Pianeti e loro satelliti
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Re: Pianeti e loro satelliti
Si che conosco; il commento è una provocazione per coloro che vedono città su ogni
pianeta, lune comprese, del sistema solare...
pianeta, lune comprese, del sistema solare...

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Re: Pianeti e loro satelliti
"...Toh! Anche in Italia si fanno cose...spaziali.
"
Perché ti sorprendi??? Non conosci l' ASI (Agenzia Spaziale Italiana)???


Perché ti sorprendi??? Non conosci l' ASI (Agenzia Spaziale Italiana)???

Re: Pianeti e loro satelliti

La posizione della nuova fonte di calore sulla luna di Giove Io
Credit: Nasa/Jpl-Caltech/Swri/Asi/Inaf/Jiram
LA SONDA Juno ha scoperto un nuovo vulcano su Io, una delle lune del pianeta Giove.
La scoperta, ancora in corso di pubblicazione, è stata fatta dai ricercatori dell'Istituto
Nazionale di Astrofisica (Inaf), grazie a uno dei due strumenti a bordo della sonda Juno
denominato Jiram (Jovian infrared auroral mapper), finanziato dall'Asi, Agenzia Spaziale
Italiana e realizzato da Leonardo-Finmeccanica.
Toh! Anche in Italia si fanno cose...spaziali.


IO, LUNA IRREQUIETA
Secondo gli esperti su Io sono presenti oltre 400 vulcani attivi, 150 dei quali già osservati
dalle missioni della Nasa che hanno studiato il sistema di Giove (Voyager 1 e 2, Galileo
Cassini e New Horizons) insieme alle osservazioni a terra.
Almeno 250 sono quindi quelli ancora in attesa di essere scoperti e hanno localizzato oltre
150 vulcani attivi su Io, ma gli scienziati stimano che altri 250 sono in attesa di essere scoperti.
L'intensa attività vulcanica del satellite è legata, spiega Mura, alla fortissima attrazione
gravitazionale esercitata da Giove, insieme alle lune Europa e Ganimede.
http://www.repubblica.it/scienze/2018/07/16/news/scoperto_un_nuovo_vulcano_su_una_delle_lune_di_giove-201940807/?ref=RHPPRB-BS-I0-C4-P1-S1.4-T1
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Re: Pianeti e loro satelliti

Rappresentazione artistica di un impatto fra due corpi celesti, simile a quello che ha mandato
in fratumi i piccoli pianeti dai quali sono nati gli asteroidi (fonte: Don Davis)

Gli asteoridi fra Marte e Giove sono briciole di pianeti
andati in frantumi alle origini del sistema solare
La maggior parte dei 200.000 asteroidi che si trovano fra Marte e Giove, nella cosiddetta
fascia principale, sono i frammenti di cinque o sei antichissimi pianeti, andati in frantumi
quando il Sistema Solare si stava ancora formando. La scoperta, pubblicata sulla rivista
Nature Astronomy dai ricercatori dell'università della Florida, è importante per capire
la storia e i materiali che hanno formato gli asteroidi, e può aiutare anche a proteggere
la Terra dai meteoriti.
http://www.ansa.it/canale_scienza_tecnica/notizie/spazio_astronomia/2018/07/03/gli-asteroidi-fra-marte-e-giove-sono-briciole-di-pianeti_75e0c7b3-0ece-418a-aa8b-21f48f1bc297.html
Certe notizie mi sembrano ovvie...forse

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Re: Pianeti e loro satelliti
Una straordinaria visione della regione sud-polare di Giove, ripresa dalla sonda Juno il 16 Dicembre 2017, a circa 104.446 chilometri dal manto nuvoloso del gigante gassoso.
Immagine NASA

Re: Pianeti e loro satelliti
Le nuvole di Marte

Il 17 luglio scorso, di prima mattina, il rover della Nasa “Curiosity”, guardato in alto, allo zenit, e in direzione dell’orizzonte sud, ha ripreso per quattro minuti, con uno scatto ogni 30 secondi, il transito di sottili sistemi nuvolosi nel cielo di Marte. I tecnici del JPL della Nasa hanno poi compresso i fotogrammi in due video di pochi secondi ciascuno. Particolarmente spettacolare è assistere alla corsa delle nubi sopra le colline che delimitano l’orizzonte meridionale marziano. In parte le nuvole filmate da “Curiosity” assomigliano ai nostri cirri d’alta quota.

