Il nostro mondo

Prima del 1500 per tracciare le rotte di navigazione i marinai si servivano di un globo, non fidandosi delle rudimentali e imprecise carte geografiche.

Il globo però era molto ingombrante da trasportare, bisognava trovare un metodo per riprodurre con precisione la superficie sferica sopra una piana.

A questo pensò il geografo fiammingo Gerhard kremer, noto con il nome di Mercatore.

Egli segnò tutti i punti della Terra su un cilindro, quindi, srotolandolo, ne ottenne una riproduzione perfetta su un piano.

Mercatore pubblicò la sua prima carta geografica, che rappresentava la Palestina, nel 1537.

 In seguito realizzò per l’imperatore Carlo V la carta dell’intero globo terrestre.

Le carte geografiche di Mercatore si rivelarono di grande aiuto per la navigazione. 

Nel 1569 ideò un grande mappamondo composto di diciotto fogli caratterizzato dalle “latitudini crescenti” che si allontanavano progressivamente man mano che raggiungevano i poli, non potendo rappresentare questi ultimi. La carta aveva il vantaggio di essere idonea all’individuazione delle rotte più brevi per la navigazione. Mercatore scrisse inoltre l’Atlas, un atlante la cui edizione prima è postuma ed era del 1595: qui il planisfero aveva una proiezione stereografica in due emisferi. L’Atlas era una monumentale opera geografica per l’epoca e da cui deriva l’etimo della parola “atlante”, per indicare una raccolta sistematica di carte geografiche. 

Spettacolare dalla Sierra Nevada: il Mobius Arch, l'arcata rocciosa modellata da secoli di erosione che si trova ai piedi della catena montuosa, nell'area protetta delle Alabama Hills. 

  

Le foglie sono tra i soggetti preferiti dagli animali mimetici, come questa cavalletta della famiglia Tettigonidae. Oltre alla forma, la farfalla imita anche il colore e persino le venature di una foglia. L'insetto inoltre si allinea lungo il tronco proprio come fanno le foglie. Come quasi tutte le cavallette, anche questa è vegetariana.

  

Un mondo nascosto sotto i ghiacci svelato da una spedizione dal Polo Nord al Canada.

In quel mondo silenzioso, sotto la banchisa, alla profondità massima di 4.260 metri, si scoprono iceberg capovolti dalle pareti lisce o frastagliate, con minuscole creature trasparenti che sfilano davanti alle telecamere.

La spedizione francese cui si deve la spettacolare visione di questo mondo sommerso sotto il Polo nell’oceano Artico era composta di otto esploratori che in 47 giorni hanno percorso oltre 170 km con gli sci, ogni 2 giorni di cammino una giornata d’immersioni, per documentare le condizioni del ghiaccio e le reazioni del corpo umano ad ambienti estremi.  

 

 

Espongo prima la foto che mi stupisce un po'.

Per esempio, è accompagnata da un commento che dice il fotografo vedendo la giovane orsa in acqua si sia immerso arrivandole tanto vicino da sentirne il respiro. Si trovavano nella Baia di Hudson a circa 50 km dalla riva. Tuffarsi nelle gelide acque, si pure protetto dalla muta antigelo...

Di Paul Souders- vincitore per la categoria "Animali nell'ambiente"

  

Grotta di ghiaccio sul lago Baikal, regione di Irkutsk - Russia

Da questo viaggetto in comune fotografato nelle acque hawaiane ci guadagnano tutti. La tartaruga verde (Chelonia mydas) ottiene la pulizia completa di guscio e pelle da alghe e parassiti, i suoi ospiti - diversi pesci chirurghi gialli (Zebrasoma flavescens), pesci chirurghi dall'occhio giallo (Ctenochaetus strigosus) e un Thalassoma duperrey (in basso) hanno il pranzo garantito.

 

Il Tibet, uno dei luoghi più misteriosi conserva numerosi segreti di un remoto passato, normalmente inaccessibili ai semplici turisti.

Tra questi, ci sono le Grotte di Piyang, uno dei siti archeologici più importanti, situate nella parte occidentale del paese, in prossimità del Sacro Monte Kailash.