Religioni - Dal sacro al profano
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Re: Religioni - Dal sacro al profano
Re: Religioni - Dal sacro al profano spitfire Gio Giu 08, 2023 8:12 pm
Appunto. Ogni tanto pare che le entità sovrannaturali insistono a dare segnali agli esseri umani di trovarsi sulla via errata.. (Ricordasi anche le 7 piaghe e le cavallette a go go)
Dell'insistenza come della presenza non se ne hanno le prove , in quanto già si parte da considerazioni di suddetta esistenza presunta - Inoltre ci sarebbe lo scoglio della concettuale separazione insormontabile dell'immanenza vs la trascendenza e viceversa – Al massimo si potrebbe pensare ad automatismi che una volta prestabiliti seguono la loro strada già pre-programmata … quindi un altro scoglio circa la presunta libertà violata da un destino già scritto -
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La frasi del.perdono era più una invocazione per le entità..di lasciar perdere le 'punizioni in atto" che vengono affrontate anche da chi subisce già da sè troppe altre ingiustizie..da parte dei.loro consimili disuguali.
La frase in sé stessa è stata decodificata correttamente , il di più non compreso da me , appartiene ad uno aspetto teorico che appunto non torna per la sua contraddittorietà abissale di fondo , tipica di tutti i processi che contemplano i concetti limite od estremi , tipo gli infiniti o gli zero persino in altri ambiti (matematica) …
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2 vero..difficile fermare quella trottola blu, ma quel suo "trottoleggiare" sarà la sua salvezza...
L'Alberto ci ha meravigliosamente spiegato che è un continuo cadere verso un buco attrattivo/gravitazionale , ma il concetto di “salvezza” stride su tutto , come appunto la famosa e mai dimenticabile mosca profumata -
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3. PERDONA E SARAI PERDONATO /A (forse si ma anche forse no)
Il garante del bene. Il bene. ciò che è bene per alcuni, bene per altri non lo è affatto... molte volte.
Il problema etico è irrisolvibile esattamente come una moneta a due facce , senza il lato A o il lato B , la moneta nel suo progetto non esiste – Analogamente , la moneta-Universo , ideato in maniera ambivalente è la fonte del primo male (il mito del peccato d'origine) -
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Il bene è forse relativo..
Sicuramente lo è , anche per le considerazioni precedenti -
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o seguendo la tesi del Mister A... sarà un'apparenza momentanea od una visione storta, distorta o contorta di una realtà buona o cattiva che sia... Forse.
Nei laboratori di Fisica e poi nelle pubblicazioni scientifiche , si cerca di dare un significato alla “fisica” realtà vissuta , ed essi indicano appunto questo ; ad esempio due elettroni correlati tra loro, sono come due monete che girano come trottole ; non sapremo mai se ad un dato momento saranno testa o croce, concordi o discordi , se prima non li osserviamo… 'osservare' significa interagire con loro e quindi o tuttavia modificarli … un altro giro di vite senza fine !!
Appunto. Ogni tanto pare che le entità sovrannaturali insistono a dare segnali agli esseri umani di trovarsi sulla via errata.. (Ricordasi anche le 7 piaghe e le cavallette a go go)
Dell'insistenza come della presenza non se ne hanno le prove , in quanto già si parte da considerazioni di suddetta esistenza presunta - Inoltre ci sarebbe lo scoglio della concettuale separazione insormontabile dell'immanenza vs la trascendenza e viceversa – Al massimo si potrebbe pensare ad automatismi che una volta prestabiliti seguono la loro strada già pre-programmata … quindi un altro scoglio circa la presunta libertà violata da un destino già scritto -
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La frasi del.perdono era più una invocazione per le entità..di lasciar perdere le 'punizioni in atto" che vengono affrontate anche da chi subisce già da sè troppe altre ingiustizie..da parte dei.loro consimili disuguali.
La frase in sé stessa è stata decodificata correttamente , il di più non compreso da me , appartiene ad uno aspetto teorico che appunto non torna per la sua contraddittorietà abissale di fondo , tipica di tutti i processi che contemplano i concetti limite od estremi , tipo gli infiniti o gli zero persino in altri ambiti (matematica) …
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2 vero..difficile fermare quella trottola blu, ma quel suo "trottoleggiare" sarà la sua salvezza...
