La poesia: rime nuove rime antiche
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Re: La poesia: rime nuove rime antiche
Carnevale Infinito
Cercai la maschera
non la trovai ma...
Alle feste fu premiata,
che sconsiderata.
Poi in un riflesso
scoperto fu l'arcano
copriva il mio viso
La tolsi e vidi...
La sua continuità.
Eroil.
Cercai la maschera
non la trovai ma...
Alle feste fu premiata,
che sconsiderata.
Poi in un riflesso
scoperto fu l'arcano
copriva il mio viso
La tolsi e vidi...
La sua continuità.
Eroil.
eroil- Messaggi : 6554
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Re: La poesia: rime nuove rime antiche
LE ALI SPEZZATE
Esiste qualcosa di più grande e più puro
rispetto a ciò che la bocca pronuncia.
Il silenzio illumina l'anima,
sussurra ai cuori e li unisce.
Il silenzio ci porta lontano da noi stessi,
ci fa veleggiare
nel firmamento dello spirito,
ci avvicina la cielo;
ci fa sentire che il corpo
è nulla più che una prigione,
e questo mondo è un luogo d'esilio.
Kahlil Gibran
Esiste qualcosa di più grande e più puro
rispetto a ciò che la bocca pronuncia.
Il silenzio illumina l'anima,
sussurra ai cuori e li unisce.
Il silenzio ci porta lontano da noi stessi,
ci fa veleggiare
nel firmamento dello spirito,
ci avvicina la cielo;
ci fa sentire che il corpo
è nulla più che una prigione,
e questo mondo è un luogo d'esilio.
Kahlil Gibran
eroil- Messaggi : 6554
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Re: La poesia: rime nuove rime antiche
In un attimo di vanagloria, ciò che sotto è postato di mio pensier fu concepito...
Bonaccia
Guardando a poppa del veliero
e non vedendo scia spumeggiante
sto provando con caparbietà,
è il nome della barchetta,
ad uscir dalla bonaccia!
Eroil
Bonaccia
Guardando a poppa del veliero
e non vedendo scia spumeggiante
sto provando con caparbietà,
è il nome della barchetta,
ad uscir dalla bonaccia!
Eroil
eroil- Messaggi : 6554
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Re: La poesia: rime nuove rime antiche
un sorso di vita
Presi un Sorso di Vita
Vi dirò quanto l'ho pagato
Esattamente un'esistenza
Il prezzo di mercato, dicevano.
Mi pesarono, Granello per Granello
Bilanciarono Fibra con Fibra,
Poi mi porsero il valore del mio Essere
Un singolo Grammo di Cielo!
Emily Dickinson
Presi un Sorso di Vita
Vi dirò quanto l'ho pagato
Esattamente un'esistenza
Il prezzo di mercato, dicevano.
Mi pesarono, Granello per Granello
Bilanciarono Fibra con Fibra,
Poi mi porsero il valore del mio Essere
Un singolo Grammo di Cielo!
Emily Dickinson
eroil- Messaggi : 6554
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Re: La poesia: rime nuove rime antiche
La farfalla è condannata per le sue ali, che sono antieconomiche.
Osbert SitwellNon voglio
Tutti i vostri strumenti hanno nomi bizzarri
e difficili, ma io vedo chiaro
e so che in fondo sono solamente
metri e gessetti con cui misurate
e segnate – segnate e misurate
senza stancarvi.
Sfilate spilli di tra le labbra, come una sarta:
me li appuntate sull’anima
e dite: “Qui faremo un bell’orlo.
Dopo starai tanto meglio”.
Io non voglio che mi tagliate un pezzo d’anima!
Se ne ho troppa per entrare nel vostro mondo,
ebbene, non voglio entrarci.
Sono un poeta: una farfalla, un essere
delicato, con ali.
Se le strappate, mi torcerò sulla terra,
ma non per questo potrò diventare
una lieta e disciplinata formica.
Margherita Guidacci
eroil- Messaggi : 6554
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Re: La poesia: rime nuove rime antiche
Solitudine
Ha una sua solitudine lo spazio,
solitudine il mare
e solitudine la morte, eppure
tutte queste son folla
in confronto a quel punto più profondo,
segretezza polare,
che è un’anima al cospetto di se stessa:
infinità finita.
Emily Dickinson
Ha una sua solitudine lo spazio,
solitudine il mare
e solitudine la morte, eppure
tutte queste son folla
in confronto a quel punto più profondo,
segretezza polare,
che è un’anima al cospetto di se stessa:
infinità finita.