Re: Pianeti e loro satelliti
La nostra Terra (sferica, o se si vuole leggermente ellittica) stasera eclisserà parzialmente la Luna...
Terra piatta???
Per i "terrapiattisti" più convinti, tipo un certo amico mio che mai avrei creduto fosse uno di costoro...
Ritrovata fra i miei file, targati 2011, questa bella sorprendente fotografia ripresa dalla ISS, con la quale sfido chiunque a sostenere la nostra Terra sia piatta...




Ritrovata fra i miei file, targati 2011, questa bella sorprendente fotografia ripresa dalla ISS, con la quale sfido chiunque a sostenere la nostra Terra sia piatta...

Re: Pianeti e loro satelliti

Immagine di Giove scattata dalla sonda Juno il 19 maggio u.s. al settimo passaggio del pianeta, a 46.900 km sopra le cime delle nubi.
Re: Pianeti e loro satelliti
"Vorrei portare l’uomo su Marte che ci si riesca durante il mio primo mandato, alla peggio al mio secondo"…
Questo sembra abbia detto Donald Trump nella telefonata pubblica con Peggy Whitson, l'astronauta donna che ha di recente battuto il record di permanenza nello spazio.
Non è chiaro se il Presidente fosse sarcastico o serio, quello che è chiaro è che Trump è sicuramente un politico che vuole lasciare il segno.

Questo sembra abbia detto Donald Trump nella telefonata pubblica con Peggy Whitson, l'astronauta donna che ha di recente battuto il record di permanenza nello spazio.
Non è chiaro se il Presidente fosse sarcastico o serio, quello che è chiaro è che Trump è sicuramente un politico che vuole lasciare il segno.

Asteroidi con gli anelli
Sembra che anche il Signore degli anelli, insieme a Giove, Urano e Nettuno... non siano i soli a fregiarsi della corte di anelli ruotanti loro attorno...
Scoperto un asteroide che possiede una sua compagjne vorticante... Si chiama Cariclo e ora andiamolo a scoprire...
Asteroidi e pianetini che sfiorano la Terra...
Dopo la notizia dell'asteroide 2014 JO25 che il 19 aprile ha avuto un incontro "quasi-ravvicinato" con la Terra, tranquillamente transitato a 1,8 milioni di chilometri da noi, trovo un recente articolo scritto in giornale scientifico che fa il punto sul rischio impatto asteroidi.
La stima che ne fa rileva che il nostro pianeta è colpito da un oggetto con diametro di circa 60 metri una volta ogni 1.500 anni, mentre un asteroide con un diametro di 400 metri potrebbe colpirci ogni centomila anni.
Per quanto riguarda gli oggetti conosciuti il passaggio ravvicinato di un asteroide di grandi dimensioni avverrà tra dieci anni: è il pianetino di circa 700 metri di diametro 1999AN10, atteso per l'agosto 2027.

La stima che ne fa rileva che il nostro pianeta è colpito da un oggetto con diametro di circa 60 metri una volta ogni 1.500 anni, mentre un asteroide con un diametro di 400 metri potrebbe colpirci ogni centomila anni.
Per quanto riguarda gli oggetti conosciuti il passaggio ravvicinato di un asteroide di grandi dimensioni avverrà tra dieci anni: è il pianetino di circa 700 metri di diametro 1999AN10, atteso per l'agosto 2027.

Giove mai tanto vicino a noi...
Il 3 aprile 2017, Giove, il più grande pianeta del nostro sistema solare, ha offerto una vista spettacolare, transitando alla distanza di 668 milioni di chilometri dalla Terra.
Con le sue tempeste e centinaia di vortici piccoli, immense e potenti, l'atmosfera di Giove è suddivisa in distinte bande colorate parallele all'equatore. Le bande sono separate da venti che possono raggiungere velocità fino a 400 miglia (644 chilometri) l’ora.
Il più notevole particolare di Giove è la Grande Macchia Rossa, causata da un anticiclone imperversato per almeno 150 anni. Attualmente, pare si stia lentamente restringendo, una tendenza osservata sin dalla fine del 1800. La ragione di questo fenomeno è ancora sconosciuta.