L'Alberto ci ha meravigliosamente spiegato che è un continuo cadere verso un buco attrattivo/gravitazionale , ma il concetto di “salvezza” stride su tutto , come appunto la famosa e mai dimenticabile mosca profumata -
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3. PERDONA E SARAI PERDONATO /A (forse si ma anche forse no)
Il garante del bene. Il bene. ciò che è bene per alcuni, bene per altri non lo è affatto... molte volte.
Il problema etico è irrisolvibile esattamente come una moneta a due facce , senza il lato A o il lato B , la moneta nel suo progetto non esiste – Analogamente , la moneta-Universo , ideato in maniera ambivalente è la fonte del primo male (il mito del peccato d'origine) -
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Il bene è forse relativo..
Sicuramente lo è , anche per le considerazioni precedenti -
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o seguendo la tesi del Mister A... sarà un'apparenza momentanea od una visione storta, distorta o contorta di una realtà buona o cattiva che sia... Forse.
Nei laboratori di Fisica e poi nelle pubblicazioni scientifiche , si cerca di dare un significato alla “fisica” realtà vissuta , ed essi indicano appunto questo ; ad esempio due elettroni correlati tra loro, sono come due monete che girano come trottole ; non sapremo mai se ad un dato momento saranno testa o croce, concordi o discordi , se prima non li osserviamo… 'osservare' significa interagire con loro e quindi o tuttavia modificarli … un altro giro di vite senza fine !!
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Re: Religioni - Dal sacro al profano
Quoto
... [ma se una o più entità sovrannaturali interferissero anche loro in un senso o nell'altro , verrebbe meno alla sua stessa natura , dove la non interferenza sarebbe garanzia della presunta libertà concessa – Un gorgo dialettico che come tutte le questioni teologiche non hanno mai fine - ]..
Appunto. Ogni tanto pare che le entità sovranaturali inssistono a dare segnali agli esseri umani di trovarsi sulla via errata..
(Ricordasi anche le 7 piaghe e le cavallette a go go)
La frasi del.perdono era più una invocazione per le entità..di lasciar perdere le 'punizioni in atto" che vengono affrontate anche da chi subisce già da sè troppe altre ingiustizie..da parte dei.loro consimili disuguali.
2 vero..difficile fermare quella trottola blu, ma quel suo "trottoleggiare" sarà la sua salvezza...
3. PERDONA E SARAI PERDONATO /A (forse si ma anche forse no)
Il garante del bene.
Il bene.
ciò che è bene per alcuni, bene per altri non lo è affatto... molte volte.
Il bene è forse relativo.. o seguendo la tesi del Mister A... sarà un'apparenza momentanea od una visione storta, distorta o contorta di una realtà buona o cattiva che sia...
Forse.
... [ma se una o più entità sovrannaturali interferissero anche loro in un senso o nell'altro , verrebbe meno alla sua stessa natura , dove la non interferenza sarebbe garanzia della presunta libertà concessa – Un gorgo dialettico che come tutte le questioni teologiche non hanno mai fine - ]..
Appunto. Ogni tanto pare che le entità sovranaturali inssistono a dare segnali agli esseri umani di trovarsi sulla via errata..
(Ricordasi anche le 7 piaghe e le cavallette a go go)
La frasi del.perdono era più una invocazione per le entità..di lasciar perdere le 'punizioni in atto" che vengono affrontate anche da chi subisce già da sè troppe altre ingiustizie..da parte dei.loro consimili disuguali.
2 vero..difficile fermare quella trottola blu, ma quel suo "trottoleggiare" sarà la sua salvezza...
3. PERDONA E SARAI PERDONATO /A (forse si ma anche forse no)
Il garante del bene.
Il bene.
ciò che è bene per alcuni, bene per altri non lo è affatto... molte volte.
Il bene è forse relativo.. o seguendo la tesi del Mister A... sarà un'apparenza momentanea od una visione storta, distorta o contorta di una realtà buona o cattiva che sia...
Forse.
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Re: Religioni - Dal sacro al profano
Re: All'ingresso del castello nella stanza dei cassetti spitfire 230523 7:01 pm
% spero vi perdoni chi o chi per ... riesce a far tanto piovere.. anzi.. troppo. mi spiace per i danni...
