La Musica Classica
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L'opera lirica
Monteverdi, celebratissimo compositore il cui straordinario linguaggio fu, a cavallo tra Cinque e Seicento, premonitore e realizzatore di quella rivoluzione musicale che avrebbe lasciato il segno in piena epoca barocca, il punto d’inizio dell’opera moderna.
Per la prima volta tra il personaggio e il tessuto strumentale si crea una sorta di fusione, ricca delle più varie sfumature espressive, dove compaiono sempre più azioni ariose.
Nel 1637 l’apertura dei teatri segna un punto di svolta fondamentale nella storia dell’Opera che da aristocratica diventa popolare, cioè nel senso che a dominare sarà il gusto del pubblico e sicuramente al primo posto nel gradimento vi sono i cantanti.
Gli attori che cantavano ora si trasformano in cantanti esecutori di quel che è “il cantar parlando”, la naturale evoluzione del “ recitar cantando”. Si farà poi più strada l”aria”, nuovo mezzo espressivo che diverrà l’elemento dominante della nuova svolta dell’opera.
L'opera lirica
Tradizionalmente si attribuisce l’invenzione dell’opera lirica alla Camerata Fiorentina, cenacolo di musicisti autori delle prime opere in stile rappresentativo, il cosiddetto “recitar cantando” che esaltava la chiarezza della parola, considerata la reazione italiana al complesso stile polifonico. La meta era la creazione di un programma artistico ideale, fusione tra gesto parola e musica che solo la tragedia greca aveva realizzato.
Nel 1600, in un salone di Palazzo Pitti a Firenze, davanti a un pubblico ristretto d’invitati per festeggiare il matrimonio di Maria de’ Medici con il re di Francia Enrico IV, fu rappresentata l’“Euridice” il primo melodramma, sebbene ancor lontano dal concetto abituale di opera: il recitativo era di esclusivo supporto musicale al dramma, non esistevano le arie, tuttalpiù c’era qualche arioso nei momenti di maggior trasporto lirico. Il cantante d’opera ancora non esisteva, gli interpreti erano piuttosto degli attori che cantavano.
Tuttavia il clima di rinnovamento era nell’aria e uno stile nuovo di “recitar cantando” si tradusse nella musica messa al servizio della religione, anticipando la struttura dell’oratorio settecentesco, con i temi arcadici delle favole pastorali popolate di ninfe, pastori, dei e semidei che avevano animato il mondo dell’Euridice” . Dramma che sarà poi ripreso, musicato con lo stesso testo da diversi autori, da Claudio Monteverdi a C. W Gluck.
Re: La Musica Classica
Camille Saint - Saëns (Parigi 10 ottobre 1835)
E' stato uno dei bambini prodigio più dotati musicalmente di tutti i tempi. Iniziò a soli 2 anni a suonare il pianoforte, a 4 anni compose un breve pezzo per pianoforte, fu un genio non solo nella musica: a 3 anni già scriveva e leggeva e a 7 anni sapeva già il latino! A 5 anni ha fatto il suo primo concerto pubblico, accompagnando un violinista in una sonata di Beethoven, e a 10 già si esibì suonando il K 450 di Mozart. La sua memoria era prodigiosa e suonava tutto senza leggere. Al Conservatorio di Parigi divenne grande amico di Franz Liszt e di Hector Berlioz. A 16 anni scrisse la sua prima sinfonia. Per vivere faceva l'organista in chiesa e le sue improvvisazioni erano molto ammirate dal pubblico di Parigi.
Re: La Musica Classica
Lo sapete che P. I. Tchaikovsky è stato il primo musicista a comporre opere per balletto? Fino ad allora, erano i balletti ad essere adattati alla musica, mentre Tchaikovsky, con Il lago dei Cigni, segnò una svolta, seguendo esattamente il percorso contrario: musica creata espressamente per il balletto.
Nell'intera produzione musicale di Tchaikovsky, il balletto ha un grande valore musicale, sia per le componenti teatrali-drammatiche, espresse nell'uso intenso del tema musicale ricorrente e nella ricerca quasi maniacale della strumentazione.
Nell'intera produzione musicale di Tchaikovsky, il balletto ha un grande valore musicale, sia per le componenti teatrali-drammatiche, espresse nell'uso intenso del tema musicale ricorrente e nella ricerca quasi maniacale della strumentazione.
