La musica medioevale...
3 partecipanti
Pagina 1 di 2
Pagina 1 di 2 • 1, 2
Re: La musica medioevale...
Tourdion: Danza Medievale, di Pierre Attaingnant (1500)
Tratta da un manuale di danze rinascimentali, l'Orchésographie di Thoinot Arbeau.
Nel testo: ...Beviamo, beviamo amici, facciamo la guerra al vino. cantiamo e beviamo amici, mangiando un grasso prosciutto facciamo la guerra a questa bottiglia...
Medieval music...
Visto così il periodo medioevale pare fosse abbastanza movimentato, mancava il tempo d'annoiarsi...
Re: La musica medioevale...
Saltarello XIV...impreziosito da pregevoli dipinti...
Ultima modifica di Annali il Gio Apr 08, 2021 11:13 pm - modificato 1 volta.
Re: La musica medioevale...
Canzone di derisione e maledizione, scritta dal re Alfonso, fortemente critico nei confronti dei nobili, dai quali il re si sente tradito...
Canzone di maggio
Quello che ha preso i cavalieri dalla guerra
e andò nella sua terra per tenere i soldi,
non arriva a maggio.
Quello che ha lasciato la guerra con il male
ed è tornato a casa a comprare le fattorie ...
%%
Canzone di maggio
Quello che ha preso i cavalieri dalla guerra
e andò nella sua terra per tenere i soldi,
non arriva a maggio.
Quello che ha lasciato la guerra con il male
ed è tornato a casa a comprare le fattorie ...
%%
Re: La musica medioevale...
Castelli poeti trovatori e menestrelli ...L'universo musicale che accompagnò la vita di nobili genti e del popolino nel Medioevo racconta di storie d'amore, di avventure di audaci cavalieri e di lode al signore del luogo...
Ultima modifica di Annali il Dom Mar 14, 2021 9:47 pm - modificato 1 volta. (Motivazione : Sostituito video...)
Musica dal passato...
Itinerario musicale ispirato a uno degli episodi più cruenti della storia della chiesa, la tragedia catara, ovvero la crociata bandita nel XIII secolo contro gli eretici catari (detti anche albigesi). La repressione promossa dalla chiesa ebbe effetti devastanti, cancellando ogni sopravvivenza e ogni memoria a essi riconducibile.
Il viaggio musicale proposto da Jordi Savall con "Le Royaume Oublié: la croisade contre les Albigeois, narra la tragedia catara in tutte le sue sfaccettature...
Re: La musica medioevale...
Canzone scritta verso la fine del XV secolo da autore sconosciuto, eseguita qui da Obsidienne, un ensemble vocale e strumentale diretto da Emmanuel Bonnardot...
È una canzone anti-inglese che parla della Guerra dei Cent'anni, racconta l'ultimo periodo in cui la Francia conquistò l'Inghilterra fino alla sua vittoria finale nel 1453...
Re: La musica medioevale...
A Chanter M'er (devo cantare di ciò che non voglio), una melodia medievale di Beatriz de Dia, scritta intorno al 1180...
Beatriz era una trovatrice, "troubaritz", significato dall'uso provenzale di trobar: "poetare"...
Alcune delle immagini provengono da un libro di canzoni medievali miniato "Castigas de santa Maria"...
Musica dal passato...
Una proposta che pare azzardata mischiare brani della tradizione medioevale con composizioni contemporanee. In Carmina Celtica si rende tributo alla nostra millenaria tradizione musicale, oltre che testimoniare come antiche modalità compositive opportunamente rivisitate possano ancora esercitare tutta la loro capacità comunicativa e emozionale...
Ne sono esempio brani tratti dal XIII e dal XIV secolo, oltre che brani della tradizione medioevale scozzese, particolarmente cari alla tradizione celtica...
La Musica dal passato
Strumenti musicali medioevali
Gli strumenti musicali usati nei primi secoli del Medioevo sono fondamentalmente le immagini consegnateci dall’arte, miniature, affreschi, sculture e arazzi, un repertorio figurativo che, però, per quanto affascinante, non rende pienamente conto della realtà dello strumentario dell’epoca.