Non comprendo la fase del perdono ; quando anche o quanto dove , si riesce ad individuare il fautore primo od ultimo di un processo automatico ?…
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Contrariamente , cosa sarebbe, una corresponsione di responsabilità sovrannaturale o solo umana? Le attività umane tramite i sempre citati o inflazionati cambiamenti climatici di certo hanno la loro colpa , ma se una o più entità sovrannaturali interferissero anche loro in un senso o nell'altro , verrebbe meno alla sua stessa natura , dove la non interferenza sarebbe garanzia della presunta libertà concessa – Un gorgo dialettico che come tutte le questioni teologiche non hanno mai fine -
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ma che succede con il Bellissimo Stivale??? se non e` un terremoto, c`e` la pioggia, se non e` la pioggia, sono le cavallette ..uffa forse quelle ancora no, ma avanzano con le farine di grilli... i tonz.. uffa. e uffa. fermare un poco il tutto per far riposare la povera Natura.. no?
Difficile a farlo … il mondo non per nulla è una trottola e fermarsi mai si potrà , così è stato stabilito -
+
Il Creatore vi abbia nella sua cura, e vi protegga... intanto, un abbraccio
Perdona la dizione forse profana , ma non oso pensare come un garante del bene possa permettere tutto ciò … domanda antica a cui mai si è trovata adeguata soluzione -
% spero vi perdoni chi o chi per ... riesce a far tanto piovere.. anzi.. troppo. mi spiace per i danni...
Non comprendo la fase del perdono ; quando anche o quanto dove , si riesce ad individuare il fautore primo od ultimo di un processo automatico ?…
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Contrariamente , cosa sarebbe, una corresponsione di responsabilità sovrannaturale o solo umana? Le attività umane tramite i sempre citati o inflazionati cambiamenti climatici di certo hanno la loro colpa , ma se una o più entità sovrannaturali interferissero anche loro in un senso o nell'altro , verrebbe meno alla sua stessa natura , dove la non interferenza sarebbe garanzia della presunta libertà concessa – Un gorgo dialettico che come tutte le questioni teologiche non hanno mai fine -
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ma che succede con il Bellissimo Stivale??? se non e` un terremoto, c`e` la pioggia, se non e` la pioggia, sono le cavallette ..uffa forse quelle ancora no, ma avanzano con le farine di grilli... i tonz.. uffa. e uffa. fermare un poco il tutto per far riposare la povera Natura.. no?
Difficile a farlo … il mondo non per nulla è una trottola e fermarsi mai si potrà , così è stato stabilito -
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Il Creatore vi abbia nella sua cura, e vi protegga... intanto, un abbraccio
Perdona la dizione forse profana , ma non oso pensare come un garante del bene possa permettere tutto ciò … domanda antica a cui mai si è trovata adeguata soluzione -
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Filosofie orientali...
Le ruote delle preghiere...
Le ruote delle preghiere sono una presenza costante nella fede buddista tibetana. In mano ai fedeli oppure lungo il perimetro murale esterno del singolo tempio sono uno strumento di preghiera recante l’iscrizione mistica buddista Om mani padme hung...
Conosciute con il nome tibetano di chokhor, le ruote delle preghiere sono in base alle dimensioni, di due tipi. Quelle portatili che si vedono in mano ai fedeli buddisti, ruote cilindriche in rame con un coperchio removibile dove è nascosta una piccola cavità in cui è attorcigliata una sottile e lunga striscia di carta di riso, contenente gli antichi Mantra....
Girando la ruota la preghiera custodita all'interno si sbriciola in tanti pezzettini che il vento disperde in ogni direzione...
Ogni giro di ruota corrisponde a una preghiera recitata ed è una costante pratica religiosa che porta al fedele un karma positivo per la prossima vita.
Le ruote delle preghiere di grande dimensione sono disposte in fila su supporti di legno lungo le strade, oppure intorno ai templi o altri edifici sacri. I fedeli girano il tempio in senso orario facendo ruotare i singoli cilindri sperando di trarne il più possibile karma positivo...
Re: Religioni - Dal sacro al profano
https://youtu.be/as2J5oawRV8
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Re: Religioni - Dal sacro al profano
https://youtu.be/Mhui0A804eQ
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Re: Religioni - Dal sacro al profano
Pantaleone, o anche Pantaleo (in greco antico: Παντελεήμων, Panteleémōn; Nicomedia, ... – Nicomedia, 27 luglio 305), secondo la Passio era un cristiano, medico personale del cesare Galerio, che subì il martirio durante le persecuzioni di Diocleziano: patrono dei medici (insieme ai santi Cosma e Damiano) e delle ostetriche, è venerato come santo da numerose Chiese cristiane ed è considerato uno dei quattordici santi ausiliatori (viene invocato contro le infermità di consunzione).