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Re: La Musica Classica
Ieri ricorreva l'anniversario della morte del grande compositore russo Pëtr Il'ič Čajkovskij, avvenuta il 6 novembre 1893.
In suo ricordo e omaggio ascoltiamo il Piano Concerto N°1
In suo ricordo e omaggio ascoltiamo il Piano Concerto N°1
Re: La Musica Classica
Inutile...oggi mi ha presa la voglia di leggerezza e allora, dal Don Giovanni di Mozart, il duetto, famosissimo, tra Don Giovanni e Zerlina : Là ci darem la mano
Ovviamente, l'Opera di Mozart non è affatto leggera ma questo duetto, infarcito di doppi sensi, è un capolavoro di ironia. Buon ascolto
Ovviamente, l'Opera di Mozart non è affatto leggera ma questo duetto, infarcito di doppi sensi, è un capolavoro di ironia. Buon ascolto
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L'Opera lirica
Rigoletto
Opera che mi è sempre stata cara essendo ambientata nella mia città.
“La mia opera migliore” la definì lo stesso Giuseppe Verdi e in effetti, famosissime sono le arie in essa contenute, da “Questa o quella per me pari sono”, “Bella figlia dell’amore”, ma soprattutto spicca il celebre brano “La donna è Mobile” cantata dal duca di Mantova all’inizio del terzo atto.
La scelta del soggetto, tratto dal dramma “Le roi s’amuse” di Victor Hugo, era un fatto quanto mai ardito che rompeva con le convenzioni: a un tenore, il duca di Mantova, è affidato un ruolo amorale, negativo, il quale è l’essenza stessa della sua corte perversa e crudele.
E di certo, nemmeno la figura di Rigoletto si può dire positiva: un buffone, gobbo e assetato di vendetta. Per uccidere il duca che circuiva la figlia, ha assoldato un sicario che invece per errore uccise lei, Gilda, l’amata e bellissima figlia, e non il duca…
Con la magistrale interpretazione di Luciano Pavarotti del Duca di Mantova...
Re: La Musica Classica
Hallelujah! Grandiosità di Handel...
Dedicato a un'amica che finalmente, fuor da imposizioni, ha trovato il modo di seguire il raziocinio proprio...
Dedicato a un'amica che finalmente, fuor da imposizioni, ha trovato il modo di seguire il raziocinio proprio...

L'Opera lirica
sempre Jonas...e la Tosca e l'aria è Recondita Armonia
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L'Opera lirica
l'aria non appartiene al repertorio puramente classico ma Jonas interpreta con tanta passione che la assurgo a classica d'ufficio
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L'Opera lirica
Altra opera straordinaria è la TOSCA del nostro beneamato Puccini... avete notato che quasi tutte le eroine di Puccini, alla fine perdono la vita? E sempre tragicamente...
Rimando disamina dell'opera ad altro momento, ma nell'attesa godiamoci, qual festa per occhi e orecchie, l'aria di Cavaradossi... la struggente...e lucean le stelle...
Rimando disamina dell'opera ad altro momento, ma nell'attesa godiamoci, qual festa per occhi e orecchie, l'aria di Cavaradossi... la struggente...e lucean le stelle...
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L'Opera lirica
Il libretto dell'opera di Giovanni Targioni-Tozzetti e Guido Menasci è tratto dalla novella di Giovanni Verga
vero...e sai che ha fatto quel bravuomo di Verga? Prima, verbalmente, diede consenso all'utilizzo della sua novella per trarne appunto l'opera. Successivamente, visto il successo che aveva riscosso, fece causa a Mascagni per plagio, mosso da gelosia determinata dal timore che l'opera diventasse più famosa della novella che l'aveva ispirata, e soprattutto da ben più venali motivi economici.
La causa si trascinò a lungo con alterne fortune per i contendenti, finchè il tribunale di Milano decise che a Verga sarebbe spettato il 50% degli utili ricavati e da ricavare dall'opera. Fu poi trovato un accordo per la cifra, notevolissima all'epoca, di 143.000 lire!
vero...e sai che ha fatto quel bravuomo di Verga? Prima, verbalmente, diede consenso all'utilizzo della sua novella per trarne appunto l'opera. Successivamente, visto il successo che aveva riscosso, fece causa a Mascagni per plagio, mosso da gelosia determinata dal timore che l'opera diventasse più famosa della novella che l'aveva ispirata, e soprattutto da ben più venali motivi economici.
