In viaggio con Rosetta
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Re: In viaggio con Rosetta
Grazie Rossetta!!!Annali ha scritto:L’ultima cartolina di Rosetta prima dello schianto sulla cometa Churyumov-Gerasimenko.L’immagine è stata ricostruita dal team che ha seguito la missione analizzando la telemetria della navicella pochi istanti prima del contatto con la superficie. Mostra la crosta cometaria con straordinari particolari che permettono di apprezzare anche i gas, le polveri e il plasma che avvolgono il nucleo come una rarefatta atmosfera.La trasmissione dell’ultima immagine s’interruppe dopo l’arrivo di tre pacchetti d’informazioni per un totale di 12.228 bytes, pari a circa metà di un’immagine completa. Per questo motivo non fu subito riconosciuta come un’immagine dal software che compie l’analisi automatica dei dati in arrivo.
si dice che non ti puoi affezionare agli "oggetti"... Ma quelli come Rossetta sembrano aver avuto vita propria... per cio' che ha fatto.. Grazie ai suoi "padri" che l'hanno progettata e accompagnata in tutta la sua vita...
Non sarai dimenticata, cara Rosetta!
Saluti, Annali, Eroil e chi legge, buona giornata!
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Rosetta eroica sino alla fine...
L’ultima cartolina di Rosetta prima dello schianto sulla cometa Churyumov-Gerasimenko.
L’immagine è stata ricostruita dal team che ha seguito la missione analizzando la telemetria della navicella pochi istanti prima del contatto con la superficie. Mostra la crosta cometaria con straordinari particolari che permettono di apprezzare anche i gas, le polveri e il plasma che avvolgono il nucleo come una rarefatta atmosfera.
La trasmissione dell’ultima immagine s’interruppe dopo l’arrivo di tre pacchetti d’informazioni per un totale di 12.228 bytes, pari a circa metà di un’immagine completa. Per questo motivo non fu subito riconosciuta come un’immagine dal software che compie l’analisi automatica dei dati in arrivo.
Rosetta Addio
Domani 30 settembre 2016, Rosetta dopo 12 anni, giunta al termine della sua missione, scenderà sulla cometa e vi rimarrà per sempre, insieme al piccolo rover Philae.
La solitudine di Philae
La notizia è stata data già qualche giorno fa e fatto il giro del mondo. Sembra ormai confermato che Rosetta il 2 settembre abbia ritrovato il piccolo lander, abbandonato a se stesso in un anfratto della cometa. Le immagini scattate il 2 settembre dalla fotocamera OSIRIS a bordo della sonda che si trovava a 2,7 km dalla superficie, mostrano chiaramente il corpo principale del lander e due delle tre gambe. Dalla posizione si chiarisce perché sia stato difficile stabilire delle comunicazioni dal giorno dell’atterraggio, il 12 novembre del 2014.
Siamo in attesa del 30 settembre, giorno dell’atterraggio di Rosetta sulla superficie della cometa, per una missione senza ritorno, dove potrà studiarla e osservarla per poi rimandarne immagini alla Terra.
Rosetta:l'acqua sulla Terra non arriva dalle comete.
Tra gli ingredienti essenziali per le forme di vita terrestre esaminati da “Rosetta”, sulla cometa 67P/ Churyumov-Gerasimenko, c’è un aminoacido di notevole importanza: la glicina, uno dei mattoni delle proteine. La sonda ha osservato la glicina nella chioma della cometa, cioè nella tenue atmosfera che si forma quando il nucleo ghiacciato si riscalda avvicinandosi al Sole. La misura è stata eseguita in vicinanza del perielio a una quota tra 15 e 35 chilometri dalla superficie del nucleo.
Trovato anche il fosforo, elemento chimico indispensabile per formare la membrana delle cellule e la molecola del DNA, l’acido desossiribonucleico nel quale è scritto il patrimonio genetico di ogni vivente.
Dunque è fondata l’ipotesi che le comete, cadendo sulla Terra primordiale, l’abbiano arricchita di molecole pre-biologiche, anche se questo contributo difficilmente possa essere considerato decisivo. Non si considera più attendibile, invece, lo scenario secondo cui l’acqua sulla Terra sarebbe stata portata prevalentemente dalle comete: dai dati raccolti si conclude che il loro contributo sia stato di scarso rilievo.