Benché le notizie sulla sua vita siano palesemente fantasiose e ricavate da scritti molto tardi, la storicità di Pantaleone è dimostrata dalla diffusione e dall'antichità della sua venerazione, già attestata, tra gli altri, da Teodoreto di Cirro (Graecarum affectionum curatio, Sermo VIII, De martyribus), Procopio di Cesarea (De aedificiis Justiniani I, IX; V, IX) e dal Martirologio geronimiano (Acta Sanctorum, November, II, 1, 97).
Pantaleone è oggetto di venerazione in Oriente, dove viene chiamato "il grande martire" ed è invocato come taumaturgo. Sul monte Athos, Grecia, il monastero della comunità russa, uno dei venti ancora oggi esistenti sulla santa montagna, è a lui dedicato (monastero di San Panteleimon).
Il Martirologio romano fissa per la memoria di san Pantaleone la data del 27 luglio.
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Re: Religioni - Dal sacro al profano
https://youtu.be/kzqrWae5lK4
Siate benedetti!
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Re: Religioni - Dal sacro al profano
6 dicembre. Festa di San Nicola.
il Babbo tanto amato dai bambini, grandi e piccoli..
il Babbo tanto amato dai bambini, grandi e piccoli..
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Re: Religioni - Dal sacro al profano
Un fiore magico.
Un fiore ( per meglio dire, una pianta) di cui mi raccontò mia mamma che avevano loro in casa da bambini, un ramoscello portato in dono a mia nonna da una suora arrivata da Gerusalemme di cui poteri magici aveva consegnato alla nonna, quale nei momenti di difficoltà in casa o di qualche pericolo... tirava fuori il ramoscello che accudiva con tanta dedizione in un cassetto, avvolto in un tessuto pulito, immergendolo in un vaso con acqua e come per magia, questo ramoscello che mia nonna nominava "la mano di Maria" si apriva e tornava in vita...
Poco fa essendo da miei in ferie, mia mamma mi raccontò di aver sognato la nonna che le.parlava di questo ramoscello...
Ovviamente mamma.chiese ai suoi fratelli che vivono di più la casa dei nonni se sanno dell'esistenza di questo ramoscello che anche loro conoscevano ma sembra che sia.scomparso...
Cercai in rete e trovai qualcosa di simile che mostrai a mia madre. La piantina magica potrebbe essere La Rosa di Gerico.
La vorrei poggiare qui, i suoi poteri magici portino a chi vive al Castello o a chi passa: benessere.. fortuna.. salute... proprio come la leggenda la descrive.
Incollo alcuni dati in merito portati dalla rete:
In Europa, coltivare una Rosa di Gerico in casa significa propiziare la felicità tra le mura domestiche. La presenza di questa pianta, insomma, è da sempre legata a serenità, pace e resurrezione ed è simbolo di lunga vita.
Secondo quanto giunto fino ad oggi dalla storia, la rosa di Gerico sarebbe originaria della Terra Santa. Ad importarla sarebbero stati alcuni crociati e alcuni pellegrini. Ecco alcune leggende che la riguardano:
La rosa di Gerico avrebbe la capacità di donare alle persone in pellegrinaggio acqua dissetante che possa confortarli durante il loro cammino.
Ci sono delle pratiche magiche che la prevedono come elemento per realizzare incantesimi o per migliorare la prosperità.In Europa alla rosa di Gerico viene attribuito il potere di attirare all’interno delle mura domestiche la felicità.
Per alcune credenze rappresenta simbolo di lunga vita, serenità e per la sua particolare caratteristica, simbolo di resurrezione.
La leggenda...
Fuggendo da Betlemme con il Bambino Gesù per liberarlo dalla crudele mattanza ordinata dal re Erode, la Sacra Famiglia si vide costretta ad attraversare le pianure di Gerico. Quando la Madonna scese dall’asino che montava, spuntò ai suoi piedi un piccolo fiore delicato.
Maria sorrise al piccolo fiore, perché capì che sbocciava dalla terra per salutare il Bambino Gesù.
Durante la permanenza di Cristo sulla terra, le Rose di Gerico continuarono a fiorire e ad abbellire i campi, ma quando il Salvatore morì sulla croce si seccarono tutte e morirono.
Tre giorni dopo, recita la stessa leggenda, quando Cristo risuscitò, le Rose di Gerico tornarono a fiorire e a irradiare un dolce profumo.
