo la nascita delle stelle.
Si sa che le stelle nascono e muoiono esplodendo, tornano a essere gas e polvere, arricchendo di nuovo le nubi interstellari degli elementi chimici prodotti durante la loro vita, nell’esplosione finale.
Materia che si crea materia che si distrugge, incessante divenire, nuove stelle, nuovi mondi, nuova vita.

Re: Grandi conquiste dello spazio
Lo Space Shuttle
La storia del più longevo programma spaziale di tutti i tempi si è conclusa l’8 luglio 2011.
Quel giorno, lo Space Suttle, dopo 135 voli, ha chiusa la sua gloriosa storia.
L’ 8 Luglio 2011, si è conclusa la storia del più longevo programma spaziale americano di tutti i tempi: 30 anni (1981-2011) di grandi conquiste dello spazio. Lo Space Shuttle ! Dopo 135 voli, quel giorno ha chiuso la sua gloriosa storia.
The Who " Baba' O' Riley"
Re: Grandi conquiste dello spazio
Durante la missione Apollo 16, gli astronauti dovevano inserire delle sonde nel terreno per raccogliere campioni da una certa profondità.
Mentre inserisce una delle sonde, l'astronauta Charlie Duke cade. Da notare la difficoltà per rialzarsi, impacciato nei movimenti dalla complessità della tuta sovraccarica degli accessori.
Re: Grandi conquiste dello spazio
LA PRIMA PASSEGGIATA SULLA LUNA
21 Luglio 1969

21 Luglio 1969
In quel giorno di luglio del ’69, Neil Armstrong è stato il primo essere umano a calcare il suolo lunare alle 02:56 ora di Greenwich. Insieme con lui erano Edwin “Buzz” Aldrin e Michael Collins.
Il razzo vettore, un Saturno a tre stadi, con undici motori di spinta, era il più potente della sua epoca, dovendo portare in orbita l’Apollo 11, il Lem e i tre astronauti dell’equipaggio. Il terzo stadio avrebbe poi portato il modulo di comando e il Lem, uniti per il boccaporto, sino alla Luna. Armstrong era il comandante della missione, Aldrin il pilota del Lem e Collins il pilota del modulo di comando. Il Lem (Eagle) si appoggiò sul suolo lunare nel “Mare della Tranquillità”. Gli astronauti trascorsero ventuno ore sulla Luna, delle quali due e mezzo fuori dal Lem, per rilevamenti scientifici.
Il modulo Lem che condusse lassù i tre astronauti, recava legato a una sua “zampa”, un significativo messaggio racchiuso in una targa che si trova ancora là, a dimostrazione che piede “terreno” vi lasciò visibile impronte.
Sul “cartiglio” sono raffigurati due planisferi, l’intera superficie della Terra e una frase che oggi è un pezzo di storia: “Qui gli uomini del pianeta Terra per la prima volta posero il loro piede nel luglio dell’Anno del Signore 1969. Siamo venuti in pace per tutta l’umanità.
Sotto le firme dei tre astronauti, Armstrong, Collins, Aldrin e quella dell’allora presidente americano Nixon.