Emily Dickinson
Ultima modifica di eroil il Mer Ago 03, 2016 3:53 pm - modificato 1 volta.
eroil- Messaggi : 6554
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Re: La poesia: rime nuove rime antiche
LA BAMBOLA DI SALE.
Una bambola di sale viaggiò sulla terra
per migliaia di miglia, finchè giunse
finalmente al mare.
Rimase affascinata da quella strana massa
in movimento, completamente diversa da tutto ciò
che aveva visto in vita sua.
"Chi sei?", chiese la bambola di sale
al mare.
Il mare, sorridendo, rispose:
"Entra e vedrai".
Così la bambola s'inoltrò nel mare.
E più camminava nel mare
più si scioglieva,
finchè rimase ben poco di lei.
Prima che quell'ultimo pezzetto
si sciogliesse, la bambola esclamò stupita:
"Ora so chi sono!".
by jho
Una bambola di sale viaggiò sulla terra
per migliaia di miglia, finchè giunse
finalmente al mare.
Rimase affascinata da quella strana massa
in movimento, completamente diversa da tutto ciò
che aveva visto in vita sua.
"Chi sei?", chiese la bambola di sale
al mare.
Il mare, sorridendo, rispose:
"Entra e vedrai".
Così la bambola s'inoltrò nel mare.
E più camminava nel mare
più si scioglieva,
finchè rimase ben poco di lei.
Prima che quell'ultimo pezzetto
si sciogliesse, la bambola esclamò stupita:
"Ora so chi sono!".
by jho
Ultima modifica di eroil il Mer Ago 03, 2016 3:53 pm - modificato 1 volta.
eroil- Messaggi : 6554
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Ricordanze
Sfido gli anni e le stagioni mentre tutto si fa vago.
C'è chi bussa alla mia porta o è il vento tra gli infissi?
Chi darà ragione al tempo quando tutto si consuma?
La fiamma ormai si spegne con la goccia di rugiada.
C'è chi bussa alla mia porta o è il vento tra gli infissi?
Chi darà ragione al tempo quando tutto si consuma?
La fiamma ormai si spegne con la goccia di rugiada.
Nell’oro del mattino se ne vanno i colori della notte.
A.
A.
Ti Mancherò
E questa mia, chiamiamola “ poesia” ? Scritta tanto tempo fa, in un momento "così o cosà"?
Beccatevela!
Ti mancherò. ..
Ogni parola ogni sguardo
Ogni sussurro o un bacio mai dato.
Ogni istante nei momenti di silenzio
Quando intorno nessun suono ti raggiunge
E le ombre oscurano i pensieri.
Ti mancherò…
Ricorderai ogni parola ogni sussurro
Ogni bacio mai dato.
Solo un grido ripetuto all’infinito
Riporterà l’eco del tuo dolore.
Mi mancherai
Griderai al vuoto al silenzio al vento
Inutilmente rievocando
I ricordi più segreti chiusi in cuore
Nell’angolo più remoto della mente.
Ti mancherò.
Pensieri in libertà
Estendi il tuo spazio, librati nel cielo con ali di gabbiano, sorvola i mari e sosta sulla nuda roccia, in cima alla montagna più alta.
Ascolta in silenzio i battiti del cuore, non volgere lo sguardo giù in basso, dove si svolge solamente “vita di mercato”.
Sei nell’età degli Dei, scavalca ogni dogma e raggiungi l’ignoto. Il vissuto è lontano, e tu sei qui. Non pensare, ascolta lo scorrere del tempo.
Su questa vetta tinta d’azzurro lascia la tua anima nuda, lascia che il respiro salga e si disperda nell’immenso etere.
Pensieri in libertà
Giorni...
Quanti giorni! Nei quali mi sento bambina in un corpo di donna.
Felice di lasciarmi stupire da allettanti situazioni.
Quanti invece vorrei tornare a essere solo un abbozzo di vita vagante.
Mettere le ali e lasciarmi bruciare dinnanzi al sole.
Assaporare il gusto di una lacrima spuntata per una sorta di pietà.
Pietà per chi verso la china discendente sta scivolando.
Esseri senza orgoglio con poco o nulla amore da dare.
C’è più fierezza nel dolore e nella fatica.
Quando non dai a nessuno il potere di portarti in su o in giù.
A.
Cielo d'Alcamo (poeta)
CIELO D'ALCAMO (poesta siciliano del XIII secolo)
Che la lingua italiana sia nata in Sicilia ormai credo non vi siano dubbi.
Un esponente di questa corrente linguistica che si andava affermando nella penisola fu il suddetto Cielo o Ciullo d'Alcamo.