Ultima modifica di spitfire il Dom Set 13, 2020 10:51 pm - modificato 1 volta. (Motivazione : ringrazio Annali per la formattazione.:))
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Re: Religioni - Dal sacro al profano
Cibi magici: il Pane...il suo valore mistico-religioso...
Presenti nella mitologia i cibi magici hanno avuto una funzione importante nel rapporto con gli dei, dalla Soma Indù, all'idromele nordica, alla dea del grano Demetra, dispensatrice del pane...Le simbologie esoteriche del pane erano assunte da altre numerose tradizioni pagane precristiane presenti già nel mito di Osiride nella sua personificazione con il grano...
Nel culto di Attis e di Cibele il rito del mangiare il pane assumeva l'importanza di convivi collettivi, tra canti e suoni si consumavano questi pasti comunitari. Dopo aver bevuto il vino trasformato nel sangue della divinità pronunciavano un ringraziamento"Io mi sono mischiato ad Attis" diceva il credente e il sacerdote riprendendo il calice aggiungeva "Felice e bello anche tu divenuto dio"
La religione che ha fatto del pane la più alta espressione del divino è il cristianesimo che con il mistero dell'eucarestia ne ha sacralizzato il connubio:pane-dio...
Mangiare il pane di dio è una delle colonne teologiche più importanti dell'intera simbologia cristiana, mistero sancito dalla Transustanziazione che indica la conversione della sostanza del pane nella sostanza del corpo di Cristo e quella del vino nella sostanza del suo sangue...
“Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue dimora in me e io in lui...ha la vita eterna ed io lo risusciterò nell'ultimo giorno ” (Giovanni 6,54 - 56)
Uno dei passi più ermetici del vangelo si riferisce al lievito, al fermento, nelle parole di Gesù:"Il regno dei cieli
si può paragonare al lievito che una donna ha preso e impastato con tre misure di farina perché tutta si fermenti. Matteo 13,33-35 ...
I pani delle offerte degli Ebrei hanno lo stesso significato dell'ostia cristiana. Il lievito, ossia il fermento, testimonia la panificazione e la formazione spirituale.La parola Fermento (fermentum) è scissa in ferv-mentis: scaldare, dare calore allo spirito, mettere in ebollizione l'immaginazione...
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Re: Religioni - Dal sacro al profano
Conversazione con Dio.
Io: Ehi Dio!
Dio: Ciao...
Io: Sto cadendo a pezzi. Puoi rimettermi insieme?
Dio: Preferirei no.
Io: Perché?!
Dio: Perché tu non sei un puzzle.
Io: E tutti i pezzi della mia vita che stanno cadendo a terra?
Dio: Lasciali stare lì per un po’. Sono caduti per un motivo. Prenditi un po’ di tempo e decidi se hai bisogno di qualcuno di quei pezzi.
Io: Tu non capisci! Mi sto rompendo!
Dio: No! Tu non capisci! Stai attraversando un varco. Ciò che senti sono solo dolori del tuo crescere. Stai perdendo le cose e le persone della tua vita che ti trattengono. Non stai cadendo a pezzi. Stai caden-do al tuo posto. Rilassati. Fai dei respiri profondi e lascia che quelle cose di cui non hai più bisogno cadano lontano da te. Smettila di tenere i pezzi che non ti stanno più bene. Lasciali cadere. Lasciali andare.
Io: Una volta iniziato a farlo, cosa resterà di me?
Dio: Solo i pezzi migliori di te.
Io: Ho paura di cambiare.
Dio: Continuo a dirtelo: NON STAI CAMBIANDO!! STAI DIVENTANDO!!
Io: Diventando chi?
Dio: Diventando ciò per cui ti ho creato! Una persona di luce, amore, generosità, speranza, coraggio, gioia, misericordia, grazia e compassione. Ti ho fatto per qualcosa di più dei pezzi esteriori con cui hai deciso di adornarti e a cui ti aggrappi con tanta avidità e paura. Lascia che queste cose cadano lontano da te. Io ti amo! Non cambiare!... Diventa! Diventa! Diventa ciò per cui ti ho fatto. Continuerò a dirtelo finché non te lo ricorderai.
Io: Ecco... un altro pezzo.
Dio: Sì. Lascia stare.
Io: Allora... io non sono rotto?
Dio: Certo che no! Tu sei come l’alba. È un nuovo giorno. Diventa!!!
(Autore sconosciuto)
Io: Ehi Dio!
Dio: Ciao...