La causa si trascinò a lungo con alterne fortune per i contendenti, finchè il tribunale di Milano decise che a Verga sarebbe spettato il 50% degli utili ricavati e da ricavare dall'opera. Fu poi trovato un accordo per la cifra, notevolissima all'epoca, di 143.000 lire!
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L'Opera lirica
"Turandot"
Giacomo Puccini è la principale figura dell'opera italiana negli anni a cavallo tra Ottocento e Novecento.
Il suo talento appare tutto nell'affascinante lirismo unito al forte intuito drammatico dovuto alla minuziosa cura che riponeva nella scelta del soggetto. Lo dimostrano le sue opere diversissime tra loro per situazioni e ambientazioni. Nella sua ultima opera "Turandot", rimasta incompiuta alla sua morte e completata da Franco Alfano, inserisce un tema esotico e fiabesco ma commisto di tragico, nel quale i personaggi vivono le proprie passioni:l'amore infelice di Liù per l'eroico Calaf che ama la gelida principessa Turandot.
"Questa notte nessun dorma in Pechino", così intimano gli araldi imperiali nella suggestiva scena in cui si apre il III atto, invitando gli abitanti della città a cercare il nome del Principe Ignoto. La crudele principessa manda a morte i pretendenti incapaci di risolvere i suoi enigmi , vuole conoscere il nome del misterioso straniero che inaspettatamente ha superato la prova e che ora dovrà sposare: solo scoprendone il nome potrà scongiurare il pericolo.
Calaf, il protagonista maschile accetta la sfida. "Nessun dorma" fa eco", "Il mio nome nessun saprà!", tutto preso dal desiderio di conquistare Turandot.
"All'alba vincerò!" grida gonfio d'orgoglio alla fine, assaporando il trionfo imminente.
L'irresistibile progressione ascendente che chiude l'aria ha dato a Puccini fortuna universale fin dalla prima esecuzione, avvenuta nel 1926 alla Scala, con la magica bacchetta del maestro Arturo Toscanini.
Ultima modifica di Annali il Dom Ott 15, 2017 12:38 pm, modificato 1 volta
L'Opera lirica
La Cavalleria Rusticana è caratteristica della gente di campagna, che ne rappresenta
i costumi, la cultura e l'antico, forse, codice d'onore delle popolazioni contadine dell'Italia
meridionale...e non solo.
Il libretto dell'opera di Giovanni Targioni-Tozzetti e Guido Menasci è tratto dalla novella
di Giovanni Verga dallo stesso titolo, sono convinto che in tempi "moderni" l'opera sarebbe
un film o un serial TV, visto mai?
Naturalmente rovinando il coro d'introduzione:
DONNE
Gli aranci olezzano
Sui verdi margini,
Cantan le allodole
Tra i mirti in fior;
Tempo è si mormori
Da ognuno il tenero
Canto che i palpiti
Raddoppia al cor.
La musica? Pietro Mascagni si commenta da solo...

i costumi, la cultura e l'antico, forse, codice d'onore delle popolazioni contadine dell'Italia
meridionale...e non solo.
Il libretto dell'opera di Giovanni Targioni-Tozzetti e Guido Menasci è tratto dalla novella
di Giovanni Verga dallo stesso titolo, sono convinto che in tempi "moderni" l'opera sarebbe
un film o un serial TV, visto mai?

DONNE
Gli aranci olezzano
Sui verdi margini,
Cantan le allodole
Tra i mirti in fior;
Tempo è si mormori
Da ognuno il tenero
Canto che i palpiti
Raddoppia al cor.
La musica? Pietro Mascagni si commenta da solo...


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L'Opera lirica
Brindisi di Turiddu nell’Osteria della madre, quando riceve la sfida a duello da parte di compare Alfio, marito di Lola
ed ora, ci avviamo al finale, meravigliosa aria Addio alla madre
Finale
Spero di avere, almeno per un poco, suscitato la vostra curiosità.
Buon ascolto
ed ora, ci avviamo al finale, meravigliosa aria Addio alla madre
Finale
Spero di avere, almeno per un poco, suscitato la vostra curiosità.
