Pittura e scultura
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Pittori impressionisti
PAUL CEZANNE ( Aix-en-Provence, 1839-1906)
Cézanne seppe trasformare la visione di vibrazioni luminose e cromatiche dell’impressionismo in una visione “mentale” di forme plastiche, modellate con il colore.
Insieme a Gauguin e Van Gogh ha influenzato notevolmente l’arte del Novecento, partendo dall’esperienza impressionista e superandola, ognuno con un proprio linguaggio espressivo.
Egli vedeva più con il cervello che con gli occhi, diceva che in natura tutto è modellato secondo tre forme fondamentali: la sfera, il cono, il cilindro.
Ogni artista vede interpreta e ricrea la realtà secondo le personali esigenze espressive.
Sapendo che anche con soggetti semplici, di nessuna rilevanza si può fare della grande pittura, diceva con orgoglio “ con una mela voglio stupire Parigi!”.
Nelle numerose nature morte dipinse piatti di cucina, la brocca dell’acqua, un vaso di terraglia e tante mele.
Con pochi oggetti realizzò composizioni somiglianti a monumenti per la forza plastica dell’immagine, costruita soltanto con il colore.
Pittori impressionisti
Grandi pittori:Renoir (Limoges, 25 febbraio 1841)
Pierre-Auguste, semplicemente Auguste in famiglia, disegnava sui pavimenti di casa rubando i gessetti del padre, sarto di professione. Ritraeva i familiari, i gatti e i cani, disegni talmente belli da convincere la madre a regalargli quaderni e matite nonostante fossero costosi. Aveva una bella voce e per qualche tempo entrò a far parte nel coro della chiesa in parrocchia. Divenne decoratore di ceramiche presso una manifattura di porcellana, dove dipinse composizioni floreali e profili di Maria Antonietta sui piatti da dessert per tre soldi al pezzo. Era il 1854 e durante le pause pranzo andava al Louvre per ammirare le opere di Rubens, Fragonard e Boucher. Raggiunta una certa indipendenza, a poco meno di vent’anni s’iscrisse all’Ecole des Beaux-Arts. Ebbe la fortuna di essere sorteggiato per l’esonero al servizio di leva, (della durata di ben sette anni) che funzionava per estrazione di un numero fortunato. Pensate un po’!
Entrò nello studio del pittore Charles Gleyre, insieme a Bazille, Monet e Sisley, dove si copiavano diligentemente i modelli seguendo le indicazioni del maestro.
Con Monet lavorava sulle rive della Senna, dove dipinsero in più versioni lo stabilimento dei bagni detto “La Grenoillère”.
I grandi capolavori di Renoir furono, oltre la Grenouillère, Moulin de La Galette, Il Palco, La colazione dei canottieri, Ballo a Bougival, Le grandi bagnanti.
Prima di conoscere la fama e la notorietà attraversò gravi momenti di crisi per le lotte e le amarezze che avevano costellato la vita dei giovani innovatori.
Finalmente, quando il clima culturale cambiò, pubblico e critici si accorsero degli impressionisti mentre i mercanti si disputavano l’esclusiva dei loro quadri.
Un grande successo a Renoir giunse nel 1892 dalla mostra antologica di centodieci suoi dipinti nella galleria più celebre di Parigi, ma la definitiva consacrazione da parte del pubblico e della critica giunse nel 1904, quando al Salon d’Autmne fu organizzata la grande mostra retrospettiva di tutta la sua opera. Con la vendita all’asta del Ritratto di madame Charpentier con i figli, che raggiunse la quotazione inimmaginabile di 84.000 franchi, acquistò una grande casa sulla Costa Azzurra.
A quel tempo, gli attacchi di artrite che già gli avevano deformato mani e braccia, lo avevano costretto su una sedia a rotelle, per riuscire a dipingere, avendo le dita rattrappite, si faceva legare dalla moglie il pennello fra pollice e indice. Nonostante le difficoltà motorie, la sua vivacità e la voglia di vivere non accennavano a spegnersi. Sempre più provato, in seguito alla morte dell’amata moglie, trovava unica consolazione nella pittura che continuava a essere il pensiero guida di tutta la sua esistenza.
