La poesia: rime nuove rime antiche
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Re: La poesia: rime nuove rime antiche
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Di un angelo che vola
ignota parabola
il suo protetto saprà
Di un angelo che vola
ignota parabola
il suo protetto saprà
eroil- Messaggi : 6554
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Re: La poesia: rime nuove rime antiche
17.
Lo schiocco di una frusta
Come un battito di ala
Di un angelo che vola
Lo schiocco di una frusta
Come un battito di ala
Di un angelo che vola
Ultima modifica di spitfire il Mar Apr 10, 2018 11:20 pm - modificato 1 volta.
spitfire- Messaggi : 2439
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Re: La poesia: rime nuove rime antiche
16
Immagini confuse mal riflesse
un momento un'illusione un'eco
lo schiocco di una frusta
Immagini confuse mal riflesse
un momento un'illusione un'eco
lo schiocco di una frusta
Re: La poesia: rime nuove rime antiche
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D'amori mai vissuti
solo guardati allo specchio
immagini confuse mal riflesse
D'amori mai vissuti
solo guardati allo specchio
immagini confuse mal riflesse
Re: La poesia: rime nuove rime antiche
14
Ricordi di voci lontane
sussurri notturni
d'amori mai vissuti
Ricordi di voci lontane
sussurri notturni
d'amori mai vissuti
eroil- Messaggi : 6554
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Località : Neverwinter
Re: La poesia: rime nuove rime antiche
13
Tante da raccontare
ogni vita è una storia
ricordi di voci lontane
Tante da raccontare
ogni vita è una storia
ricordi di voci lontane
Re: La poesia: rime nuove rime antiche
12
Le favole più belle da riscoprire
molti ad ascoltarle
tante da raccontare
Le favole più belle da riscoprire
molti ad ascoltarle
tante da raccontare
eroil- Messaggi : 6554
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Re: La poesia: rime nuove rime antiche
11
Tempi lontani mai passati
nel nostro divenire
le favole più belle da riscoprire
Tempi lontani mai passati
nel nostro divenire
le favole più belle da riscoprire
Re: La poesia: rime nuove rime antiche
10.
Poeti famosi ci illuminano
scrivendo con petali di rose pressate tra le pagine di un libro
tempi lontani mai passati
Poeti famosi ci illuminano
scrivendo con petali di rose pressate tra le pagine di un libro
tempi lontani mai passati
spitfire- Messaggi : 2439
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Re: La poesia: rime nuove rime antiche
9
Ma perdo il fiato per l'abbaglio
non io risplendo ma
poeti famosi ci illuminano
Ma perdo il fiato per l'abbaglio
non io risplendo ma
poeti famosi ci illuminano
eroil- Messaggi : 6554
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Re: La poesia: rime nuove rime antiche
8
Verso nuove avventure
mi inviti a tener passo con te
ma perdo il fiato per l'abbaglio
Verso nuove avventure
mi inviti a tener passo con te
ma perdo il fiato per l'abbaglio
spitfire- Messaggi : 2439
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Re: La poesia: rime nuove rime antiche
7
Da giocare a passo lento
o veloce che sia
verso nuove avventure
Da giocare a passo lento
o veloce che sia
verso nuove avventure
eroil- Messaggi : 6554
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Re: La poesia: rime nuove rime antiche
6
Giochiamo io e te
un gioco nuovo per me
da giocare a passo lento
Giochiamo io e te
un gioco nuovo per me
da giocare a passo lento
spitfire- Messaggi : 2439
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Re: La poesia: rime nuove rime antiche
5
Magari sbagliando o no?
ma no perché
giochiamo io e te
Magari sbagliando o no?
ma no perché
giochiamo io e te
eroil- Messaggi : 6554
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Re: La poesia: rime nuove rime antiche
Ciao, Eroil,eroil ha scritto:Ciao Em, vuoi giocare? Posto un Haiku...(piccole composizioni rigorosamente di tre righe)
1
una coppietta
scrive sulla panchina
leggendo gli haiku
...Tu devi ricopiare l'ultimo verso e costruire un nuovo Haiku, io di seguito
continuerò e se ci riusciamo, magari, qualcuno si unirà a noi più siamo meglio è.
si, grazie, mi piace giocare...mai giocato Haiku
allora... proviamo
4
vuoi continuare
giocare Haiku
magari sbagliando o no?
spitfire- Messaggi : 2439
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Re: La poesia: rime nuove rime antiche
E poi volendo...