Chi era costui? Non lo sappiamo esattamente; quello che sappiamo è che visse intorno al 1250, periodo di Federico II, Imperatore del Sacro Romano Impero che risiedette a Palermo (e dove è epolto tuttora in Cattedrale, in una tomba di porfido rosso).
Ma torniamo al nostro poeta (Alcamese?).
Lo sappiamo tutti che un uomo quando vuole conquistare una donna lo fa con le poesie. Le rime di una bella poesia sono capaci di sconvolgere il cuore di una donna sensuale e raffinata. Le mediocri si accontentano di regali costosi, gioielli e quant'altro di futile ed evanescente.
Ma una donna, dinanzi ad una bella poesia (che scaturisce dal cuore dell'amato) non può resistere.
Ciullo, nella sua "Rosa fresca aulentissima" scrive alla sua innamorata e le chiede con la bellissima poesia scritta in una sorta di italo-siciliano, di diventare il suo uomo.
La donna, di cui non sappiamo il nome, dapprima, altezzosamente rifiuta le "avances" del poeta; poi di fronte alle rime davvero belle e all'inizio gentili e solenni, offre delle vie d'uscita all'innamorato.
Lui insiste, ed in rima le dice che è disposto a tutto per lei, anche ad essere aggredito dai parenti.
Volete sapere come finisce?
Ve lo dirò la prossima volta e magari leggeremo e commenteremo insieme le rime del poeta siciliano, vero precursore della nostra lingua italiana.
Che la lingua italiana sia nata in Sicilia ormai credo non vi siano dubbi.
Un esponente di questa corrente linguistica che si andava affermando nella penisola fu il suddetto Cielo o Ciullo d'Alcamo.
Chi era costui? Non lo sappiamo esattamente; quello che sappiamo è che visse intorno al 1250, periodo di Federico II, Imperatore del Sacro Romano Impero che risiedette a Palermo (e dove è epolto tuttora in Cattedrale, in una tomba di porfido rosso).
Ma torniamo al nostro poeta (Alcamese?).
Lo sappiamo tutti che un uomo quando vuole conquistare una donna lo fa con le poesie. Le rime di una bella poesia sono capaci di sconvolgere il cuore di una donna sensuale e raffinata. Le mediocri si accontentano di regali costosi, gioielli e quant'altro di futile ed evanescente.
Ma una donna, dinanzi ad una bella poesia (che scaturisce dal cuore dell'amato) non può resistere.
Ciullo, nella sua "Rosa fresca aulentissima" scrive alla sua innamorata e le chiede con la bellissima poesia scritta in una sorta di italo-siciliano, di diventare il suo uomo.
La donna, di cui non sappiamo il nome, dapprima, altezzosamente rifiuta le "avances" del poeta; poi di fronte alle rime davvero belle e all'inizio gentili e solenni, offre delle vie d'uscita all'innamorato.
Lui insiste, ed in rima le dice che è disposto a tutto per lei, anche ad essere aggredito dai parenti.
Volete sapere come finisce?
Ve lo dirò la prossima volta e magari leggeremo e commenteremo insieme le rime del poeta siciliano, vero precursore della nostra lingua italiana.
misterred- Messaggi : 142
Data d'iscrizione : 09.07.14
Località : Sacra Vetta
Re: La poesia: rime nuove rime antiche
RIFLESSI
Ero giovane nella casa piena di canti
Il tempo dorato mi lasciava esultante.
Nelle notti udivo il richiamo della luna
Fuggivo il sonno che invano mi tentava.
Protetta da veli di cristallo
Il dono di esistere senza esistere.
Correre tra brina e rugiada
Senza stanchezza né abbandono.
Mi concedeva l’età ragioni nuove
Sempre viva a ogni mano che passavo.
Cosa rimane al rovescio dei miei giorni?
La mia stagione eterna?
L’unica morte è solo solitudine
Simulacro di tesori sprecati.
A
Re: La poesia: rime nuove rime antiche
Un mondo di cose rotte
Alla fine abbiamo capito l’intrinseca diversità di tutti noi
anime mortali
Che il grande Mazziere di lassù controlla
prima di richiamare a sé.
A qualcuno ha concesso avere grande fascino
o dirompente genialità.
C’è pure chi ha avuto il potere
di gestire il destino di uomini.
Che cosa rimane
se non l’ansioso chiedere:
Che cosa riserva il domani che verrà?
In un mondo pieno di cose in pezzi
di incertezze e fragilità interiori
affanni e dolori.
Raggiungere la felicità nella Terra Promessa
“Sarà ancora possibile?”