Getti di plasma nell'alta atmosfera terrestre
I tre satelliti “Swarm” lanciati nel 2013 per lo studio del campo magnetico della Terra hanno scoperto che nella parte più alta e rarefatta dell’atmosfera del nostro pianeta, al di sopra dei poli, esistono correnti di plasma in moto a velocità supersoniche, alla temperatura di circa diecimila gradi. L’annuncio sui risultati di “Swarm” proviene dal meeting appena concluso in Canada, lavoro dovuto a un team di ricercatori dell’Università di Calgary. L’alta temperatura del plasma e la sua alta velocità, superiore alla velocità di fuga della Terra, favoriscono la perdita di gas dell’atmosfera terrestre.
La teoria elaborata per spiegare questo insospettato fenomeno interpreta i “jet” di plasma dell’alta atmosfera terrestre come correnti elettriche alimentate dal vento solare e pilotate nella ionosfera dal campo magnetico terrestre. Questo fenomeno era già stato ipotizzato più di cento anni fa dal fisico norvegese Kristian Birkeland, ma solo adesso però la loro esistenza è stata confermata da osservazioni dirette e da misure compiute nello spazio. Gli strumenti a bordo dei satelliti “Swarm” sono i primi a consentire la visualizzazione dei jet di plasma supersonici.

Una Super-Luna sopra di noi...
Da poco la Luna è diventata piena, (alle 14.52) ma sarà ancora sotto l'orizzonte e invisibile. Si alzerà alle 17.18 circa, quando il cielo sarà già abbastanza scuro e quindi possibile osservarla.
Buona visione, permessa dove il cielo sereno.
Secondo le previsioni, il Sud, le Isole maggiori e buona parte del Centro Italia non riusciranno a vedere lo spettacolo, causa cielo coperto e piogge. Infatti, favorito invece sarà il Nord, con un miglioramento del tempo durante il pomeriggio e sera.

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I geyser su Europa
Ecco il panorama che si potrebbe vedere su Europa (naturalmente a debita distanza dai geyser...).
Fonte: Goddard/Katrina

I colori di Mercurio
L’immagine di Mercurio ripresa a falsi colori permette l’identificazione delle rocce con diverse composizioni e con differenti storie geologiche. Il materiale espulso in epoche recenti attorno ai crateri più giovani è reso visibile in bianco o azzurro chiaro, in celeste scuro fino al blu sono invece le zone ricche di minerali dall’aspetto scuro e opaco. Le aree marrone sono vaste pianure formate dalle colate di lava, mentre quelle arancione sulla superficie sono state, probabilmente, causate da esplosive eruzioni vulcaniche.
La grande macchia al centro verso l’alto del disco, il gigantesco bacino Caloris, con i suoi 1550 km di diametro è la più grande struttura da impatto presente sul pianeta, una delle maggiori di tutto il Sistema Solare.
Immagine ottenuta componendo decine di migliaia di immagini riprese dalla sonda della NASA MESSENGER.

Cartolina da Marte
Questa è una “scultura” fatta dal vento lavorando su una roccia sabbiosa di Marte. L’immagine è stata ripresa l’8 settembre 2016 da “Curiosity”, nel suo 1.454° giorno marziano (chiamato Sol, il giorno marziano dura circa 24 ore e 40 minuti).
“Curiosity” si sta dimostrando di un’incredibile longevità, progettato per una missione di 23 mesi (un anno marziano), il rover è in attività ormai da più di quattro anni terrestri e grazie alla sua batteria al plutonio, si spera possa continuare la sua esplorazione per molti anni ancora.
Sceso nei pressi del cratere Gale, si è mosso verso il Monte Sharp, del quale ha ora raggiunto le prime pendici, e, come si nota dall’immagine, siano abbastanza scoscese. Di recente ha esplorato un sistema di piccole dune che sono state battezzate in onore di Bruce Murray, illustre geologo planetario del Caltech. La “scultura” ora fotografata, di cui si vedono i minimi particolari, è fatta di sabbia proveniente dalle dune e accumulata dal vento.