Noto attraverso le opere d’arte, mostra l’idea che un artista dell’epoca, pittore, scultore, miniatore, aveva della musica senza avere un rapporto diretto con lo strumento musicale e lo dipingeva trattandolo come un qualsiasi altro oggetto, apportandovi spesso personali variazioni.
Dunque il numero considerevole di strumenti apparsi in epoca medioevale, ci è giunto a conoscenza soprattutto attraverso le varie fonti iconografiche.
Gli strumenti musicali usati nei primi secoli del Medioevo sono fondamentalmente le immagini consegnateci dall’arte, miniature, affreschi, sculture e arazzi, un repertorio figurativo che, però, per quanto affascinante, non rende pienamente conto della realtà dello strumentario dell’epoca.
Noto attraverso le opere d’arte, mostra l’idea che un artista dell’epoca, pittore, scultore, miniatore, aveva della musica senza avere un rapporto diretto con lo strumento musicale e lo dipingeva trattandolo come un qualsiasi altro oggetto, apportandovi spesso personali variazioni.
Dunque il numero considerevole di strumenti apparsi in epoca medioevale, ci è giunto a conoscenza soprattutto attraverso le varie fonti iconografiche.
Ultima modifica di Annali il Dom Mar 14, 2021 10:40 pm - modificato 1 volta.
Re: La musica medioevale...
Qualche giorno fa, durante un pranzo a casa di un’amica musicista, questa mi ha parlato di una melodia, composta nel campo di concentramento di Janovskij, vicino alla città di L’vov, in Ucraina, durante l’ultima guerra.
E’ una melodia che, oltre ad essere bellissima - ascoltatela – ha una storia tragicamente struggente, che di seguito riassumerò, così come mi è stata raccontata.
Nel campo di concentramento di Janovskij, erano a quel tempo internati molti musicisti ebrei, russi e ucraini: alcuni di chiara fama.
All’interno del campo, per volere dei nazisti, era stata formata un’orchestra che, con i musicisti in circolo al centro del campo, suonava per coprire i pianti e le grida dei prigionieri mentre questi venivano sottoposti a torture, o fucilati,o altrimenti ammazzati.
L’orchestra era diretta dal maestro Munt, direttore del conservatorio di L’vov, prima di essere internato. A Munt era pervenuto lo spartito di questa melodia, denominata Tango della morte, senza però nessuna notazione sull’autore che, a tutt’oggi risulta ancora sconosciuto. Ed era proprio questa la musica, ripetuta ossessivamente, che accompagnava gli ultimi momenti di vita dei prigionieri.
Alla fine della guerra, prima dell’arrivo dell’armata sovietica, i nazisti uccisero tutti i prigionieri, lasciando per ultimi i 40 componenti dell’orchestra. Il primo ad essere ucciso fu il maestro, direttore d’orchestra, Munt. Gli altri continuarono a suonare il Tango della morte mentre, ad uno ad uno, posavano gli strumenti ai loro piedi e si denudavano prima di venire fucilati.
E’ una melodia che, oltre ad essere bellissima - ascoltatela – ha una storia tragicamente struggente, che di seguito riassumerò, così come mi è stata raccontata.
Nel campo di concentramento di Janovskij, erano a quel tempo internati molti musicisti ebrei, russi e ucraini: alcuni di chiara fama.
All’interno del campo, per volere dei nazisti, era stata formata un’orchestra che, con i musicisti in circolo al centro del campo, suonava per coprire i pianti e le grida dei prigionieri mentre questi venivano sottoposti a torture, o fucilati,o altrimenti ammazzati.
L’orchestra era diretta dal maestro Munt, direttore del conservatorio di L’vov, prima di essere internato. A Munt era pervenuto lo spartito di questa melodia, denominata Tango della morte, senza però nessuna notazione sull’autore che, a tutt’oggi risulta ancora sconosciuto. Ed era proprio questa la musica, ripetuta ossessivamente, che accompagnava gli ultimi momenti di vita dei prigionieri.