Re: Grandi conquiste dello spazio
Dal 1969, dopo l’allunaggio di Armostrong, è stata una corsa verso lo spazio da parte di tutti, la Cina, sempre comunista ma con larghi mezzi a disposizione, manda in orbita la sua prima sonda lunare, la Russia, stato che ambisce alla democratizzazione ma pur sempre stato socialista, che inaugura la sua stagione di Sojuz, e l’ESA, l’ente spaziale europeo che pensa a inaugurare viaggi su Marte. Attualmente però, nessuno possiede brevetti per l’ascensore spaziale né know-how per costruire reattori a fusione.
Proprio nessuno ci si potrebbe domandare?Per chi lo possedesse sarebbe un’occasione unica per gestire il proprio approvvigionamento energetico in modo centralizzato, e quindi da lì, il passo breve per gestire tutta l’economia privata. Cina, Russia e Giappone, forze congiunte per raggiungere l’obbiettivo di conquistare una fetta di Luna? Lo hanno già fatto? Il Mare Imbrium e l’Oceanus Procellarum già colonizzati? In men che non si dica finirebbero per azzuffarsi tutti quanti, lassù come sulla Terra….
Proprio nessuno ci si potrebbe domandare?Per chi lo possedesse sarebbe un’occasione unica per gestire il proprio approvvigionamento energetico in modo centralizzato, e quindi da lì, il passo breve per gestire tutta l’economia privata. Cina, Russia e Giappone, forze congiunte per raggiungere l’obbiettivo di conquistare una fetta di Luna? Lo hanno già fatto? Il Mare Imbrium e l’Oceanus Procellarum già colonizzati? In men che non si dica finirebbero per azzuffarsi tutti quanti, lassù come sulla Terra….
Grandi conquiste dello spazio
Il sole perde massa, ogni minuto il suo mantello perde milioni di tonnellate di sostanza: protoni, elettroni, atomi di elio e altri elementi in tracce, gli ingredienti che, a detta degli scienziati diede forma ai corpi del sistema solare. Il vento solare si propaga nello spazio e ai miscugli di elementi chimici si deve aggiungere la radiazione cosmica di fondo, debole ma sempre presente. La Luna, è stata esposta senza protezione a tali influssi da quando era stata generata dall’unione tra la Terra e un piccolo pianeta chiamato Tehia. Nessun campo magnetico a deviare il flusso di particelle ad alta energia, per cui, anche se entrano nella crosta solo per pochi micron, la polvere lunare ne rimane impregnata, totalmente plasmata e riplasmata da quattro miliardi e mezzo di anni di bombardamento meteorico, che ne ha rivoltato il suolo a più riprese portando in superficie gli stati di roccia più profondi.
Da quand’è nata, la Luna ha ingoiato una tale quantità di plasma solare da indurre chi, sempre affamato di materie prime, a progettare di invaderla armati di trivelle per strapparle la sua eredità: l’elio- 3. Quale occasione per liberarsi dalla morsa del Medio Oriente, ma non solo, anche dalla morsa dei gruppi petroliferi? Non è che il petrolio non serva più, serve nella produzione di plastica, nell’industria tessile, dei concimi
Da quand’è nata, la Luna ha ingoiato una tale quantità di plasma solare da indurre chi, sempre affamato di materie prime, a progettare di invaderla armati di trivelle per strapparle la sua eredità: l’elio- 3. Quale occasione per liberarsi dalla morsa del Medio Oriente, ma non solo, anche dalla morsa dei gruppi petroliferi? Non è che il petrolio non serva più, serve nella produzione di plastica, nell’industria tessile, dei concimi
e dei cosmetici, ma perché spendere qualsiasi cifra per il petrolio se all’orizzonte appare un’energia alternativa? Il passaggio a un’economia energetica basata sull’elio -3, sembra abbastanza vicina.
Konstantin Ciolkovskij, professore russo, fu il primo a ipotizzare fosse possibile volare nello spazio per mezzo di razzi. Esplorare lo spazio, arguì, sarebbe stata grande aspirazione degli anni a venire e fonte di ricerca ingegneristica spaziale. Nel 1903 pubblicò libri che avrebbero ispirato a generazioni future il sogno di trovare una via che portasse alle stelle. Le sue teorie del volo spaziale si fecero davvero strada, e quando dalla sua idea nacque quella della costruzione di un ascensore spaziale, servì da stimolo a molti scienziati missilistici. Il suo ascensore spaziale era configurato come una torre simile alla Tour Eiffel, ma molto più alta. Un colossale pozzo per un ascensore alla cui estremità inferiore era agganciato un cavo che giungeva fino a terra. Con un dispositivo simile, teorizzava, sarebbe stato possibile portare oggetti in un’orbita stabile intorno alla Terra, evitando i razzi, rumorosi, costosi, puzzolenti e poco accoglienti. Durante la salita, questi oggetti avrebbero subito un’accelerazione tangenziale a mano a mano che diminuiva la forza gravitazionale terrestre, finché la loro energia e la loro velocità non sarebbero state sufficienti per raggiungere la meta, oltre i 35 mila chilometri di altezza. Si sarebbe facilmente potuto raggiungere la Luna.
Konstantin Ciolkovskij, professore russo, fu il primo a ipotizzare fosse possibile volare nello spazio per mezzo di razzi. Esplorare lo spazio, arguì, sarebbe stata grande aspirazione degli anni a venire e fonte di ricerca ingegneristica spaziale. Nel 1903 pubblicò libri che avrebbero ispirato a generazioni future il sogno di trovare una via che portasse alle stelle. Le sue teorie del volo spaziale si fecero davvero strada, e quando dalla sua idea nacque quella della costruzione di un ascensore spaziale, servì da stimolo a molti scienziati missilistici. Il suo ascensore spaziale era configurato come una torre simile alla Tour Eiffel, ma molto più alta. Un colossale pozzo per un ascensore alla cui estremità inferiore era agganciato un cavo che giungeva fino a terra. Con un dispositivo simile, teorizzava, sarebbe stato possibile portare oggetti in un’orbita stabile intorno alla Terra, evitando i razzi, rumorosi, costosi, puzzolenti e poco accoglienti. Durante la salita, questi oggetti avrebbero subito un’accelerazione tangenziale a mano a mano che diminuiva la forza gravitazionale terrestre, finché la loro energia e la loro velocità non sarebbero state sufficienti per raggiungere la meta, oltre i 35 mila chilometri di altezza. Si sarebbe facilmente potuto raggiungere la Luna.
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