Addio a Philae
Addio “Philae”, il lander della navicella europea “Rosetta” che il 12 novembre 2014 conquistò le prime pagine dei giornali di mezzo mondo come protagonista del primo atterraggio sul nucleo di una cometa, la 67P / Churyumov Gerasimenko. Dopo sei mesi di silenzio, l’ultimo fuggevole contatto radio fu stabilito il 9 luglio 2015, non c’è più speranza di richiamare in vita il piccolo laboratorio chimico automatico sganciato dalla sonda madre “Rosetta” perché ormai la cometa si allontana dal Sole e anche se i pannelli fotovoltaici di “Philae” si rivolgessero verso la luce della nostra stella l’energia ottenuta sarebbe insufficiente. Gli scienziati della missione “Rosetta” si sono quindi rassegnati e hanno deciso, non senza rimpianti, di lasciarla al suo destino: un’eterna ibernazione, una morte per freddo nel buio dello spazio. Le probabilità di un risveglio,sono ormai uguali a zero.
Ricorrenze: Philae un anno fa...
Un anno fa, 12 novembre 2014, per la prima volta nella storia un oggetto costruito da mani umane atterrava sul nucleo di una cometa, lontana mezzo miliardo di km dalla Terra.
È Philae, il piccolo lander portato da Rosetta, sonda madre, sganciato sulla cometa 67P/ Churyumov-Gerasimenko, dopo un viaggio nello spazio durato 10 anni.
Re: In viaggio con Rosetta
Notizie da Rosetta
Rosetta scopre la molecola dell’azoto sulla cometa. Un’importante scoperta ricordando che l’azoto costituisce il 78% dell’atmosfera, e che inoltre entra in numerose molecole biologiche.
L’osservazione dell’azoto sulla Churymov – Gerasimenko è frutto di 138 misure eseguite con lo spettrometro Rosina quando la navicella si trovava a solo 10 km dal centro della cometa.
Re: In viaggio con Rosetta
I meriti di Rosetta
Ha viaggiato per dieci anni nello spazio in attesa di incontrare l’obiettivo della sua missione ed è riuscita nell’impresa, sganciando sul suolo di una cometa il piccolo lander che portava con sé.
La prestigiosa rivista Science, giustamente, le dedica la copertina del numero in edicola.
Ora Rosetta si prepara a festeggiare San Valentino con la “sua" cometa, sono iniziate le manovre per un incontro ravvicinato a soli 6 km di distanza dalla superficie, previsto per il 14 gennaio.
Re: In viaggio con Rosetta
Le sorprese dell'acqua sulla cometa!
L’acqua c’è, sulla cometa, l’ha scoperto lo strumento a bordo di Rosetta. È acqua più ricca di deuterio, l’isotopo pesante dell’idrogeno (1 protone e 1 neutrone), rispetto a quella terrestre. Sulla cometa c’è un atomo di deuterio ogni duemila d’idrogeno normale, una quantità tripla rispetta a quella nei nostri oceani. L’acqua ricca di deuterio, nota come “acqua pesante”, è usata nei reattori nucleari per rallentare i neutroni. (Notizia annunciata da “Science”)
Questo ci riporta a domandarci da dove proviene l’acqua che si trova sulla Terra, se non dovesse provenire dalle comete, ritenendo la Churymov-Gerasimenko campione statisticamente valido delle numerose comete che circondano il sistema solare.
Quattro miliardi di anni fa, chi portò l’acqua sulla Terra?
Re: In viaggio con Rosetta
L'atterraggio di Philae sembrava fosse stato eccellente, purtroppo però il rimbalzo che fece subito dopo lo portò a un km di distanza dal punto prescelto.
Ora si trova in posizione quasi verticale, con i pannelli solari non in piena luce.
Dal punto di vista scientifico la missione rimane comunque un successo anche se, chissà come, riusciranno i tecnici da terra a farlo restare vivo.
Re: In viaggio con Rosetta
Le tappe di una fantastica Rosetta, all'inseguimento della cometa, ai confini, e oltre i confini, dell'immaginazione!
Quando la fantascienza diventa realtà.
Quando la fantascienza diventa realtà.
Re: In viaggio con Rosetta
IL GIORNO DI PHILAE
12 novembre 2014: una delle date più importanti nella storia dell’esplorazione del Sistema Solare, scelta dall’ESA per la discesa sulla superficie della cometa 67P/CG (Churyumov-Gerasimenko) del lander Philae, ancorato alla sonda Rosetta.
Quel giorno, Rosetta rilascerà il piccolo lander alle ore 8.35 TU da un’altezza di 20 km, il quale, utilizzando le batterie chimiche di bordo, scenderà in caduta libera per circa sette ore alla velocità di 2,5 km/h. Quasi tutti gli strumenti scientifici di Philae inizieranno a lavorare già durante la fase di discesa, inviando le immagini dettagliate del sito di atterraggio a Rosetta che a sua volta le invierà alle stazioni televisive di tutto il mondo.