Buon ascolto
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L'Opera lirica
riprendo, sul filo della musica, la narrazione de LA CAVALLERIA RUSTICANA
Ave Maria Intermezzo
ed ora, l'Aria di Lola. Fior di Giaggiolo
Ave Maria Intermezzo
ed ora, l'Aria di Lola. Fior di Giaggiolo
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L'Opera lirica
Dal "Don Giovanni" di W.A. Mozart: "Là ci darem la mano"
Un celeberrimo brano che rappresenta un passaggio determinante dell'opera: Don Giovanni che tenta di sedurre la contadinella Zerlina durante la festa nuziale della giovane, dapprima elogiandone "quegli occhi bricconcelli, quei labretti sì belli, quelle ditucce candide e odorose", ventilando ambigue prospettive di "sposarsi".
La ragazza pur sensibile alla seduzione, ma sospettosa verso tutti gli aristocratici è dispiaciuta per il suo "Musetto" abbandonato. "Vorrei e non vorrei" confessa a se stessa, un verso essenziale che sintetizza mirabilmente tutto il suo tormento.
Ultima modifica di Annali il Dom Ott 15, 2017 12:43 pm, modificato 1 volta
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ed ora il duetto tra Santuzza e Turiddu
TU qui Santuzza
TU qui Santuzza
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L'Opera lirica
ed ora l'aria di Santuzza... rivolta alla madre di Turiddu, alla quale confessa l'amore che ha per il figlio
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proseguo con l'aria di ALFIO
Il cavallo scalpita
Il cavallo scalpita
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L'Opera lirica
Una delle opere che personalmente preferisco, è certamente “La Cavalleria Rusticana” di Pietro Mascagni.
L’opera è composta di un solo atto, e fin dalla sua prima rappresentazione ebbe un enorme successo. Tratta dalla omonima novella di Giovanni Verga, ambientata nel paese siciliano di Vizzini ,racconta la storia di Turiddu che, dopo aver prestato per un anno servizio militare, rientra al suo paese e trova che Lola, la donna di cui è innamorato e alla quale aveva giurato amore prima della sua partenza, ha sposato Alfio, un carrettiere del paese.
Pazzo d’amore, per vendicarsi e ingelosire Lola, seduce la giovane Santa (Santuzza) la quale però si accorge del distacco del giovane Turiddu e del suo interesse, ricambiato, per Lola. Decide allora di chiedergli spiegazioni e tra i due scoppia una furiosa lite. Lola, che passa proprio in quel momento per recarsi in chiesa, assiste al loro litigio e Turiddu, lasciando Santa sconvolta, la segue.
Quest’ultima, per vendicarsi, aspetta Alfio, il marito di Lola, al rientro dal lavoro e lo informa che Lola gli è infedele.
Finita la messa, Turiddu offre da bere agli amici nell’osteria della madre mma Alfio rifiuta di brindare e lo sfida a duello.
Turiddu comprende che il duello sarà mortale e da l’addio alla madre, raccomandandole di avere cura di Santuzza.
L’opera termina con il famoso grido, dopo un colpo di fucile, “hanno ammazzato compare Turiddu!”
L’opera è composta di un solo atto, e fin dalla sua prima rappresentazione ebbe un enorme successo. Tratta dalla omonima novella di Giovanni Verga, ambientata nel paese siciliano di Vizzini ,racconta la storia di Turiddu che, dopo aver prestato per un anno servizio militare, rientra al suo paese e trova che Lola, la donna di cui è innamorato e alla quale aveva giurato amore prima della sua partenza, ha sposato Alfio, un carrettiere del paese.
Pazzo d’amore, per vendicarsi e ingelosire Lola, seduce la giovane Santa (Santuzza) la quale però si accorge del distacco del giovane Turiddu e del suo interesse, ricambiato, per Lola. Decide allora di chiedergli spiegazioni e tra i due scoppia una furiosa lite. Lola, che passa proprio in quel momento per recarsi in chiesa, assiste al loro litigio e Turiddu, lasciando Santa sconvolta, la segue.
Quest’ultima, per vendicarsi, aspetta Alfio, il marito di Lola, al rientro dal lavoro e lo informa che Lola gli è infedele.
Finita la messa, Turiddu offre da bere agli amici nell’osteria della madre mma Alfio rifiuta di brindare e lo sfida a duello.
Turiddu comprende che il duello sarà mortale e da l’addio alla madre, raccomandandole di avere cura di Santuzza.
L’opera termina con il famoso grido, dopo un colpo di fucile, “hanno ammazzato compare Turiddu!”
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