Io: Sto cadendo a pezzi. Puoi rimettermi insieme?
Dio: Preferirei no.
Io: Perché?!
Dio: Perché tu non sei un puzzle.
Io: E tutti i pezzi della mia vita che stanno cadendo a terra?
Dio: Lasciali stare lì per un po’. Sono caduti per un motivo. Prenditi un po’ di tempo e decidi se hai bisogno di qualcuno di quei pezzi.
Io: Tu non capisci! Mi sto rompendo!
Dio: No! Tu non capisci! Stai attraversando un varco. Ciò che senti sono solo dolori del tuo crescere. Stai perdendo le cose e le persone della tua vita che ti trattengono. Non stai cadendo a pezzi. Stai caden-do al tuo posto. Rilassati. Fai dei respiri profondi e lascia che quelle cose di cui non hai più bisogno cadano lontano da te. Smettila di tenere i pezzi che non ti stanno più bene. Lasciali cadere. Lasciali andare.
Io: Una volta iniziato a farlo, cosa resterà di me?
Dio: Solo i pezzi migliori di te.
Io: Ho paura di cambiare.
Dio: Continuo a dirtelo: NON STAI CAMBIANDO!! STAI DIVENTANDO!!
Io: Diventando chi?
Dio: Diventando ciò per cui ti ho creato! Una persona di luce, amore, generosità, speranza, coraggio, gioia, misericordia, grazia e compassione. Ti ho fatto per qualcosa di più dei pezzi esteriori con cui hai deciso di adornarti e a cui ti aggrappi con tanta avidità e paura. Lascia che queste cose cadano lontano da te. Io ti amo! Non cambiare!... Diventa! Diventa! Diventa ciò per cui ti ho fatto. Continuerò a dirtelo finché non te lo ricorderai.
Io: Ecco... un altro pezzo.
Dio: Sì. Lascia stare.
Io: Allora... io non sono rotto?
Dio: Certo che no! Tu sei come l’alba. È un nuovo giorno. Diventa!!!
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Re: Religioni - Dal sacro al profano
Francesco da Paola
religioso italiano
Ricorrenza: 2 aprile
Venerato dalla Chiesa cattolica
Beatificazione Da papa Leone X il 28 luglio 1513
Canonizzazione
Da papa Leone X il 1º maggio 1519 Santuario principale
Santuario di san Francesco a Paola
Attributi Bastone, mantello, libro della regola
Patrono di Calabria, Sicilia,
Regno delle Due Sicilie; naviganti, bagnini di salvataggio, gente di mare e pescatori, è invocato contro gli incendi, la sterilità e le epidemie
Auguri a chi porta il suo nome e...invochiamolo con una preghiera, in questi tempi, avremmo bisogno del Suo aiuto e la Sua intercessione.
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I mostri Oannes e il Diluvio Universale...
Questo è il racconto del saggio babilonese Berossos, cronista e sacerdote di Baal, nella sua “Storia di Babilonia”, ancora più antica del Vecchio Testamento.
Narra di fatti accaduti in Mesopotamia, antecedenti al periodo del Diluvio Universale, tratti da antichi documenti sumero-babilonesi, dei quali in quanto sacerdote aveva accesso. Della storia oggi se ne ritrovano solamente frammenti in lingua greca, trasmessi da scrittori in epoca più tarda. I testi parlano di dei mostri Oannes, creature per metà uomo e per metà pesce, arrivati sulla terra fra il Tigri e l’Eufrate, introducendo in Mesopotamia i rudimenti di quella che sarebbe divenuta una delle più grandi culture del passato.
Gli scritti di Berossos raccontano del diluvio universale e del primo uomo, antesignano di Noè, scelto per salvare il genere umano dal’estinzione, al quale fu ordinato di costruire un’imbarcazione e di caricarci la famiglia e gli animali del cielo e della terra. Ricevette anche l’ordine di mettere in salvo le tre Tavole degli dei, nascondendole in posto sicuro fino alla fine del diluvio. Le tavole racchiudevano la sintesi degli insegnamenti dei divini Oannes, l’intera Conoscenza umana. Senza di esse, il mondo dopo il diluvio sarebbe stato condannato a vivere nel’ignoranza e nella barbarie.