Saranno prese immagini della superficie, misurata la temperatura superficiale e profonda, mentre da Terra si avvierà una serie di operazioni per far luce sulla composizione dei materiali cometari primordiali, cercando di scoprire eventuali molecole organiche complesse. Si scruterà, nel tempo che Philae ne rimarrà ancorato, il cuore più profondo della cometa per farcene infine comprendere l’origine e l’evoluzione.
Re: In viaggio con Rosetta
Immagine del nucleo della cometa 67/Chuyumov-Gerasimenko scattata da Rosetta a una distanza di 62 chilometri lo scorso 5 settembre. Pubblicata dall’Agenzia Spaziale Europea.
Re: In viaggio con Rosetta
NELLA CHIOMA DELLA COMETA
Rosetta ha iniziato la sua attività con GIADA, acronimo di “Grain Impact Analyser and Dust Accumulator”, toccando sebbene a distanza, i grani che compongono la chioma della cometa 67/P/ Churyomov-Gerasimenko. Giada è lo strumento il cui compito è misurare numero, massa, quantità di moto e distribuzione di velocità dei grani di polvere nell’ambiente cometario.
Da questa prima “raccolta” è stato possibile stimare le dimensioni dei grani raccolti, che vanno da qualche decina di micron (paragonabili alla larghezza di un capello) fino ad alcune centinaia di micron (circa 0,35 millimetri). I grani di polvere della cometa si pensa siano una combinazione di silicati, sostanze organiche e altri costituenti minori. Questi grani, racchiusi negli strati di ghiaccio del nucleo, sono rilasciati quando, sublimando, il ghiaccio evapora.
Re: In viaggio con Rosetta
Oggi, 6 agosto 2014, Rosetta è giunta alla “meta”! L’entrata nell’orbita della cometa alla distanza di circa 100 chilometri dalla sua superficie, rappresenta il passo più importante per tutta la missione. Mapperà e studierà la grande massa di ghiaccio e polvere che ruota intorno al Sole. Il prossimo novembre avverrà il rilascio e l’aggancio del lander Philae sulla superficie di 67P Churyumov - Gerasimenko.
Re: In viaggio con Rosetta
ROSETTA AL RENDEZ-VOUS
La meta finale di Rosetta, la cometa “67P Churyumov-Gerasimenko”, di cui prossima al raggiungimento, si conferma sempre più come oggetto ricco di peculiarità. Le immagini scattate dallo strumento OSIRIS il 14 luglio ne mostrano il nucleo non come oggetto monolitico, ma formato da due parti distinte a contatto fra di loro, con un primo segmento allungato e da un secondo simile a un bulbo.
Il procedimento per catturarne le immagini, offre una visione a 360 gradi dell’intera cometa, che non lascia dubbi sulla sua forma irregolare.
Re: In viaggio con Rosetta
Inizia così per Rosetta, la fase finale che la porterà più vicina alla cometa 67P/Churyumov- Gerasimenko. La manovra consiste nell’accensione temporanea dei motori dell’orbiter per correggere velocità e traiettoria rispetto alla cometa. La frenata eseguita in maniera automatica grazie ai comandi pre-impostati servirà per ottenere un cambiamento della velocità della sonda rispetto a quella della cometa, pari 269,5 metri il secondo.
La frenata fa parte di un programma che prevedeva 10 manovre di correzione della traiettoria, una la settimana per tutto il mese di luglio con termine entro il 6 agosto.
Per avvicinarsi alla cometa e viaggiare alla stessa velocità, Rosetta dovrà frenare in totale 1000 chilometri il secondo.
L’obiettivo, non facile, è quello di un avvicinamento “morbido” alla cometa, che è grande alcuni chilometri mentre Rosetta solo pochi metri.
Questo, alla distanza di quasi 600 milioni di chilometri dal Sole.
In viaggio con Rosetta
Un viaggio durato dieci anni per la sonda Rosetta, in volo verso la cometa 67/P Churyumov- Gerasimenko. Il suo arrivo in orbita attorno alla cometa è previsto per il prossimo agosto. Dopo aver ripreso una mappa la più possibile precisa della superficie, l’11 novembre il lander Philae potrà scenderà nella migliore zona disponibile.
Per la bassissima gravità che troverà sulla superficie ghiacciata, incontrerà non poche difficoltà. Infatti, il piccolo lander dovrà letteralmente aggrapparsi alla superficie della cometa per poterla analizzare e fotografarla. A disposizione avrà solo 64 ore di batterie per l’utilizzo dei suoi 10 strumenti scientifici, e, con un po’ di fortuna, potrà sfruttare anche una parte di carica fornita dai pannelli solari dei quali dotato. Il suo compito sarà scavare e analizzare il terreno fino a una profondità di circa 23 cm.
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