Poche ore prima di morire chiese all’infermiera la scatola dei pennelli: dipinse alcuni anemoni poi esausto, si adagiò sui cuscini.
Morì la notte fra il 2 e il 3 dicembre 1919.
Pittura in 3D
Marcello Barenghi è un disegnatore e illustratore italiano. La sua passione per il disegno iniziò alle elementari per poi protrarsi negli anni futuri, perfezionando autonomamente la tecnica con l’aerografo.
Utilizza una tecnica di disegno che rende l’oggetto alla visione tridimensionale. Per farle utilizza l’aerogrago, acquerelli, grafite e matite colorate.
Pittura russa degli zar
La pittura russa da sempre legata al culto dell’icona, con lo zar Pietro il Grande e poi con la zarina Caterina II, dal XVIII secolo compie il passaggio dal sacro al profano e infine alla pittura di concezione europea.
Nel video ammiriamo opere che mai avevano varcato i confini dei musei russi.
Scultura in fondo al mare
Il Cancun Marine Park
La mostra Silent Evolution, di Jason deCaires Taylor, completata nel 2010, giace sul fondo del mare dei Caraibi messicano, al largo di Cancun e, oltre ad essere una stupenda opera d’arte, si pone un obiettivo molto importante. Queste sculture sono disegnate per aiutare la crescita del corallo e della flora oceanica. Un progetto unico grazie alla fusione tra arte e preservazione dell’ambiente e rappresenta la relazione simbolica tra l’uomo e la natura.
Il ratto di Proserpina - G.L. Bernini
Scomparso oggi, (335 anni fa) 28 novembre 1680, Gian Lorenzo Bernini, un massimo genio del barocco in scultura, celebre per il naturalismo delle sue forme corporee, la profonda espressività dei suoi gruppi marmorei.
Scultura, pietra viva
Si dice che la pietra non abbia vita. Ma i grandi scultori hanno provato che questa affermazione non corrisponde a realtà. Dalle loro abili mani sono nati capolavori incredibili, si guardano e si ha quasi l’impressione che un flebile soffio possa uscire da quelle labbra di pietra e sembra di cogliere un battito di ciglia in quegli occhi scolpiti.
LEDA E IL CIGNO
Albert-Ernest Carrier-Belleuse, 1870 – Metropolitan Museum of Art, New York
Re: Pittura e scultura
Le scene bucoliche di Alison Morisutra sono dipinte direttamente sui tronchi di alberi.
Le famose uova di Fabergé
Fabergè era il più famoso gioielliere del tempo, quando confezionò il primo dei suoi famosi capolavori su commissione dello zar di Russia Alessandro III, regalo per la zarina nella Pasqua 1885.
L’uovo, di smalto bianco con l’apertura tipo matrioske russe, recava all’interno un tuorlo d’oro, contenente a sua volta una piccola gallina, in oro e smalti. Gli occhi erano due rubini. Nella gallinella era rinchiusa una copia in miniatura della corona imperiale, a sua volta contenente un piccolo rubino a forma d’uovo.
Da quel momento, per la gioia della zarina, che ogni anno ebbe la sua bella sorpresa pasquale, Fabergè fu nominato gioielliere di corte.
La lavorazione dell’uovo, sempre diversa e riccamente elaborata, richiedeva un intero anno di lavoro.
Le uova realizzate, nel 1917 ammontavano a cinquantasette esemplari, ma ben poche, circa venti, sono rimaste al museo dell’arsenale del Cremlino, altre, in vari musei nel mondo, nelle collezioni di privati.
Pittori ritrattisti
Vladimir Volegov, artista russo che predilige soggetti femminili, ritratti con colori vivi, luminosi e vibranti.
Michael Cheval - surrealismo
Le pittoresche metaforiche assurdità di Michael Cheval: come la realtà dell’assurdo
si contrappone al rovescio della logica.