A.
IL FUTURO
Stelle impazzite
in un universo di domande
lasciano scie
tinte
dalla forza di essere
per voglia di crescere.
Cercano il sole
per avere calore
e sciogliere il gelo
della loro sensazione.
Vedere la terra e gli altri pianeti
il sole, la luna
il presente e il passato
Sognano la pace e un mondo
non mendace
sperano nel domani
con il futuro fra le mani,
chiedono ascolto,
che non è mai molto,
guardano avanti
con occhi parlanti
hanno fame di ideali,
che sembrano fuggiti con le ali,
hanno voglia di giustizia
e di vera amicizia..
Non sono illusioni
ma vere convinzioni
che spingono a lottare
per farci ascoltare,
voi stessi di ieri
chiudete i cancelli
e pensate di risolvere
tutto con quelli.
Forse si tratta
d'incoscienza
e di falsa riverenza
prigionieri delle azioni e
delle raccomandazioni
...
noi siamo liberi
di vivere un pensiero
e di crederci per davvero
e poi siamo quelli
soprannominati
la "gioventu' dei rovinati ".
A. Caniglia
caniglia- Messaggi : 7
Data d'iscrizione : 06.08.14
ESSERE
Vedere il buio
nell'urlo del silenzio
Pesante condanna
retta dal vizio
di essere
....
Altrimenti
...si è...
schiavi
di un immagine riflessa
....
solo libera
nel pensiero
esisto
per davvero!
A. Caniglia
caniglia- Messaggi : 7
Data d'iscrizione : 06.08.14
Re: La poesia: rime nuove rime antiche
RINTOCCHI
L’orologio pazzo suona le solite ore
Sorgono gli astri dai quali beve la luna
È una notte senza vento senza più rumore
Accanto alla finestra guardo lontano all’infinito
Nella quieta illusione di un possibile dolce domani
Annali
'Notte, amici!
L’orologio pazzo suona le solite ore
Sorgono gli astri dai quali beve la luna
È una notte senza vento senza più rumore
Accanto alla finestra guardo lontano all’infinito
Nella quieta illusione di un possibile dolce domani
Annali
'Notte, amici!
I POVERI
Coperchi adagiati
fra spiragli di luce
inghiottono
incanutite richieste
vestiti sgualciti
guanti strappati
chiedono solo
di essere ascoltati
solcati dal tempo
sorretti dal vento
raccontano memorie
l'antico sentimento
di chi si sente vivo
in un solo momento
vivono in fiabe dai mille colori
scappano da realtà grigie
e di dolori.
A. Caniglia
caniglia- Messaggi : 7
Data d'iscrizione : 06.08.14
Dimenticami e dimentica (poesia by mrred)
Dimenticami e dimentica
quelle sere d'estate
seduti sui gradini di una chiesa
t'accarezzavo i capelli
guardavamo il cielo e le stelle
Dimentica quelle sere d'inverno
il freddo e la pioggia
il thè caldo e la pizza
E noi che aspettavamo l'alba
ascoltando musica anni '60
Dimentica le gite fatte
le promesse
i regali fatti e ricevuti
Dimentica anche
le dolci parole dette con il cuore
Dimentica tutto di me
come io farò di te.
Ma so, che né io né tu
ci riusciremo.
Mai.
quelle sere d'estate
seduti sui gradini di una chiesa
t'accarezzavo i capelli
guardavamo il cielo e le stelle
Dimentica quelle sere d'inverno
il freddo e la pioggia
il thè caldo e la pizza
E noi che aspettavamo l'alba
ascoltando musica anni '60
Dimentica le gite fatte
le promesse
i regali fatti e ricevuti
Dimentica anche
le dolci parole dette con il cuore
Dimentica tutto di me
come io farò di te.
Ma so, che né io né tu
ci riusciremo.
Mai.
misterred- Messaggi : 142
Data d'iscrizione : 09.07.14
Località : Sacra Vetta
La poesia: rime nuove rime antiche
MIRAGGIO
Ho attraversato le foreste della notte la desolazione dei deserti
il silenzio in fondo al cuore
La luce di un luminoso punto lassù
fra le stelle più lontane
rifulge dentro i miei occhi.
E' la mia stella la più lucente
il mio riflesso proiettato nel creato
senza inizio e senza fine.
Universi che si rincorrono
nell'accecante splendore dell'eterno.
Annali
Ultima modifica di Annali il Ven Nov 06, 2015 1:08 pm - modificato 1 volta.
Pagina 12 di 12 • 1, 2, 3 ... 10, 11, 12
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