Re: Pianeti e loro satelliti
… ordunque , non metto di conto di entrar in dettaglio , quanto invece di guardar la cosa in generale :Tutto spiegato da Vale Out come nata l'idea vi sia, là fuori, un pianeta X, denominato Nibiru...
Re: All'ingresso del castello nella stanza dei cassetti
Annali Oggi a 7:09 pm
Certo ancora da dimostrarne la reale esistenza... forse solo ai posteri sarà possibile avvalorarla???
Al momento seguiamo il racconto, scaturito da sua fantasia, del fantomatico Pianeta X...
Pianeta x
Vale Out Ieri a 11:02 pm
La ricerca iniziò quando venne accertato che le orbite di Urano e Nettuno erano disturbate da un corpo celeste che non poteva essere Plutone.
Nel momento in cui il sistema solare prese forma gli elementi leggeri vennero spinti all’esterno dalla radiazione del sole, di conseguenza i primi quattro pianeti sono piccoli, solidi, ricchi di elementi pesanti. Al contrario i pianeti più lontani sono molto più grandi, gassosi e quindi formati da elementi leggeri. Quando nel 1930 venne individuato Plutone, in base alle anomalie di Urano, si pensò che il nuovo pianeta fosse grande e gassoso in modo da influenzare l’orbita di Urano. Plutone è però meno luminoso del previsto, la sua rotazione di sei giorni è tipica dei piccoli pianeti; possiede un orbita più estesa ed ellittica fuori di 17 gradi e quando raggiunge il perielio attraversa l’orbita di Nettuno e non può causare anomalie nelle orbite degli altri due pianeti a lui vicini.
Per questo è iniziata la caccia al decimo pianeta (Pianeta X), sicuramente un gigante gassoso con una massa capace di causare le anomalie accertate.
Tale pianeta è stato segnalato due volte, la prima nel 1972 dall’astronomo Brady che ne calcolò addirittura l’orbita con un afelio di 150 milioni di chilometri dal sole, un orbita di 464 anni, un’eccessiva inclinazione e una massa tripla rispetto a Saturno. Ma un tale pianeta non poteva essere sfuggito alle frequenti osservazioni e quindi non esisteva, perché la sua massa avrebbe influenzato tutto il sistema e non solo due pianeti. La seconda rilevazione, più recente e affidabile, proviene dal satellite astronomico IRAS che avrebbe segnalato un oggetto nel profondo spazio; secondo la NASA il corpo avrebbe una massa tale da poter causare irregolarità nelle orbite di Urano e Nettuno.
Accertare la sua esistenza non permetterebbe solo di potere rispondere ad alcuni quesiti, come spiegare la concentrazione della terraferma in un solo lato del nostro pianeta o il ricorrente ciclo di cataclismi e misteriose estinzioni di massa, ma chiarirebbe alcuni simbolismi religiosi; il segno della Croce emblema del Pianeta dell’Attraversamento, che si pose sul crocevia dei cieli; il sette come uno dei numeri sacri; la terra difatti è il settimo pianeta iniziando a contare dal pianeta X. Sarebbero ampiamente chiariti gli eventi storici del bacino del Mediterraneo e dell’America del centro sud. Dalla fondazione di Gerico nell’8000 a.C., alla Grande Piramide e alle altre costruzioni megalitiche nel mondo, all’interesse delle varie culture per i calendari e l’astronomia, alla comparsa e improvvisa scomparsa di alcune civiltà come gli Olmechi, i Sumeri, gli Assiri e del popolo che costruì Tiahuanaco; alle linee di Nazca, alle sfere del Costarica, fino agli eventi catastrofici che si sono abbattuti nel Sinai, a Mohenjo Daro e a Creta.
Per assurdo ci indicherebbe dove si trova l’inferno, l’ebraico Sheol del Vecchio Testamento che si riferisce al mondo dei defunti, l’Ade greco, il mondo inferiore, quello di sotto. Shehol, o She’hol, la fossa, la tomba comune, il luogo oscuro, quello dei defunti. La Dea Ereshkigal era chiamata anche "signora del luogo di sotto", ed era la padrona delle miniere dell’Africa sfruttate dagli Anunnaki discesi da Nibiru. Al suo regno si giungeva a mezzo di un traghetto; troppe coincidenze per negare che l’idea dell’Ade sia stata originata da tutto ciò. Il lavoro in miniera era massacrante; lontano dalla luce del sole, dalla vista del cielo indicato come luogo degli Dei; era un inferno.
Una teoria è supportata da dimostrazioni e un minimo di prove ; a tutt'oggi non si ha notizia di nessun decimo pianeta e chi lo fa lo ammanta del solito mistero o trovando coincidenze che lasciano il tempo che trovano , come ad esempio la fine del mondo nel 2012 , ma visto che siamo ancora qua , stupisce come si dia ancora credito a questo modo bizzarro di pensare … Idem questa convergenza o presunta attinenza tra il mitico pianeta Nibiru e il pianeta x …
Ma voglio dire , si fa già fatica a stabilire dei fatti accaduti “ieri” e si pretende senza un minimo di prova inconfutabile di dare credito a fatti persi in miliardi d'anni ?...
Se poi mischiamo il sacro col profano , allora adieu , non se ne esce piùùù ...
ps.,
150 milioni di km circa , non è mica la distanza terra sole ?
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L'acqua della Terra
Questa significativa immagine mostra la quantità d’acqua di tutta la Terra se fosse riunita in una palla. Sappiamo che l’acqua ricopre il 70% della superficie terrestre, pur tuttavia, essendo gli oceani poco profondi, la palla contenente tutta l’acqua avrebbe un raggio di soli 700 km.