3
s'impara a poetare
se a sognare
vuoi continuare
3
s'impara a poetare
se a sognare
vuoi continuare
eroil- Messaggi : 6554
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Re: La poesia: rime nuove rime antiche
Un esempio per quanto scritto qui sotto...
1
una coppietta
scrive sulla panchina
leggendo gli haiku
2
leggendo gli haiku
si scopre che
s'impara a poetare
1
una coppietta
scrive sulla panchina
leggendo gli haiku
2
leggendo gli haiku
si scopre che
s'impara a poetare
eroil- Messaggi : 6554
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Re: La poesia: rime nuove rime antiche
Ciao Em, vuoi giocare? Posto un Haiku...(piccole composizioni rigorosamente di tre righe)
1
una coppietta
scrive sulla panchina
leggendo gli haiku
...Tu devi ricopiare l'ultimo verso e costruire un nuovo Haiku, io di seguito
continuerò e se ci riusciamo, magari, qualcuno si unirà a noi più siamo meglio è.
1
una coppietta
scrive sulla panchina
leggendo gli haiku
...Tu devi ricopiare l'ultimo verso e costruire un nuovo Haiku, io di seguito
continuerò e se ci riusciamo, magari, qualcuno si unirà a noi più siamo meglio è.
eroil- Messaggi : 6554
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Re: La poesia: rime nuove rime antiche
Con lui venivano una determinazione feroce
dalla camera alla palestra
i cento metri percorsi in cinque minuti,
con una tensione di motore imballato
tutta la forza del suo corpo spastico
ribellata alla forza di gravità.
Sant’Agostino diceva che perfezione
è la carne che si fa spirito, lo spirito che si fa carne
ma non è vero: ogni mattina i puntali delle stampelle
scivolano metro a metro per guadagnarne cento
ogni mattina lo spirito è tagliato via da quel corpo,
dalle suole strascicanti e dalle nocche strette,
bianche sulle impugnature,
ogni mattina dal dorso di lottatore
si stacca un collo di tendini tesi e redini allentate
un urlo chiuso nella sua profondità,
perfetto nella sua separazione.
E io vi vedo una bellezza di cimieri abbattuti
e dentro la parola andare la parola compimento
e sono sicuro che lui sogna baci pieni di vento
mentre la volontà conquista le giornate a morsi,
schiaffo dopo schiaffo perché venga la sera
schiaffo dopo schiaffo, chiglia in piena bufera.
Ci vuole un’estate piena e un padre calmo,
un dio non assiso in mezzo agli sconfitti
ma cosí in tutta bellezza lo posso immaginare
come un bambino alle prime pedalate,
reggilo, eccolo, tienilo cosí – adesso tiene
uniti la terra e il cielo dell’estate
non sbanda piú, vince, è in equilibrio,
vola via.
Pierluigi Cappello
dalla camera alla palestra
i cento metri percorsi in cinque minuti,
con una tensione di motore imballato
tutta la forza del suo corpo spastico
ribellata alla forza di gravità.
Sant’Agostino diceva che perfezione
è la carne che si fa spirito, lo spirito che si fa carne
ma non è vero: ogni mattina i puntali delle stampelle
scivolano metro a metro per guadagnarne cento
ogni mattina lo spirito è tagliato via da quel corpo,
dalle suole strascicanti e dalle nocche strette,
bianche sulle impugnature,
ogni mattina dal dorso di lottatore
si stacca un collo di tendini tesi e redini allentate
un urlo chiuso nella sua profondità,
perfetto nella sua separazione.
E io vi vedo una bellezza di cimieri abbattuti
e dentro la parola andare la parola compimento
e sono sicuro che lui sogna baci pieni di vento
mentre la volontà conquista le giornate a morsi,
schiaffo dopo schiaffo perché venga la sera
schiaffo dopo schiaffo, chiglia in piena bufera.
Ci vuole un’estate piena e un padre calmo,
un dio non assiso in mezzo agli sconfitti
ma cosí in tutta bellezza lo posso immaginare
come un bambino alle prime pedalate,
reggilo, eccolo, tienilo cosí – adesso tiene
uniti la terra e il cielo dell’estate
non sbanda piú, vince, è in equilibrio,
vola via.
Pierluigi Cappello
spitfire- Messaggi : 2439
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Re: La poesia: rime nuove rime antiche
Il Passato
E' una curiosa creatura il passato
Ed a guardarlo in viso
Si può approdare all'estasi
O alla disperazione.