Re: Religioni - Dal sacro al profano
I 40 martiri verranno ricordati il 9 di marzo in occidente e il 10 di marzo nell' oriente.
dalle mie parti per ricordarli si cucinano in casa 40 "sfintisori" o " mucenici" fatti di massa di pane, passati poi nel miele e noci trittati con zucchero. Si portano in chiesa per essere benedetti poi regalati per le anime dei 40 santi.
hanno la forma di 8 o dell'infinito che tra altro asomigliano al corpo umano.
dalle mie parti per ricordarli si cucinano in casa 40 "sfintisori" o " mucenici" fatti di massa di pane, passati poi nel miele e noci trittati con zucchero. Si portano in chiesa per essere benedetti poi regalati per le anime dei 40 santi.
hanno la forma di 8 o dell'infinito che tra altro asomigliano al corpo umano.
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Re: Religioni - Dal sacro al profano
I Quaranta martiri di Sebaste o Santi Quaranta (in greco Katharevousa: Ἃγιοι Τεσσεράκοντα, demotico Άγιοι Σαράντα) sono dei santi cristiani.
Un miniatura dall'evangeliario siriaco, creato nel 1220 ca., presso Mosul che mostra una visibile influenza mongolo-musulmana.
Secondo Basilio, i quaranta soldati, seppure non aventi lo stesso legame di sangue, ma comunque accomunati dalla loro appartenenza alla XII Legione Fulminata, di stanza a Melitene, vennero arrestati per la loro fede cristiana. Nonostante l'invito all'abiura, i soldati sostennero la loro fede; vennero quindi condannati dal prefetto ad essere esposti nudi su uno stagno ghiacciato nelle vicinanze di Sebaste, durante una notte invernale. L'unico dei confessori a non reggere fu Melezio, il quale, dopo aver abbandonato i suoi compagni, trovò rifugio nei bagni caldi, ma a causa dello sbalzo di temperatura morì sul colpo.
I loro nomi:
Aezio, Eutichio, Cirione, Teofilo, Sisinnio, Smaragdo, Candido, Aggia, Gaio, Cudione, Eraclio, Giovanni, Filottemone, Gorgonio, Cirillo, Severiano, Teodulo, Nicallo, Flavio, Xantio, Valerio, Esichio, Eunoico, Domiziano, Domno, Eliano, Leonzio detto Teoctisto, Valente, Acacio, Alessandro, Vicrazio detto Vibiano, Prisco, Sacerdote, Ecdicio, Atanasio, Lisimaco, Claudio, Ile, Melitone ed Eutico o Aglaio
Un miniatura dall'evangeliario siriaco, creato nel 1220 ca., presso Mosul che mostra una visibile influenza mongolo-musulmana.
Secondo Basilio, i quaranta soldati, seppure non aventi lo stesso legame di sangue, ma comunque accomunati dalla loro appartenenza alla XII Legione Fulminata, di stanza a Melitene, vennero arrestati per la loro fede cristiana. Nonostante l'invito all'abiura, i soldati sostennero la loro fede; vennero quindi condannati dal prefetto ad essere esposti nudi su uno stagno ghiacciato nelle vicinanze di Sebaste, durante una notte invernale. L'unico dei confessori a non reggere fu Melezio, il quale, dopo aver abbandonato i suoi compagni, trovò rifugio nei bagni caldi, ma a causa dello sbalzo di temperatura morì sul colpo.
I loro nomi:
Aezio, Eutichio, Cirione, Teofilo, Sisinnio, Smaragdo, Candido, Aggia, Gaio, Cudione, Eraclio, Giovanni, Filottemone, Gorgonio, Cirillo, Severiano, Teodulo, Nicallo, Flavio, Xantio, Valerio, Esichio, Eunoico, Domiziano, Domno, Eliano, Leonzio detto Teoctisto, Valente, Acacio, Alessandro, Vicrazio detto Vibiano, Prisco, Sacerdote, Ecdicio, Atanasio, Lisimaco, Claudio, Ile, Melitone ed Eutico o Aglaio
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Bhagavad Gita e Avatar...
Testi sacri fondamentali nella genesi dell’induismo sono i due grandi poemi Ramayana e Mahabharata.
Il Ramayana si ritiene sia stato scritto tra il 200 a.c. e il 200 d.C, mentre il Mahabharata tra il 400 a.C. e il 300 d.C.
Sono scritti di grande complessità, che contengono leggende, filosofie, miti e credenze, narrate ampiamente mescolate.
Il Mahabharata è il poema epico più lungo della storia, consta di circa 100.000 versi e contiene un’opera essenziale per comprendere la religione indù e la figura dell’avatar. È la Bhagavad Gita, che narra la relazione di scontro prima, e d’amicizia poi, tra il dio Krishna e il potente guerriero Arjuna.
