notizie "astronomiche"
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Re: notizie "astronomiche"
ExoMars
La seconda spedizione europea dell’ESA procede verso la sua realizzazione, in cooperazione con l’agenzia spaziale russa.
Il Trace Gas Orbiter e un modulo dimostrativo di entrata, discesa e atterraggio, dal nome “Schiaparelli”, saranno lanciati nel gennaio 2014, arrivando su marte nove mesi dopo.
Jorge Vago, scienziato del progetto ExoMars – ESA, ha fatto questa dichiarazione:” Oggi la superficie di Marte è un ambiente ostile agli organismi viventi, ma potrebbero esserci state forme primitive di vita quando il clima era più caldo e umido, fra i 3,5 e 4 miliardi di anni fa. Il nostro sito di atterraggio sarà diretto in una zona con rocce antiche, dove l’acqua liquida sarebbe stata abbondante”.
Tra i siti scelti l’area intorno alla Mawrth Vallis e la vicina Oxia Planum, contengono una delle più grandi esposizioni di rocce più vecchie di 3,8 miliardi di anni e ricche d’argilla, dove si crede l’acqua abbia svolto un ruolo importante
Re: notizie "astronomiche"
Il lancio della prima Orion, al via sulla piattaforma di lancio del "Kennedy Space Center"
in Florida.
Three... Two... One... Go!
Re: notizie "astronomiche"
Il primo volo della Orion
Il nuovo veicolo che la NASA ha progettato per le future imprese di esplorazione spaziale.
Il primo lancio, senza equipaggio a bordo, spinta fino a 5800 km dalla Terra, per collaudare i principali sistemi del veicolo spaziale, orbitando due attorno al pianeta.
La Orion è stata costruita per inviare astronauti, in sicurezza, più lontano di quanto finora, compresi un asteroide e Marte
Re: notizie "astronomiche"
GAIA scatta la sua prima foto
GAIA, acronimo di “ Global Astrometric Interferometer for Astrophysics”, missione spaziale dell’Agenzia Spaziale Europea, è uno dei progetti più importanti per l’astronomia internazionale. L’intento è di conseguire una mappa della galassia in 3D facendo un preciso censimento di più di un miliardo di singoli oggetti.
Il lancio è avvenuto il 19 dicembre 2013 dalla base europea di Kourou, nella Guiana Francese.
Il satellite orbiterà nella regione del sistema solare con le maggiori possibilità di stabilità gravitazionale e determinerà, oltre le distanze e i moti propri degli oggetti brillanti in cielo, i parametri astrofici di stelle: luminosità, temperatura, gravità superficiale e composizione chimica. Delle galassie definirà il tasso di formazione stellare, la composizione, l’evoluzione, e con estrema precisione nella sua ricognizione, sarà in grado di rilevare quasar, pianeti rocciosi e censire un milione di asteroidi intorno al nostro Sole.
Gaia scansionerà continuamente tutto il cielo, sfruttando i moti di rotazione e di precessione del satellite, osservando ogni zona circa settanta volte durante la sua vita operativa. La sua strumentazione scientifica consiste in due telescopi con piani di vista diversi e piano focale in comune, una serie di specchi e oltre cento CCD, corrispondenti a quasi un miliardo di pixel. Con Gaia si realizzerà un grande esperimento di relatività generale, ossia una visione relativistica a tutto tondo nel cielo.
Re: notizie "astronomiche"
La stella che vide nascere il Big Bang
La stella HD 140283 è la stella più antica che si conosca. La sua elevata velocità di movimento rispetto al Sistema solare, pari a un milione e trecentomila chilometri l’ora, ci indica che è solo di passaggio tra le stelle della Via Lattea, provenendo dall’alone di astri che circonda la Galassia, composto da oggetti celesti antichissimi, dove sta tornando.Re: notizie "astronomiche"
Milki Way in Laniakea
La nostra Galassia Via Lattea si trova in un super-ammasso di centomila galassie con un diametro di cinquecento milioni di anni luce, con una massa complessiva di cento milioni di miliardi di masse solari.
Il super-ammasso, conosciuto genericamente come super-ammasso Locale, ora vanta il poetico nome di Laniakea:“Immenso Paradiso” in lingua hawaiana.
I ricercatori dell’Istituto di astronomia delle Isole Hawaii hanno tracciata la mappa delle velocità delle galassie del nostro angolo di universo, definendo la regione di spazio sulla quale ammassi e super-ammassi influiscono gravitazionalmente.