Venere: un Paradiso?
I telescopi ottici ci hanno sempre mostrato il pianeta Venere come la summa dell’inferno: coperta da spesse nubi, atmosfera irrespirabile di anidride carbonica e acido solforico, il tutto completamente impenetrabile,la superficie costellata di crateri e vulcani, davvero poco invitante…
Alcuni ricercatori statunitensi e canadesi si sono posti una domanda: “Si potesse riavvolgere il nastro degli eventi e tornare all’istante prima che accadesse? Se le condizioni iniziali del Sistema solare fossero state anche impercettibilmente diverse?”
La risposta pubblicata su Astrobiology: “Venere avrebbe potuto essere un mondo ospitale, pieno di vita, lussureggiante!”
Questo quanto cercato d’intravvedere attraverso alterazioni studiabili con l’osservazione di altri sistemi planetari, in particolare quelli in fase di formazione.
Occhi su Saturno
È possibile da tutto il mese osservare e ammirare il pianeta più caratteristico del Sistema Solare ricordando la figura di un grande astronomo italiano: Gian Domenico Cassini, studioso di saturno al quale dedicata la sonda spaziale che tutt’ ora sta viaggiando intorno al pianeta del re degli anelli.
Gian Domenico Cassini (Perinaldo 1625 – Parigi 1712).

Giove e le sue lune
Quando Galileo rivolse il cannocchiale verso Giove vide quattro piccole stelle che lo accompagnavano, allineate lungo l'eclittica e che oscillavano a destra e a sinistra seguendolo nel suo moto attraverso il cielo. Diversi altri osservatori, tra cui Keplero, confermarono la scoperta e ne dedussero, come aveva fatto Galileo, che i nuovi astri giravano attorno a Giove così come la Luna attorno alla Terra ed i pianeti attorno al Sole. Galileo dedicò i nuovi astri alla famiglia dei Medici chiamandoli astri medicei. Furono poi battezzati con i nomi di Io, Europa, Ganimede e Callisto. Verso il 1665 Cassini studiò con accuratezza i loro movimenti e predisse i tempi delle loro eclissi.

Quanto è grande la luna di Giove,Io?
Io, il satellite di Giove,3.600 km. di diametro, ripreso dalla sonda Cassini mentre offre una splendida dimostrazione della dimensione relativa del pianeta dominante. (Giove sullo sfondo)

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