Se qualcuno l'incontra disarmato,
Presto, gli grido, fuggi!
Quelle sue munizioni arrugginite
Possono ancora uccidere!
Emily Dickinson
E' una curiosa creatura il passato
Ed a guardarlo in viso
Si può approdare all'estasi
O alla disperazione.
Se qualcuno l'incontra disarmato,
Presto, gli grido, fuggi!
Quelle sue munizioni arrugginite
Possono ancora uccidere!
Emily Dickinson
eroil- Messaggi : 6554
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Re: La poesia: rime nuove rime antiche
il tempo: quasi trent’anni fa
tra fine primavera e inizio estate
il luogo: un’osteria deserta
dietro corso Aurelio Saffi
vicino alla Scuola Ortofrenica.
Gerani rossi in vecchie scatole di conserva
tavolini di lamiera smaltata
e, dentro, ancora il rosso
– anche se piú spento –
delle tovaglie di cerata.
Il cibo e il vino non erano un granché:
le briciole dimenticate sul pavimento
invitavano i colombi ad entrare.
Si sentiva vicino il mare.
Allora – in quei primi incontri –
successe qualcosa che solo ora ricordo:
dalla pergola della rosa
scendeva un passaggio di luce
che, insieme a te,
immaginavo cosí dolce e domestica
da fare anche a meno di me
Enrico Testa
tra fine primavera e inizio estate
il luogo: un’osteria deserta
dietro corso Aurelio Saffi
vicino alla Scuola Ortofrenica.
Gerani rossi in vecchie scatole di conserva
tavolini di lamiera smaltata
e, dentro, ancora il rosso
– anche se piú spento –
delle tovaglie di cerata.
Il cibo e il vino non erano un granché:
le briciole dimenticate sul pavimento
invitavano i colombi ad entrare.
Si sentiva vicino il mare.
Allora – in quei primi incontri –
successe qualcosa che solo ora ricordo:
dalla pergola della rosa
scendeva un passaggio di luce
che, insieme a te,
immaginavo cosí dolce e domestica
da fare anche a meno di me
Enrico Testa
spitfire- Messaggi : 2439
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Re: La poesia: rime nuove rime antiche
L'eternità
È stata ritrovata!
- Cosa? - l'Eternità.
È il mare unito
Al sole.
Arthur Rimbaud
È stata ritrovata!
- Cosa? - l'Eternità.
È il mare unito
Al sole.
Arthur Rimbaud
eroil- Messaggi : 6554
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Re: La poesia: rime nuove rime antiche
Guardalo, quel grand’arco delle gru!
Le nuvole che navigano erano
già insieme a loro quando via volarono
da una vita verso un’altra vita.
A eguale altezza e con eguale moto
paiono queste a quelle appena prossime.
Sí che la gru e la nube condividono
il bel cielo che in breve ora trasvolano,
sí che alcuno dei due piú non s’indugia
né altro se non l’ondulazione vede
dell’altro dentro il vento, cui consentono
essi che ora nel volo uniti posano;
cosí portare li può al nulla il vento
solo che non si sciolgano e in sé restino,
nulla li può turbare sino allora
e sino allora volan via da dove
piogge minaccino o schianti di spari.
Cosí per lune e soli, poco dissimili spere,
volano via, l’uno all’altro devoti.
E dove? – In nessun luogo – E via da chi? – Da tutti.
Da quando, voi chiedete, sono insieme?
Da poco – E si separeranno? – Presto.
Ché sembra amore agli amanti una sosta.
Bertolt Brecht 1959
∗∗∗
Le nuvole che navigano erano
già insieme a loro quando via volarono
da una vita verso un’altra vita.
A eguale altezza e con eguale moto
paiono queste a quelle appena prossime.
Sí che la gru e la nube condividono
il bel cielo che in breve ora trasvolano,
sí che alcuno dei due piú non s’indugia
né altro se non l’ondulazione vede
dell’altro dentro il vento, cui consentono
essi che ora nel volo uniti posano;
cosí portare li può al nulla il vento
solo che non si sciolgano e in sé restino,
nulla li può turbare sino allora
e sino allora volan via da dove
piogge minaccino o schianti di spari.
Cosí per lune e soli, poco dissimili spere,
volano via, l’uno all’altro devoti.
E dove? – In nessun luogo – E via da chi? – Da tutti.