Lo studio ha chiarito il ruolo del Grande Attrattore, un’anomalia gravitazionale al centro di Laniakea, che con la sua enorme massa attrae le galassie di una regione grande centinaia di milioni di anni luce, compresa la nostra Via Lattea, posta ai margini del super-ammasso, e milioni di altre galassie.
Re: notizie "astronomiche"
Sì, è solo animazione! Ma non riempie di meraviglia pensare che oggetti creati dall'uomo, quello stesso che non avrebbe dovuto assaggiare il frutto, siano lassù, e che per mezzo dei loro occhi possiamo vedere e spaziare nell'immensità del cielo?
Re: notizie "astronomiche"
Quale cibo per i futuri pionieri in quel di Marte?
Il sogno di portare l’uomo su Marte pare si avvicini sempre più.
Ora però, da valutare bene le tantissime difficoltà, prima fra tutte, l’alimentazione. Uno studio realizzato dal MIT, al quale fanno parte studenti di un gruppo di ricerca specializzato in programmi spaziali multi-miliardari, ha stimato quanto riuscirebbe a vivere un uomo su Marte: povero lui! Solamente, a quanto emerso, 68 giorni!
Gli studenti hanno condotto la ricerca sfatando il piano di "Mars One", la missione che dovrebbe portare i primi astronauti sul pianeta rosso entro il 2025.
Utilizzando la tecnologia esistente, senza apportare miglioramenti, morirebbero di fame essendo il viaggio programmata per il viaggio di sola andata.
Secondo "Mars One", i futuri coloni dovranno produrre da soli ciò che occorre per il sostentamento, non potendo portare da terra sufficienti provviste. Le piante però producono ossigeno, e la sua eccessiva presenza in un ambiente chiuso potrebbe alimentare incendi. L'agricoltura richiederebbe allora macchine che rilasciano all'esterno della colonia l'ossigeno senza perdere azoto, fondamentale per mantenere costante la pressione dell'aria. Però la tecnologia necessaria per tenere sotto controllo l'ossigeno non è mai stata testata oltre il nostro pianeta.
Il team di Mars One ha replicato che gli studenti hanno utilizzato dati inesatti e incompleti per il loro studio. Si tratta comunque di un'impresa tutt'altro che semplice, che richiederà sforzi finora sconosciuti.
Re: notizie "astronomiche"
Siding Spring animazione.
Arrivata la sopracitata cometa, a sfiorare Marte senza creare danni a sonde al nostro prossimo pianeta d'elezione...
Re: notizie "astronomiche"
Oppure c'invaderanno (gli alieni) per liberarcene (di lui) una volta per tutte?
Re: notizie "astronomiche"
Beh speriamo che mr 80€ non gli mandi il suo faccione , altrimenti ce li giochiamo ,,,
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Re: notizie "astronomiche"
Dalla sonda New Horizons un selfie globale dalla Terra
Un messaggio dalla Terra agli alieni, si trova a bordo della sonda New Horizons ancora in viaggio verso Plutone, contenuto nel famoso Disco d’Oro, messaggio originato da alcuni tra artisti e scienziati.
L’iniziativa ora proposta alla NASA, è una specie di “selfie planetario”, nel quale chiunque dalla Terra possa inviare messaggi agli alieni, per far loro sapere della esistenza di noi terricoli irriducibili… Questo possibile con l’iniziativa “One Earth Messagge”.
La NASA a quanto pare, sembra essersi convinta ad accettare dopo la petizione lanciata a favore della proposta, raccolta con approvazione a livello globale da tanti paesi rappresentati, decidendo di riservare 100 MB per il contenuto dei messaggi sulla sonda, dopo che il veicolo spaziale avrà finito di scandagliare Plutone da ogni angolazione.
Sarà, quindi, il caso di aspettare fino a 2016 il lancio del “Terra Selfie”, quando New Horizons avrà scaricato tutti i dati raccolti sul pianeta e lasciato sufficiente spazio nella memoria.
Restiamo in attesa... e intanto meditiamo su quale messaggio di noi, abitanti di una piccola sfera blu,nell'immenso spazio fluttuante, galleggiante, stazionante (!?) sia bene o giusto inviare!
Re: notizie "astronomiche"
Qualche ora fa in diretta. La cometa Siding Spring punta su Marte
Posso postare solo la foto, niente accesso per il video
Re: notizie "astronomiche"
Marte e la cometa Siding Spring
Manca appena un giorno al passaggio della cometa alla distanza di appena 132 mila chilometri da Marte, un terzo dello spazio che separa la Terra dalla Luna.