Alla fine della guerra, prima dell’arrivo dell’armata sovietica, i nazisti uccisero tutti i prigionieri, lasciando per ultimi i 40 componenti dell’orchestra. Il primo ad essere ucciso fu il maestro, direttore d’orchestra, Munt. Gli altri continuarono a suonare il Tango della morte mentre, ad uno ad uno, posavano gli strumenti ai loro piedi e si denudavano prima di venire fucilati.
controvento- Messaggi : 314
Data d'iscrizione : 30.09.17
Musica dal passato
Guillame Dufay (1400-1474)
Personaggio essenziale della polifonia quattrocentesca, Dufay scrisse musica e ballate con il gusto della contaminazione fra il sacro e il profano, caratterizzanti molte messe composte finché i dettami del Concilio tridentino non intervennero a mettere un freno agli “abusi”.
Guillame Dufay ebbe notevoli contatti e ingaggi in Italia, alla corte papale e fra gli altri anche presso i Savoia e i Malatesta. Fu una personalità internazionale, attenta ai vari influssi, soprattutto quelli derivanti dal florido stile italiano trecentesco.
La Musica dal passato
Medio Evo al ritmo di danza…
Pierre Attaingnant, vissuto nella prima metà del cinquecento fu uno dei massimi rappresentanti dell’editoria musicale francese. Si mise in luce come stampatore di musiche, tanto da essere chiamato a svolgere a corte la sua attività, soprattutto per il genere delle danze di cui ebbe il merito d’intuire l’eccezionale popolarità.
La fama raggiunta in vita per l’innovativa introduzione dei caratteri mobili gli permise, da “stampatore del re”, di ottenere una posizione invidiabile per quei tempi.
L’attribuzione al suo nome di alcuni brani celeberrimi testimoniano la notorietà raggiunta da questo personaggio, il quale, da stampatore musicale fu elevato a creatore di alcune delle più belle musiche per danza.
La Musica dal passato
Jacob Clemens non Papa
Vissuto nella prima metà del XVI secolo, il compositore fiammingo, nonostante abbia lasciato centinaia di opere, poco o nulla si sa della sua vita. Questa mancanza di dati ha determinato la scarsa attenzione degli studiosi moderni per un personaggio che ebbe una carriera e un’attività compositiva di prim’ordine, i cui esiti riflettono una personalità capace di precorrere di decenni gli sviluppi della musica.
La sua vasta creazione musicale incontrò i favori del pubblico e l’attenzione di alcuni famosi editori musicali dell’epoca.
I temi erano spesso tratti dalla tradizione popolare, con strutture polifoniche piuttosto semplificate. La facilità esecutiva li rese estremamente popolari e diffusi in tutta l’area fiamminga e germanica.
La sua produzione sacra in lingua latina, si rivolge ai due generi più importanti della liturgia cattolica: la Messa e il mottetto, dove tratta linee vocali e dissonanze in modo raffinato.
La Musica dal passato
Girolamo Frescobaldi
Sin da giovanissimo, Girolamo Frescobaldi si distinse come virtuoso dell’organo e di numerosi altri strumenti.
Fra i protagonisti della musica di tastiera occupa un posto di primo piano per aver saputo, con perizia tecnica e innato genio creativo, raggiungere il giusto equilibrio tra la tradizione e le nuove tendenze che nella musica stavano gradualmente sfociando nella stagione barocca.
Ferrarese di nascita, ma romano d’adozione, è a Roma con le numerose basiliche e l’attività a esse legata, che mosse i primi passi all’inizio del Seicento. Divenne prima organista a S. Maria in Trastevere, per passare poi a San Pietro dove rimase organista titolare per quasi vent’anni.
La sua produzione fu data alle stampe in una serie di fortunate raccolte, dedicate ai principali generi per tastiera come il “ricercare” la “toccata” i “capricci”, senza dimenticare il suo contributo nel campo della musica vocale.
Un musicista celebrato in vita e dai posteri per un linguaggio compositivo originale, che lo ha portato ai vertici della produzione strumentale.
Musica dal passato
L’inno più antico della storia..
La più vecchia melodia per cetra, (circa 3000 a.C.) conservata su tavoletta di argilla, con testo nell’antica lingua Hurrita, è stata scoperta in Siria nel 1950.