Da quando, voi chiedete, sono insieme?
Da poco – E si separeranno? – Presto.
Ché sembra amore agli amanti una sosta.
Bertolt Brecht 1959
∗∗∗
spitfire- Messaggi : 2439
Data d'iscrizione : 24.09.17
Località : sul ramo di una betulla
Re: La poesia: rime nuove rime antiche
A Don Chisciotte
Don Chisciotte, vecchio paladino, gran vagabondo
invano la folla assurda e vile ride di te
la tua morte fu un martirio e la tua vita un poema
e i mulini a vento avevano torto, mio re!
Va', non fermarti, va', protetto dalla tua fede
sul tuo destriero fantastico che io amo
va', spigolatore sublime! - gli oblii della legge
sono più numerosi, più grandi, di un tempo.
Hurrah! noi ti seguiamo, noi, i poeti santi
dai capelli cinti di follia e di verbena.
Guidaci all'assalto delle grandi fantasie
e presto, nonostante i tradimenti
sventolerà l'alato stendardo delle poesie
sul cranio canuto dell'inetta ragione!
Paul Verlaine
Marzo 1861.
Don Chisciotte, vecchio paladino, gran vagabondo
invano la folla assurda e vile ride di te
la tua morte fu un martirio e la tua vita un poema
e i mulini a vento avevano torto, mio re!
Va', non fermarti, va', protetto dalla tua fede
sul tuo destriero fantastico che io amo
va', spigolatore sublime! - gli oblii della legge
sono più numerosi, più grandi, di un tempo.
Hurrah! noi ti seguiamo, noi, i poeti santi
dai capelli cinti di follia e di verbena.
Guidaci all'assalto delle grandi fantasie
e presto, nonostante i tradimenti
sventolerà l'alato stendardo delle poesie
sul cranio canuto dell'inetta ragione!
Paul Verlaine
Marzo 1861.
eroil- Messaggi : 6554
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Re: La poesia: rime nuove rime antiche
Il mio argenteo guardare stilla nel vuoto,
Mai presagii che la vita fosse cava.
Sul mio raggio più leggero
Scivolo come su trame d’aria
Il tempo in cerchio, a palla,
Instancabile la danza mai danzò.
Freddo serpente scatta il fiato dei venti,
Colonne di pallidi anelli salgono
E crollano di nuovo.
Che cos’è la silenziosa voglia d’aria,
Questa oscillazione sotto di me,
Quando io mi giro sopra i fianchi del tempo.
Un lieve colorare è il mio movimento
Ma mai baciò il fresco albeggiare,
Mai l’esultante fiorire di un mattino me.
Si avvicina il settimo giorno –
E la fine non è ancora creata.
Gocce su gocce finiscono
E si sfregano di nuovo,
Nelle profondità barcollano le acque
E si accalcano là e cadono a terra.
Selvagge, scintillanti ebbre-braccia
Schiumano e si perdono
E come tutto si accalca e si stringe
Nell’ultimo movimento.
Più breve respira il tempo
Nel grembo dei Senzatempo.
Arie vuote strisciano
E non raggiungono la fine,
E un punto diventa la mia danza
Nella cecità.
Else Lasker -Schuler
Mai presagii che la vita fosse cava.
Sul mio raggio più leggero
Scivolo come su trame d’aria
Il tempo in cerchio, a palla,
Instancabile la danza mai danzò.
Freddo serpente scatta il fiato dei venti,
Colonne di pallidi anelli salgono
E crollano di nuovo.
Che cos’è la silenziosa voglia d’aria,
Questa oscillazione sotto di me,
Quando io mi giro sopra i fianchi del tempo.
Un lieve colorare è il mio movimento
Ma mai baciò il fresco albeggiare,
Mai l’esultante fiorire di un mattino me.
Si avvicina il settimo giorno –
E la fine non è ancora creata.
Gocce su gocce finiscono
E si sfregano di nuovo,
Nelle profondità barcollano le acque
E si accalcano là e cadono a terra.
Selvagge, scintillanti ebbre-braccia
Schiumano e si perdono
E come tutto si accalca e si stringe
Nell’ultimo movimento.
Più breve respira il tempo
Nel grembo dei Senzatempo.
Arie vuote strisciano
E non raggiungono la fine,
E un punto diventa la mia danza
Nella cecità.
Else Lasker -Schuler
spitfire- Messaggi : 2439
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