Durante il transito ravvicinato le particelle che la cometa rilascia, stimate 100 mila il secondo, potrebbero investire le strutture sul suolo e quelle orbitanti intorno al pianeta.
Tali particelle cometarie, anche se di piccolissime dimensioni, stimate per lo più del diametro di pochi millimetri, considerata la velocità dell’eventuale impatto (56 km/s), potrebbero creare gravi danni al loro rilascio.
La fase più pericolosa parrebbe quando il pianeta si troverà immerso nella chioma della cometa, il cui diametro è attualmente di 20 mila km.
Le sonde attive intorno a Marte avranno il difficile compito di tenersi in più possibile in sicurezza, contemporaneamente raccogliere la maggior quantità di dati sulla cometa.
Re: notizie "astronomiche"
Lo scorso settembre, esattamente il giorno 7, l’asteroide “2014RC”, passando sopra il cielo della Nuova Zelanda, ha sfiorato la Terra alla minima distanza di 40.000 chilometri. Ovviamente con nessun pericolo avvertito. Aggiungere "fortunatamente?"
L’asteroide, con i suoi 20 metri di diametro, paragonabile a un piccolo sasso cosmico, è stato scoperto dai telescopi posti in Arizona e nelle Hawaii.
Anche se nel video si parla dell'evento come non ancora avvenuto, alcune immagini e notizie sono in egual modo interessanti da scoprire.
Re: notizie "astronomiche"
Tempo di visite per Marte
Due sonde in arrivo, una, l'indiana “Mars Orbiter Mission” (MOM), lanciata il 5 novembre 2013 dal centro spaziale indiano, che studierà la composizione minerale della superficie del pianeta rosso e soprattutto la ricerca di metano nell’atmosfera.
La sonda MAVEN,(Mars Atmosphere and Volatile Evolution) partita il 19 novembre lanciata dal complesso 41 dell’Air Force Station di Cape Canaveral, in Florida, si occuperà di misurare gli strati esterni dell’atmosfera marziana per studiarne l’evoluzione attuale e il grado di dispersione nello spazio.
MOM e MAVEN, quindi, si uniscono agli attuali 3 orbiter della NASA e dell’ESA (Mars Odyssey, Mars Express e Mars Reconnaissance Orbiter) e alla coppia di rover di superficie – Curiosity e Opportunity.
Re: notizie "astronomiche"
ONDE GRAVITAZIONALI PRIMORDIALI E INFLAZIONE COSMICA
(complesso di radiotelescopi nella base antartica AMUNDSEN-SCOTT)
Il team della Harvard University il 17 marzo scorso ha dato annuncio d’avere rilevato, impresse nel segnale di polarizzazione del fondo cosmico a microonde, le impronte delle onde gravitazionali primordiali.
Le impronte rilevate dal telescopio antartico BICEP-2 sono le tracce del primissimo evento nella storia del nostro universo avvenuto dopo il big bang, la prova che l’inflazione cosmica c’è stata.
Il segnale pare viaggi da quasi quattordici miliardi di anni, precisamente 380 mila anni dopo il big bang, il primo istante in cui nuclei e elettroni unendosi tra loro hanno originato gli atomi e spalancata la finestra sull’ universo.
(complesso di radiotelescopi nella base antartica AMUNDSEN-SCOTT)
Re: notizie "astronomiche"
Sfruttare gli asteroidi
Uno studio recente sugli asteroidi ha stabilito che su oltre 9.000 asteroidi che si avvicinano alla Terra, almeno 1500 potrebbero essere raggiunti con un impegno energetico simile allo sbarco lunare.
Così, la Planetari Resources Inc, ha presentato un progetto di sfruttamento delle enormi risorse presenti sugli asteroidi.
Questi corpi celesti, anche i più piccoli, hanno composizioni molto varie comprendenti materiali rari e preziosi come oro e platino e il loro sfruttamento, sarebbe fondamentale per dare contributo alle tecnologie spaziali. Mentre la disponibilità di acqua presente su diversi asteroidi, permetterebbe di utilizzare i giacimenti di ghiaccio come delle stazioni di servizio per missioni interplanetarie, dove le astronavi potranno rifornirsi di acqua per usi alimentari, d’igiene, ambiente, ossigeno, e per la propulsione.
Allo studio, anche una serie di veicoli spaziali (programma Arkid) in grado di cercare, raggiungere e sondare i possibili Near Earth Asteroids da sfruttare.