Tra altri testi musicali rinvenuti, solo questo sembra, si presentava sufficientemente ben conservato da consentire una moderna ricostruzione.
La Musica dal passato
L'invenzione della musica Medioevale
Da universo culturale lontano e inafferrabile, il mondo sonoro del Medio Evo è oggi parte del nostro comune sentire musicale. Il merito spetta al musicista statunitense Thomas Binkley che nel 1956 impresse sul vinile una selezione del musicista e poeta francese Guillaume de Machaut, il più grande musicista europeo del trecento.
Nessuno avrebbe mai potuto presagire che quello sconosciuto musicista sarebbe stato il principale motore di uno dei più singolari fenomeni musicali degli ultimi decenni del novecento.
La musica medioevale era rimasta all’interno di una ristretta cerchia di studiosi, nel dimenticatoio nonostante la fortunata attività concertistica e discografica di complessi che avevano iniziato a dissodare il terreno incolto. Tempi condizioni e circostanze per una definitiva conoscenza dell’universo musicale dell’Età di Mezzo giunsero a maturazione soltanto negli sessanta. Nel 1964 Binkley aveva realizzato una rinomata collana discografica con una selezione di venti canti del codice "Carmina Buriana", una prima assoluta cui seguirono altre cinquanta dischi prodotti in tutto l’arco della sua fortunata carriera.
Carmina Buriana è il nome attribuito a una famosa raccolta di carmi latini e in minor parte tedeschi, uno dei fiori della letteratura medievale. Il manoscritto proviene dal convento bavarese di Benediktbeuern (da qui il nome.
Quell’incisione svelò al pubblico dei cultori di musica classica un paesaggio sonoro mai udito in precedenza.
Metal Rock
Parole sacrosantamente vere Annalì, ma vedi questa sonarità come quella che cerco
d'illustrare nell'altro cassetto non è un tormentone, "Voglo ma non posso, contesto
e protesto ma i soldi nazional popolari li voglio subito" per cui ascoltarla comporta
usare la materia grigia, che per alcuni è come quella oscura, labile molto labile.
Sai dove m'immagino la sonarità dei Virgin? Nell' epica saga degli eroi di Neverwinter.
Ciao
d'illustrare nell'altro cassetto non è un tormentone, "Voglo ma non posso, contesto
e protesto ma i soldi nazional popolari li voglio subito" per cui ascoltarla comporta
usare la materia grigia, che per alcuni è come quella oscura, labile molto labile.
Sai dove m'immagino la sonarità dei Virgin? Nell' epica saga degli eroi di Neverwinter.
Ciao
eroil- Messaggi : 6554
Data d'iscrizione : 25.07.16
Località : Neverwinter
Musica dal passato
La raffinata musica profana di Rolando de Lassus, noto in Italia come Orlando di Lasso, giustifica appieno la fama conosciuta in vita da questo compositore fiammingo. (1532, Mons, Belgio – 14 giugno 1594, Monaco di Baviera)
Uno dei suoi brani più significativi è la chanson “Je l’ayme bien et l’aimerai”.
Musica dal passato
La Guerra (Ensalada)
Tutti i buoni soldati – Mateo Flecha “il vecchio” (1481-1553) Maestro di cappella alla corte della Serenisimas Infants de Castilla.
L’abate de Tyhan, cappellano della Majetades Caesareas, con il titolo” Las Ensaladas de Flecha” corredata da un mix di autori vari, ne ha fatto nuova edizione nel 1581.
Musica dal passato
L'Ars Nova del Trecento
Una delle stagioni più ricche nella storia della musica dell'età di Mezzo, è il XIV secolo, un periodo caratterizzato da grandi rinnovamenti tecnici che, dalla scuola polifonica di Parigi si diffusero nel resto dell’Europa.
Come le arti figurative sono dominate dalle innovazioni prospettiche di Giotto, così nella musica si assiste a sviluppi significativi, con la conquista definitiva di un sistema di scrittura musicale. In ambito fiorentino e italico in genere, la ballata e il madrigale furono protagonisti del nuovo clima creatosi, insieme alla cosiddetta “ars nova”, come definirono i teorici dell’epoca la fonte musicale del trecento.