Il dio è teso a convertire il guerriero, insegnandogli la forma adeguata di condurre una vita retta e religiosa, pertanto Krishna è una specie di salvatore per gli esseri umani, rappresentati dal discepolo Arjuna.
Nel testo spiega che egli è un Avatar, parola che significa “discesa” o incarnazione.
L’avatar pertanto, è la forma fisica adottata da un dio per discendere nel mondo e ristabilire l’ordine.
Per la credenza indù, in questo momento il mondo sta vivendo un’era oscura, conosciuta come Kali Yuga, iniziata, secondo la credenza, nel 3012 a.C.
In questa epoca in preda al caos, tornerà a incarnarsi sulla terra il decimo avatar, che infliggerà grandi castighi all’umanità, terminando tuttavia il tempo del Kali Yuga e instaurando una nuova età dell’oro, dove prevarranno gli ideali spirituali di giustizia.
Filosofie orientali
Il Taoismo
Il fondatore del Taoismo fu un filosofo dell'antica Cina, chiamato Lao-Tzu, soprannome dal significato di “vecchio maestro”. Visse nel sesto secolo a.C. ed era più vecchio di Confucio, il quale, conoscendolo, rimase colpito dalla sua saggezza.
Lasciò l’incarico di storiografo negli archivi imperiali quando si accorse che la corte cominciava a dare segni di decadenza, quindi se ne andò dopo aver scritto un libro in cui esponeva le sue dottrine. Il libro, dal titolo “Tao Te ching” inizia con la descrizione del Tao, parola che propriamente significa “via”, un modo di comportarsi. Indica ciò che consente alle cose di essere ciò che sono: tutte le cose esistono nel Tao e il Tao è presente in tutte le cose, tutto è armonico finché le cose avvengono naturalmente e nulla turba l’equilibrio cosmico. La vita è vissuta al meglio quando l’uomo si trova in armonia con tutto l’universo e la sua azione è l’azione dell’universo che fluisce attraverso lui.
Possessioni ed esorcismi
Nell’Europa preindustriale, comportamenti anormali, o apparentemente tali, erano attribuiti all’azione di forze maligne non di rado preso a pretesto per indire persecuzioni e caccia alle streghe.
Un grande inquisitore fu Pierre de Lancre (1553- 1631) che nei Paesi Baschi martirizzò uomini e donne, convinto che quella terra fosse “una terra di mele”, dove le streghe mangiano quel frutto di trasgressione che portò Eva a disubbidire al comandamento di Dio.
Negli studi storici – religiosi, per possessione s’intende una particolare condizione, in cui la mente, lo spirito o l’essenza vitale di un essere umano è occupata da una realtà estranea, la cui occupazione può determinare varie reazioni fisiologiche anche violente.
Prima che la possessione fosse riconosciuta solo come l’intervento del diavolo, il mondo occidentale aveva conosciuto anche forme di possessioni positive. Nella tradizione cristiana sono documentati, fin dai primi secoli della sua storia, casi d’invasamento del fedele da parte dello Spirito Santo, circostanza che presuppone un’uscita dal proprio corpo per intraprendere un viaggio dell’anima verso altri mondi celesti.
Spesso, stregoneria e possessione si sovrapponevano, con la differenza che la strega sceglieva di sua volontà di accostarsi al diavolo mentre la posseduta ne era la vittima. Tali distinzioni, non essendo sempre riconosciute e pur non esistendo alcuna autorità biblica a sostegno di tali ipotesi, il trattato cattolico, il Malleus Maleficarum (Il Martello delle streghe) del XVII secolo, imponeva all’esorcista di chiedere al diavolo se la possessione fosse avvenuta per atto di stregoneria.
I primi accenni alla formazione di una vera liturgia per curare i posseduti si trovano sul finire del X secolo, che consiste, da parte dell’esorcista, all’ingiunzione al diavolo di uscire dal corpo dell’invasato. La forte carica magica del rito assume i caratteri simili a quelli degli sciamani delle culture primitive. Dopo aver ordinato agli spiriti maligni di uscire velocemente, l’esorcista deve elencare a una a una le parti del corpo da liberare.
Dalla testa ai piedi, senza dimenticare nessun tipo di liquido secreto.Ultima modifica di Annali il Ven Mar 27, 2020 2:27 pm - modificato 1 volta.
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