Sarà forse paragonabile a una nuova corsa all’oro?
Re: notizie "astronomiche"
Impatti di asteroidi
Tra il 2000 e il 2013, 26 asteroidi grandi abbastanza da generare una potenza d’impatto di almeno 1 kiloton, hanno colpito la Terra o sono esplosi nell’atmosfera.
Questa notizia è stata resa recentemente pubblica, insieme ai dati rilevati, dalla rete mondiale per la sorveglianza dei test nucleari segreti sotto l’egida delle Nazioni Unite, per modificare la percezione della gente che gli impatti d asteroidi siano estremamente rari, quando in realtà non lo sono.
La frequenza delle collisioni con la Terra, infatti, risultano essere dieci volte superiori a quanto previsto dai modelli con il quale è calcolato il rischio d’impatto con asteroidi o comete.
Il meteorite che il 15 febbraio 2013 ha colpito Chelyabinsk, in Russia, causando morti e feriti, era un corpo di circa venti di diametro, deflagrato con una potenza complessiva attorno ai 500 kiloton.
notizie "astronomiche"
Sonde spaziali: macchine che esplorano lo spazio
È già da mezzo secolo che l’uomo invia sonde nel sistema solare, trasformando lo studio di pianeti, asteroidi, comete, in un capitolo geografico-astronomico. Dapprima i corpi celesti erano solamente osservati con occhio curioso, poi, con molto più “ardimento” si son voluti toccare, a volte rudemente. Ora, oltre osservare e toccare, si fruga e si cercano campioni della sostanza di cui son fatti da riportare sulla Terra. Intere pattuglie di navicelle spaziali stanno esplorando il Sistema Solare per carpirne ogni segreto
Anche la Corea del sud ha reso noti i progetti ufficiali della missione che porterà un modulo automatico sulla Luna. Obiettivo di questa missione sarà studiare i minerali della superficie. (molto originale!).
Diamo uno sguardo alle missioni attualmente già operative nello spazio, in viaggio nel sistema Solare, insieme alla “mitica” Rosetta. Abbiamo l’indiana “Mangalyaan", la Maven della NASA e sempre della stessa, la sonda Wind, incaricata di osservare la nostra stella, il Sole. Ancora intorno al punto L1 Terra-Sole, la missione congiunta ESA-NASA della SOHO, che fluttua (o viaggia?) nello spazio dal 1995. Sempre operativa per lo studio del Sole anche la missione americana STEREO, composta di due sonde. La sonda Messenger ha completato la prima estensione della missione in orbita intorno a Mercurio, mentre un po’ più lontana dal Sole, la Venus Express dell’ESA procede nello studio di Venere. Chi invece già si trova sulla superficie di Marte e festeggerà tra poco i suoi primi dieci di permanenza è il rover Opportunity, con il fratello minore Curiosity che invece nuovo arrivato si da fare con i gingilli escavatori per “annusare” il suolo. Proseguendo potremmo incrociare, avessimo, pure noi la possibilità di farci un viaggetto in quello spazio più che mai affollato, la giapponese Akatsuki e nei pressi della Luna saluteremmo il Lunar Reconnaissance Orbiter che ne continua la mappatura. E non finisce mai per la nostra Luna l’invasione di occhi che ancora la scrutano millimetricamente, deve fare i conti con l’americana LADEE e la connazionale Artemis, preposte allo studio magnetico lunare. Insomma la nostra Luna non si può dire soffra di solitudine. Lasciamola ai suoi doveri ospitali e ci avviciniamo al gigantesco Giove con le sue ormai famose perturbazioni, in attesa di ricevere la sonda (targata anch'essa NASA) Juno nel 2016, mentre Saturno al completo dei suoi anelli si appresta a posare per le riprese effettuate dalla Cassini (NASA-ESA). Poco più in là (il poco è relativo, si badi ben) la sonda Dawn, dopo un anno passato a studiare l’asteroide Vesta e deciso che ormai ne sapeva abbastanza s’è messa in viaggio verso Cerere. Chi si appresta a ricevere la visita di New Horizons, è il povero Plutone che, declassato dopo onorata appartenenza ai pianeti di ruolo, è stato retrocesso a pianeta nano.
Alla fine di tanta fiera non dimentichiamo le notissime leggendarie Voyager, 1 e 2, ancora in viaggio verso l’ignoto, delle due, la 1, divenuta il primo oggetto creato dall’uomo arrivato ai confini dello spazio interstellare.
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