Esistono preziosi manoscritti conservati alla Biblioteca Medicea Laurenziana e in quella Vaticana, che hanno messo in luce nuove fonti e allargate le prospettive e la visione sul trecentesco panorama musicale, ricco al punto da costituire le fondamenta per architetture polifoniche sempre più ricercate e complesse.
Una delle stagioni più ricche nella storia della musica dell'età di Mezzo, è il XIV secolo, un periodo caratterizzato da grandi rinnovamenti tecnici che, dalla scuola polifonica di Parigi si diffusero nel resto dell’Europa.
Come le arti figurative sono dominate dalle innovazioni prospettiche di Giotto, così nella musica si assiste a sviluppi significativi, con la conquista definitiva di un sistema di scrittura musicale. In ambito fiorentino e italico in genere, la ballata e il madrigale furono protagonisti del nuovo clima creatosi, insieme alla cosiddetta “ars nova”, come definirono i teorici dell’epoca la fonte musicale del trecento.
Esistono preziosi manoscritti conservati alla Biblioteca Medicea Laurenziana e in quella Vaticana, che hanno messo in luce nuove fonti e allargate le prospettive e la visione sul trecentesco panorama musicale, ricco al punto da costituire le fondamenta per architetture polifoniche sempre più ricercate e complesse.
Musica dal passato
JACOBUS VAET
Compositore fiammingo attivo nel XVI secolo può essere ritenuto un precursore della contaminazione che oggi fa la fortuna di tanta Word Music.
Uno degli elementi che hanno contraddistinto la produzione sacra del XV e XVI secolo è stato l’uso di “contaminare”, in modo più o meno evidente un brano sacro con motivi musicali tratti da altre opere. In gran parte nei compositori di quelle epoche è riscontrabile la disinvoltura nell’appropriarsi di materiale musicale altrui, gesto che, a quanto pare, era motivo di vanto per colui che originariamente aveva composto il brano plagiato. Infatti, i protagonisti della cultura musicale si rimandano l’un l’altro, imitandosi, in un raffinato gioco di rinvii musicali.
Nasce così una ricca tradizione di messe – parodia, in cui un brano sacro esistente diventa l’elemento d’ ispirazione, la struttura portante per la creazione di nuove messe.
Jacobus Vaet fu discepolo di Jacob Clemens Non Papa. Personalità poco nota al grande pubblico, Vaet raccoglie in sé tutta la tradizione della grande scuola polifonica fiamminga, mostrando una spiccata sensibilità verso la declamazione e l’enfatizzazione del testo cantato.
Musica dal passato
MUSA LATINA: Invention de l’Antique
Una raccolta che si propone il recupero della classicità, ovvero l’evolversi dei repertori musicali dai primi secoli del Medioevo all’età d’esordio del periodo rinascimentale.
Nell’antologia “Musa Latina” si respirano le variegate sonorità degli strumenti medioevali, con le musiche che risentono fortemente della metrica latina alla quale s’ispirano, nel desiderio di ricreare l’antico potere della musica sull’uomo. Una visione tutta pagana dell’uomo al centro dell’universo, attraverso il recupero della cultura classica che ha profondamente segnato il Rinascimento. Cambia dunque, anche l’approccio del compositore, che tenta di recuperare modalità esecutive musicali perdute.
Nel brano dell’ensemble "Daedalus” la direzione attenta e raffinata è del maestro Roberto Festa, che si alterna anche al flauto e alle percussioni.
Ultima modifica di Annali il Dom Ott 15, 2017 1:15 pm - modificato 1 volta.
Musica dal passato
Il Medioevo fu un periodo molto importante per la storia della musica, per la nascita della scrittura moderna e della polifonia, la diffusione della musica profana e il perfezionamento degli strumenti musicali.
Pagina 1 di 2 • 1, 2
Argomenti simili
» La musica in libertà...
» La Musica Classica
» La mia collezione di dischi
» Cavalieri Templari
» Pittura e scultura
» La Musica Classica
» La mia collezione di dischi
» Cavalieri Templari
» Pittura e scultura
Pagina 1 di 2
Permessi in questa sezione del forum:
Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.