Sculture d'acqua
Un getto d'acqua, un po' di colore e fotografato mentre si libra nell'aria: sono questi gli ingredienti alla base degli straordinari scatti di zampilli colorati del fotografo tedesco Heinz Maier. Tutto prende vita grazie a una tecnica che potrebbe sembrare semplice, ma che richiede tempismo perfetto e grande pazienza.
Per addensare l'acqua prima degli scatti, la mescola a gomma di guar, una sostanza collosa naturale ottenuta da una pianta leguminosa originaria di India e Pakistan.
Re: Pittura e scultura
Il realismo magico di Tomek Setowski
Pittore polacco tra i più originali, con un tocco unico e riconoscibile.
Rappresentante molto in vista dello stile chiamato”Realismo Magico”.
I suoi personaggi nascono dal simbolismo delle fiabe, dai mondi sommersi, dalle manifestazioni dei suoi sogni.
Re: Pittura e scultura
Artisti della matita che creano capolavori che sbucano fuori dalla pagina.
In 2D e 3D riescono rendere i loro disegni come fossero reali.
Non solo foglie cadute dai rami
Piccole opere d’arte create con le foglie raccolte da terra nei parchi e nei giardini. Non più foglie morte, ma rinate a nuova vita da sapienti mani gentili.
Scultura in punta di matita
Jasenko Dordevic ha trasformato il suo strumento di lavoro nell'arte stessa.
Usando un particolare taglierino e un piccolo cesello scolpisce piccolissime sculture sulle mine appuntite delle matite.
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Usando un particolare taglierino e un piccolo cesello scolpisce piccolissime sculture sulle mine appuntite delle matite.
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Re: Pittura e scultura
La pittura dal vivo di David Hettinger
Le sue opere sono da lui considerate, non come ritratti o dipinti di persone, ma piuttosto di relazioni e momenti nel tempo.
Le sue opere sono da lui considerate, non come ritratti o dipinti di persone, ma piuttosto di relazioni e momenti nel tempo.
Pittori naif
Boris Shapiro, (Ucraina, 1968), è giunto allo stile “naif” basato sulla scuola olandese del 16-17° secolo, dopo aver sperimentato diversi stili di pittura. Nei suoi ritratti esprime la semplicità della vita, condita con po’ d’umorismo e ironia.
Dal suo trasferimento in Israele nel 1991, nei suoi dipinti molti sono i riferimenti all’Arca di Noè.
Re: Pittura e scultura
Creare sculture con i libri?
Libri trasformati in elaborate, piccole “sculture”. Ridonare nuova vita a vecchi libri, enciclopedie, dizionari, impolverati e dimenticati.
Illusioni ottiche
Erik Johansson crea illusioni ottiche talmente verosimili da sembrare realizzate come per magia. Le modifiche attuate con Photoshop mostrano come il mondo reale e quello immaginario si fondono perfettamente insieme. Elementi semplici quali una bottiglia o un rotolo di carta possono diventare capolavori surreali.
Re: Pittura e scultura
Dipinti ad alta velocità
Joel Rea, artista australiano, crea disegni cinematografici catturando il moto dinamico degli elementi naturali, inserendo l’uomo come protagonista nell’ambiente.
Il fantastico mondo di Dasil
David Silva, conosciuto come Dasil.
I suoi dipinti sono esaltati dalla ricchezza di colori e sfumature, alternando influenze che vanno dal classicismo al surrealismo, dal fantastico all’arte sacra.
I suoi dipinti sono esaltati dalla ricchezza di colori e sfumature, alternando influenze che vanno dal classicismo al surrealismo, dal fantastico all’arte sacra.
Da Charade: "Straordinario e psichedelico la rappresentazione di un dream-gunner , umano ma di natura squamosa in un monociclo futuristico che sfiora l'erba , senza parrebbe mai toccarla ,,,
Lo accompagnano una mezzaluna ancorata ad un'aquila ed un copricapo idealmente predatorio , mentre in una mano detiene o contiene un piccolo essere umano racchiuso nel suo trasparente uovo ,,, forse appena colto o forse ancora da depositare nei loci fiorati
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